11 anni fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.

Ormai è diventata una costante a Milano. Gli occupanti abusivi, sgomberati da edifici privati, entrano in edifici di proprietà pubblica, e lì se ne stanno tranquilli e beati.  Tanto nessuno li manda più via.

E' successo col Macao, che dopo lo sgombero della torre Galfa e varie peregrinazioni si è installato nell' ex-macello, ed è ancora dentro. E' successo per la Zam che dopo lo sgombero di via Olgiati,  si è piazzato in una ex-scuola. E non mi risulta che sia stato più sloggiato. E' successo per l' "officina dei beni comuni (cioè "rubati"), che dopo essere stata sgomberata da via Arbe, si è appropriata  dello spazio comunale di via Livigno.

Senza parlare degli altri edifici pubblici dove i centri sociali e simili sono entrati fin dall'inizio e non se ne sono mai più andati.  Dalla cascina Torchiera, al Cox, allo spazio di via Confalonieri, alle case Aler di alcune parti della città, ecc.

Questo ci fa riflettere sulla natura intrinsecamente fallimentare delle cose pubbliche, quasi sempre gestite malissmo, circondate dal menefreghismo, e destinate a finire ostaggio dei prepotenti (politicizzati o meno) che se ne appropriano per farci i cavoli loro "in nome del popolo". Con gli amministratori pubblici che se ne fregano o sono addirittura compiacenti con gli occupanti abusivi (come il caso di questa squallida amministrazione rossa).

Per decenni la sinistra ci ha ossessionato con  la mitologia degli spazi pubblici e delle strutture pubbliche, dipinte come il massimo delle democrazia, della socialità e del serivizio all' uomo, bla, bla, bla... E messe in contrasto con le cose "private", spacciate invece come grette, egoistiche e da cancellare il più possibile.

E' vero invece il contrario. E cioè che le struttura pubbliche sono il peggio del peggio.  Sono di tutti, e cioè di nessuno. E fanno regolarmente una brutta fine. Con, oltretutto, la beffa di essere costate un sacco di soldi alla gente in tasse.

Alcune strutture pubbliche servono.  Ma cerchiamo di minmizzarle il più possibile e di favorire invece le proprietà private (comprese quelle di uso pubblico, come bar, ristoranti, palestre private, ecc.).

0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.
I danni causati dalla mancata o mala gestione delle cose pubbliche devono essere fatti pagare ai politici responsabili ed ai dirigenti della burocrazia, salvo aspetti penali.