10 anni fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.

Qualcuno mi sa spiegare - con poche, semplici ed efficaci parole - cosa sta succedento nella giunta milanese (che ha portato Pisapia a dichiarare: «Vado avanti solo se ci sono le condizioni»)?

Riguardo il ristorante "Papà Francesco" (passato, con un contratto della durata di 18 anni, da 80 mila euro annui di affitto a ben 220 mila; d'accordo anzichè i 280 mila di una perizia dell'Agenzia delle Entrate, rinunciando però pare, il ristorante, ad una porzione di cantina ed avendo ottenuto il marchio di "bottega storica" che lo rende meritevole di un 10% di sconto: per cui davvero non vedo dove starebbe lo scandalo) credo sarebbe bello gli assessori etc. - che pare gradiscano andare lì a mangiare - la smettessero di andarci (e magari vadano in qualche normale mensa, che se non è disdicevole andarci per i comuni esseri mortali, ancora di più dovrebbe esserlo per i sia pure potenti amministratori comunali ed i loro entourage).

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_17/scontro-pisapia-maggioranza-basta-polemiche-alleati-fc9529f8-f5ed-11e3-9bf3-84ef22f2d84d.shtml

Scontro Pisapia-maggioranza «Basta polemiche tra alleati»

Il sindaco: «Non sparate più su giunta e consiglio». L’ultimatum: «Vado avanti solo se ci sono le condizioni»
di Maurizio Giannattasio

Pronto a proseguire il suo mandato da sindaco, ma solo se ci sono le condizioni politiche. Giuliano Pisapia lancia un avvertimento alla sua maggioranza dopo un vertice dai toni molto aspri. Il primo cittadino ha chiesto ai suoi di cessare il fuoco amico, di mettere fine alle polemiche interne e di ritrovare l’unità ormai perduta. Si è trovato di fronte a risposte altrettanto dure da parte di consiglieri che si sentono sempre più abbandonati a loro stessi e senza possibilità di intervenire nel processo decisionale. A partire dal presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo, che senza usare giri di parole ha chiesto di fare «un tagliando» alla giunta.

È durato un’ora il vertice voluto dallo stesso Pisapia in vista delle sfide che attendono giunta e Consiglio: dalla città metropolitana, ai vertici del semestre europeo, a Expo 2015. Da una parte il sindaco e gli assessori, dall’altra tutti i consiglieri che compongono la maggioranza. Il sindaco è partito in quarta. Ha ripercorso le ultime polemiche che hanno squassato la maggioranza: dal caso Maltauro , alle multe per le affissioni elettorali, alle polemiche sull’accordo bonario tra Comune e il ristorante Papà Francesco dove vanno a mangiare molti assessori. «Io oggi ho detto “basta sparare sulla giunta” ma anche “basta sparare sul consiglio comunale” - attacca il sindaco -. Non si possono affrontare sfide così importanti per il futuro della città e del Paese senza una coesione più forte. Ho richiamato tutti alla coesione e il presupposto della coesione è un’unità politica e una maggioranza numerica e politica». Conclusione: «Per quanto mi riguarda io intendo andare avanti. Chiaramente i presupposti ci devono essere. Aspetto risposte».

Delle risposte sono arrivate. In diretta. Probabilmente quelle che non si aspettava Pisapia. A dare il là, al malessere che serpeggia tra alcuni consiglieri è stato Carlo Monguzzi (Pd) che si è detto «stufo» di stare in aula solo per pigiare il bottone al momento del voto, mentre gli assessori sono in giro per la città a raccontare quanto sono bravi e le cose che fanno. E ha minacciato di far mancare il suo voto per l’approvazione della Tasi. Poi è toccato a Basilio Rizzo, in totale dissenso con alcune scelte dell’amministrazione: dal subentro di Versace in Galleria con maxi-buonuscita al precedente affittuario di Palazzo Marino senza che il Comune incassi un euro oltre l’affitto, alla richiesta di ritirare l’appalto alla Maltauro, il cui ex amministratore è finito nell’inchiesta su Expo. Altre voci critiche sono state quelle del socialista, Roberto Biscardini, eletto nelle file del Pd, che ha minacciato di abbandonare il gruppo: «Noi socialisti confermiamo la fiducia al sindaco. Ma a due anni dalla conclusione del mandato bisogna che la maggioranza tutta insieme si ritrovi per definire obiettivi strategici condivisi. Le divergenze tra Consiglio e giunta c’entrano fino ad un certo punto, il nodo ormai sono le questioni da affrontare insieme nell’interesse della città». Le ultime frecciata sono arrivata dal radicale Marco Cappato e da Raffaele Grassi di Valori per Milano.

Per un vertice infuocato, uno molto più sereno. Ieri, Pisapia ha incontrato il vicesegretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini, accompagnato da Alessandro Alfieri e Pietro Bussolati, segretario regionale e metropolitano del Pd: «C’è stata rande disponibilità e attenzione - ha detto Pisapia - Abbiamo avanzato le nostre richieste per le esigenze straordinarie di Expo. Guerini si è impegnato perché le risposte arrivino in tempi brevissimi». Come dire, c’è un Pd buono, quello nazionale e uno un po’ meno affidabile. Indovinate quale?

17 giugno 2014 | 09:11

 

http://www.ilgiornale.it/news/milano/affitto-scontato-ristorante-e-scontrino-favore-ai-politici-1027223.html

Affitto scontato al ristorante e scontrino di favore ai politici

Al "Papà Francesco" il Comune ha tagliato il canone di locazione. Ed ecco il conto dell'assessore D'Alfonso: il pranzo da 36 euro a 10

0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.
Pisapia ha fallito: bisogna cambiare il sindaco e la Giunta e metterne una capace di governare la città in modo professionale e non ideologico.
avatar Leonardo Donofrio 10 anni fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.
Sostiture subito gli assessori che fanno solo danni alle famiglie con i loro interventi "che non stanno nè in cielo e nè in terra".
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.
Cioè cambiare la Giunta di incapaci ??