"Discriminatorio il progetto di legge sui rom"

Che rabbia!

Voi tutti ormai sapete che ho in forte antipatia De Corato, sentire che gli si lasci tanto spazio di manovra su questi argomenti mi fa arrabbiare.

La gente di sinistra (ma anche qualsiasi altra persona di buon senso) dovrebbe affrontare l'argomento rom/nomadi con serietà e competenza così da impedire a certi personaggi di cavalcare il malcontento popolare e il nullafacentismo con proposte irrealizzabili (in tanti anni che sono al governo ci ritroviamo sempre al punto di partenza perchè è evidente che in realtà neanche loro vogliono davvero risolvere il problema).

I rom diventano uno strumento politico e qualche associazione riconoscibile come espressione della sinistra salta fuori a difenderli a spada tratta, con un copione da asilo che però funziona sempre perché la sinistra non può smentire se stessa (non avendo preparato un piano rispettoso ma severo per gestire il problema) e si becca quindi tutto il disprezzo di chi vede e vive quotidianamente un problema che non avrà mai soluzione.

Le proposte di questi tizi sono volutamente esagerate e inapplicabili perchè hanno valenza esclusivamente elettorale.

La reazione di queste sedicenti associazioni sono altrettanto esagerate per lo stesso motivo.

Nel frattempo si ruba lo spazio a proposte complesse e ponderate che dovrebbero essere portate avanti per risolvere il problema sul lungo periodo.

La disinformazione di questo articolo si percepisce dal fatto che sono citati come al solito nomi e cognomi di personaggi politici invece che le loro cariche istituzionali.

Inoltre, aggiungo, che se un rom/sinti non è più nomade diventa esattamente come un piemontese, un siciliano, un abruzzese... ovvero un cittadino italiano che deve rispettare le leggi ed integrarsi come chiunque altro.

Poichè nessuno è colpevole, quando uno viene derubato, assalito, ferito, violentato, deve pensare di essere la causa della propria sventura, insomma una condanna biblica.

Oggi manca che sia colpa della società, poi abbiamo completato l'insieme delle frasi trite e ritrite.

E se pensassimo che i Rom non abbiano voglia di lavorare, ma vivere alle spalle degli altri ??

vedi mio commento più in basso...

Concordo con tutta la prima parte del discorso che ritengo vera e difficilmente confutabile (anche se mi preme ricordare che esistono tante persone povere ed oneste che dovrebbero veder premiata questa loro forza di spirito).

La seconda parte la trovo un po' buttata lì: una non-soluzione che rischia di passare per vera solo perchè seguente a un discorso sensato.

L'integrazione non è lotta alla povertà degli altri ma un processo per rendere il più possibile omogenea la popolazione che abita un territorio.

La differenza è abissale.

Nel primo caso si pensa che i più poveri possano diventare ricchi grazie alle proprie capacità oppure grazie all'aiuto ricevuto dai ricchi.

Nel secondo caso vi è un processo che oserei dire naturale, in cui la comunità che non espelle i componenti più poveri, per riequilibrarsi, ridistribuisce le risorse e dopo un certo tempo tutti sono un po' più poveri ma omogenei e integrati tra loro, e possono quindi tornare a crescere tutti assieme.

Se l'integrazione, come credo, equivale al secondo caso descritto, bene, allora c'è un grosso problema.

Continuando ad integrare gente povera la comunità diventa sempre più povera.

Per questo servono regole serie che pongano dei limiti, al di là del merito della singola persona che vuole integrarsi, per cui il flusso di immigrazione di persone povere non sia costante o per lo meno sia supportabile dalla comunità.

Ma questi sono argomenti che non interessano a chi governa perché sono complessi, non portano risultati immediati spendibili in politica, si resta antipatici a chi è di sinistra perché si pone un freno all'integrazione ma anche a quelli di destra perché loro l'integrazione non la considerano neppure una soluzione.

Meglio fare proclami a destra e a sinistra.

So che andando a fondo su questi argomenti si scivola in zone tristi e pericolose, ma per risolvere un problema è necessario affrontarlo in tutti i suoi aspetti.

Quello che dici è in gran parte giusto, ma contiene sempre una paradossale inesattezza: qualunque cosa si faccia per eliminare un ghetto (sia a livello economico che culturale) non si otterrà alcun risultato se questo è continuamente alimentato da nuovi arrivi che riportano la situazione sempre al punto di partenza.

