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10 anni fa
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Finalmente leggo questo articolo:

http://milano.repubblica.it/...

che davvero qualcuno si stia svegliando?

Quante volte ho protestato presso il sindaco e gli assessori che non hanno mai risposto. Vergogna!

Milano, stop alle feste nei parchi. L'ultimo avviso dei residenti:"Siamo esasperati"

Dalla Martesana a Monte Stella i cittadini si rivolgono all’avvocato. "Il Comune deve garantire quiete, tutela del verde e meno musica a tutto volume fino a notte". Richiesti più controlli per la sicurezza
di FRANCO VANNI

Dopo anni di proteste senza risultati, ora hanno deciso di affidarsi agli studi legali, in modo da fare pressione sul Comune. Il problema che i cittadini vorrebbero vedere risolto, dai piccoli parchi di via Padova fino ai giardini in zona Corvetto, è il fatto che il verde urbano sia «deturpato e in alcuni casi distrutto da chi usa i prati per grigliate, raduni di gang criminali e feste illegali con musica fino all’alba», con le parole di Paola Povesi, che da mesi denuncia il fatto che ai giardinetti di via Caterina da Forlì all’angolo con via Strozzi, «decine di ubriachi si ritrovano dal venerdì sera alla domenica pomeriggio bevendo, urlando e spesso picchiandosi».

Il primo comitato che ha deciso di rivolgersi agli avvocati per chiedere «quiete nel verde sotto casa» sono quelli del quartiere Qt8. Nelle scorse settimane lo studio legale Ribolsi ha presentato per conto dei residenti una “istanza di auto tutela” al Comune, chiedendo di vietare «ogni sorta di festa con musica durante la notte al Monte Stella», come spiega Piero Colombo, portavoce del comitato. In pratica, se Palazzo Marino non revocherà l’autorizzazione a mettere musica durante la notte, i vicini porteranno la questione in tribunale. «L’assessorato al Commercio ha autorizzato feste in tutti i giorni della settimana fino alle 2 di notte, con estensione fino alle 3, ed è assurdo — dice Colombo — chiediamo controlli dell’Arpa sulle soglie di rumore e anche una verifica sui danni fatti al verde nel corso delle notti danzanti».

Un’altra zona in cui i residenti, esasperati, chiedono «la fine dell’occupazione notturna dei giardini» è piazza Leonardo Da Vinci, sede fra l’altro di una scuola elementare e del Politecnico. Lo scorso 14 luglio, dopo l’ennesima festa notturna sotto alle loro finestre, i cittadini hanno inviato una lettera a Palazzo Marino per chiedere «al signor Sindaco che si faccia qualcosa per impedire che la piazza sia usata come discoteca o come luogo di aggregazione selvaggia». Marta Cattapane, che ha le finestre di casa affacciate sul lato orientale della piazza, dice: «Se il Comune non farà nulla per rendere sopportabile la situazione, saremo costretti a rivolgerci a un avvocato».

Al parco Cassinis, alla periferia meridionale della città, il problema segnalato dai residenti sono le feste nel week end della comunità sudamericana, fra birra e musica fino all’alba. Lì, come al parco Forlanini e in altri cinque grandi giardini pubblici di periferia, la polizia locale ha un presidio fisso, con una pattuglia sempre impegnata in controlli. Al parco Cassinis il Comune ha anche installato una sbarra per impedire l’accesso a camper e auto. La stessa soluzione è stata tentata al parco Lambro, dove le feste notturne continuano (con scorno dei residenti) ma almeno si è arrestato il viavai dei furgoni. «Il caso di parco Lambro dimostra che se la situazione è gestita, i risultati si vedono — dice Sara Rossin, vice presidente del consiglio di Zona 3 — ora l’obiettivo è fare rinascere le strutture abbandonate». Si tratta di due edifici all’interno del parco, che un tempo ospitavano le discoteche Peter Pan e Capanna dello Zio Tom.

Oltre ai grandi parchi, sono numerose le situazioni in cui feste e bivacchi si concentrano in piccoli giardini, incastrati fra i palazzi di zone residenziali molto popolate. È il caso dei giardini di via Nervesa, in zona Brenta, dove di frequente vigili e polizia intervengono per operazioni antidroga. O dell’area verde compresa fra via Trevi e via Pellegrino Rossi, a Niguarda, dove sono frequenti i pic nic di decine di persone «che mangiano poco e bevono molto», con la sintesi di un residente della zona. Altro punto di ritrovo per feste alcoliche nel week end è il cosiddetto “parco Martesana” compreso fra via Padova e via Cavezzali, dove la domenica pomeriggio decine di persone si trovano a bere birra. Anche qui, i residenti da tempo segnalano al Comune «situazioni di degrado pesanti».

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Stessa identica situazione é ormai consolidata al Parco  Aldo Aniasi - Ex Parco di Trenno. La Polizia Locale "pattuglia l'aera" ma non interviene difronte ai barbecue e ad altri illeciti al regolamento dell'uso...
avatar Sara Rossin 10 anni fa
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Ma quali "orge" !?! La foto qui riportata mostra soltanto un pomeriggio di relax in un parco ! Ha ragione Il Dievel (che ha commentato sul rilancio Facebook ): quello che facevamo noi una volta, quando ci...
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Cosa c'é di strano o di male????? Gent.ma Sig.ra Rossin, la invito innanzitutto a leggere la discussione " Il povero Parco Testori... " (in corso da oltre 2 anni in Zona 8 ), di farsi un giro nel fine...
avatar Ruggero Erba 10 anni fa
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Certo bisognerebbe, bisognerebbe e ancora bisognerebbe. Bisognerebbe che chi bivacca poi ripulisse le proprie schifezze (sono passato questa mattina nel parco della martesana e c'erano bottiglie di cocacola...
avatar Andrea Arancio 10 anni fa
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Io quando ero piccolo (20 anni fa) andavo sempre al monte stella in bicicletta.  Ricordo bene che ho smesso quando ha iniziato a riempirsi di peruviani che bivaccavano giorno (e notte) con grigliate ed...