Picchetti antisfratto e antisgombero: la legge dei prepotenti
Quelli dei centri sociali stanno intervenendo sistematicamente per bloccare gli sfratti esecutivi con i loro picchetti. Ci sono sfratti che sono stati impediti anche per 8 volte di fila. Oramai sono loro i padroni delle case altrui e della città.
leggo su un sito di questi centri "sociali": "...E' emersa dall'assemblea della rete Abitare nella Crisi di domenica un'intenzione comune: ogni picchetto antisfratto e antisgombero sarà un assedio, un atto di sollevazione..."
Più esplicito di così! Ormai non siamo più in uno stato di diritto, ma in un regime camorristico, dove un branco di prepotenti si ritiene libero di occupare, fare azioni intimidatorie nei confronti della autorità giudiziaria, impedire l'attuazione di sentenze, togliere i diritti alla gente.
Vogliono che il diritto di proprietà non esista più. Pretendono che qualcuno (evidentemente più uguale degli altri) possa stare in un appartamento altrui indefinitamente senza pagare. Alla faccia dei "diritti umani". Diritto a rubare, non diritto alla casa. Un insulto ai cittadini onesti che si "sbattono" per pagare l'affitto o per comprare onestamente la casa.
Va detto per inciso che a questa gente non interessa nulla delle "esigenze dei poveri". Vogliono solo strumentalizzarle. Si comportano illegalmente e contro l'Autiorità per partito preso. Per principio rifiutano ogni strada che non sia quella della illegalità e dello scontro.
Se volessero risolvere i problemi della gente che ha bisogno di casa potrebbero usare altre strade più costruttive. Ad esempio potrebbero autotassarsi per acquisire appartamenti da dare poi ai loro amici. Dicono che sono in tanti. Ammettiamo che sono 10000 e versano 10 euro al mese ciascuno. In capo a qualche anno avrebbero milioni di euro. E quindi decine di appartamenti da "affittare" a basso prezzo o dare gratis ai loro "protetti".
Facciano gli imprenditori e non gli "antagonisti". Ma loro non vogliono. I viziati figli di papà vogliono fare i rivoluzionari.
Ci sono intere comunità di cittadini anche extracomunitari (filippini, cinesi, ecc.) che vivono a Milano e non hanno mai occupato abusivamente case altrui.