La questione è il livello base di sopravvivenza: sia che noi si sia effettivamente ricconi con l'ultimo telefonino o solo persone che sopravvivono nel mondo ci sarà sempre qualcuno che vive in un posto che gli dà meno diritti, meno speranze e meno ricchezza.

Se noi promettiamo a queste persone un'integrazione che le faccia vivere meglio queste faranno di tutto per arrivare fisicamente sul posto ed ottenere questi vantaggi.

Se ne esce solo con regole chiare e serie, che dicano quanti possono essere integrati ogni anno e come (diritti e doveri da accettare).

Questo però presuppone che tanti altri saranno tagliati fuori, e quindi non una utopistica eliminazione dei ghetti ma un messaggio chiaro che scoraggi l'immigrazione, perchè chi arriva, se è oltre i limiti imposti, deve purtroppo vivere allo stesso livello del proprio luogo di origine (o poco più) perchè se ottiene aiuto si giustifica un'immigrazione dannosa e senza regole di cui troppo spesso piangiamo le estreme conseguenze con lacrime di coccodrillo.

Queste sono le disposizioni di legge per cittadini comunitari: valgono anche per i ROM.

E' obbligatorio rispettarle, quindi rimandiamo tutti i ROM che non le rispettino a casa

http://voxnews.info/2013/11/04/slovacchia-dove-i-rom-si-sono-integrati-e-vivono-nelle-case-popolari-foto/

In slovacchia i ROM si sono integrati, bravi: guardiamo come ?? A me sembra come in Via Montefeltro ?? (GUARDA LE FOTO di VIA MONTEFELTRO)  Cose ne dite ?? Volete questo in Italia ?? Andrea De Gradi, vieni a vivere in Via Montefeltro, dai.....

GUARDA LE FOTO di VIA MONTEFELTRO

Il primo orrore è in Slovacchia e, vabbè, non è a casa mia, il secondo è a 100 mt da casa mia: ti sembra possibile ???

Noi facciamo entrare liberamente gente così ?? Io sono tardo ed i topi veloci, ma c'erano decine di topi tutti assieme, decine di topi alla volta, grossi, da 40 cm, coda inclusa, una cosa terribile...

Questa è la gente che tiriamo in casa per volontà politica della sinistra.!!!

http://www.ilgiornale.it/news/interni/boldrini-incontra-rom-e-sinti-siate-orgogliosi-vostra-storia-904679.html

Boldrini incontra rom e sinti: "Siate orgogliosi della vostra storia"

La neopresidente della Camera Laura Boldrini

Questa mattina la presidente della Camera Laura Boldrini ha ricevuto la delegazione di rom e sinti in occasione della giornata internazionale istituita dall’Onu nel 1979.

Otto storie diverse, otto famiglie che hanno raggiunto l'Italia da tempo o che sono arrivate dopo la tragedia dell’ex Jugoslavia e il crollo del blocco sovietico. C'è chi ha già in mano la cittadinanza italiana e chi, invece, è senza documenti. Quello che emerge dall'incontro a Montecitorio è una situazione sapientemente nascosta dalla cortina del buonismo e del politicamente corretto della sinistra. Tanto che si parla di integrazione e inserimento, dei campi nomadi e degli sgomberi forzati, ma non vengono affrontati i problemi legati alle emergenze che assediano le grandi città, come Milano, Torino o Roma, dove molto spesso i campi rom generano disagio sociale e aumento della criminalità. Nascoste le criticità, i rom presenti hanno raccontato alla Boldrini "i disagi estremi di sistemazioni fuori dai centri abitati, in container dove si vive stipati e circondati dal fango". La 15enne Pamela ha letto una lettera che ha chiesto alla presidente della Camera di inoltrare al capo dello Stato Giorgio Napolitano. "Abito in un campo che è un campo di concentramento - ha scritto la ragazza - neanche io vorrei avere un’amica che abitasse in un posto così. Spero che tu ci possa aiutare a cambiare vita, a non restare isolati".

Ad accompagnare i ragazzi all’incontro è stato Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, che donato alla Boldrini la bandiera verde-celeste dei popoli rom e sinti. Poi ha avanzato due richieste che la presidente della Camera dovrebbe farsi carico davanti al parlamento: il riconoscimento dei rom tra le minoranze culturali tutelate e l'eliminazione dei campi rom a "favore di soluzioni più vivibili da concordare con le famiglie". "So quanto affascinante e antica sia la vostra storia, e quanto sia segnata da tragedie e tentativi di sterminio - ha replicato la Boldrini - bisogna fare di più per farla conoscere, per renderla nota ai giovani; altrimenti prevale il pregiudizio e con esso la discriminazione".