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E' proprio vero


Corriere.it: "Gli ultracentenari del 2012 sono in gran parte donne: 486 su 573 (87%)"

Come cantavano Sabrina Salerno e Jo Squillo al Festival di Sanremo del 1991? "Siamo donne, oltre le gambe c'è di più... Donne donne, un universo immenso e più...".

Auguri a Tutti di un Sereno 2014!

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_dicembre_30/politiche-gli-anziani-milano-piu-500-ultracentenari-4b2f79d8-7146-11e3-acd7-0679397fd92a.shtml

LA POPOLAZIONE CHE INVECCHIA

Le politiche per gli anziani
A Milano più di 500 ultracentenari

Sono andato a fare gli auguri di buon complesecolo all’architetto Luigi Caccia Dominioni, che abbiamo visto rispondere arzillo e polemico alle domande dei telegiornalisti nei giorni scorsi. È entrato gloriosamente nel club esclusivo dei centenari pensanti, eroe di una Milano attiva, silenziosa, positiva, che egli ha contribuito a fare più bella con le sue straordinarie opere. Una presenza e un’età che fanno riflettere.
Ci sono stati a Milano nel 2012 ben 573 ultracentenari. Nel 1992 gli ultracentenari di Milano erano 322, poco più della metà di quelli di oggi e il loro numero è andato progressivamente aumentando.

PIU’ DONNE TRA GLI ULTRACENTENARI -
Secondo i dati dell’anagrafe c’è oggi un supernonno ogni 2.341 milanesi; gli ultracentenari del 2012 sono in gran parte donne: 486 su 573 (87%). È interessante rilevare che, mentre tra i sessantacinquenni non vi sono grandi differenze tra il numero degli uomini e quello delle donne, il divario aumenta col passare degli anni. Allargando il campo all’intera regione si rileva che in Lombardia il numero degli ultranovantacinquenni nel 2010 era dello 0,13% della popolazione e che un recente studio presentato dall’Aspen Institute riporta una proiezione al 2050 dello 0,82, cioè oltre 6 volte il numero attuale. Anche i dati dell’Istat ci dicono che la vita media, che nel 2011 è stata di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, sta crescendo di anno in anno. Ma dove andremo in futuro? The Future of Science, nel settembre scorso a Venezia, ci dice che in Europa l’aspettativa di vita cresce di 5 ore al giorno; ci domandiamo fino a quando e in quali condizioni di salute e di attività. Poiché questo vale principalmente per Milano, è legittimo domandarsi come risponderà la città al progressivo e generale invecchiamento della sua popolazione, che sarà parte in buona salute e per il resto con una serie di problemi legati all’età.

LA CURA DELLA SALUTE -
Ci domandiamo quali possano essere le cause che portano a questi sensibili e costanti aumenti della sopravvivenza. Pensiamo a una medicina e a un sistema sanitario sempre più efficienti, a uno stato di benessere più diffuso, alla dieta mediterranea, che l’emigrazione dal Sud ha fatto risalire e diffuso anche a queste latitudini; si parla di cura della salute e non è un ossimoro se intendiamo come «cura» l’attenzione ad evitare stili di vita dannosi. Di molte malattie ci rendiamo responsabili col nostro comportamento durante il corso degli anni. Iperalimentazione e obesità allungano la cintura e accorciano la vita, aumentano la frequenza di diabete, malattia coronarica, ictus, di alcuni tumori, in particolare di quelli della mammella, della prostata, dell’intestino. Franco Berrino, che da anni osserva scientificamente il fenomeno, constata che «la civiltà occidentale... è afflitta dal paradosso di una crisi economica accompagnata... dalle malattie di chi mangia troppo». Poi c’è il fumo, la vita sedentaria, lo stress, l’inquinamento ambientale. Ma se con tutto questo a Milano si vive di più, che vivere a Milano faccia bene? Con tanti auguri per il 2014 e seguenti!

30 dicembre 2013

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