Pensiamo in positivo L'Expo

Non si puoò pensare in positivo con l'expo, che è innanzitutto un ente privato e non pubblico e porterà soltanto vantaggi a pochi e non ai cittadini di Milano e delle zone limitrofe.

Nel lungo periodo del proprio governo il Centrodestra ha lasciato a Milano un’eredità ingombrante. Sul terreno dello sviluppo urbanistico uno degli ultimi atti della Giunta Moratti è stata l’adozione del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) approvato dal Consiglio comunale a febbraio, poco prima del proprio scioglimento. Il PGT è stato giustamente criticato ed osteggiato da numerose associazioni e comitati di cittadini che ne ravvisavano la pericolosità. Il PGT infatti, attraverso l’abolizione dei vincoli delle destinazioni d’uso, l’introduzione della perequazione, cioè la possibilità di comprare e vendere diritti di costruzione tra una proprietà e l’altra, tra un’area e l’altra della città, la sostanziale abolizione dei coefficienti di costruzione, cioè il numero di metri cubi che è possibile edificare per ogni metro quadro di terreno e l’introduzione del concetto di sussidiarietà dei servizi, cioè la delega della gestione ed erogazione dei servizi pubblici al privato sociale o all’impresa con la conseguenza di trasformare radicalmente il concetto di servizio in concetto di impresa a scopo di lucro, determina una sostanziale deregolamentazione dello sviluppo urbanistico della città a tutto vantaggio di proprietari delle aree fondiarie, dei costruttori e dei finanziatori dei vari progetti ed interventi edificatori.

La nuova Giunta di Centrosinistra succeduta alla Moratti ci sembra muoversi su questo terreno in modo contradditorio. Se da un lato è orientata a revocare la precedente delibera di adozione del PGT, dichiarando di volere prendere in esame le numerose osservazioni a suo tempo presentate da cittadini ed associazioni, dall’altro non si pone nell’ottica di una abrogazione totale del PGT della Moratti (del resto non migliorabile) e di una sua riscrittura nella direzione di tutelare gli interessi generali della città. Sul versante Expo le cose vanno pure peggio: questa settimana la Giunta comunale ha firmato l’Accordo di Programma sul futuro dell’area Expo. Accordo identico a quello della Giunta Moratti, che contiene una variante urbanistica che rende edificabili un milione di metri quadri oggi agricoli. Quando l’Expo sarà terminato su quell’area si potrà costruire con un indice di edificabilità di 0,52 mq. per ogni mq. di superficie. In tutto più di 400mila mq. di nuove costruzioni (principalmente residenziali) oltre ad alcuni edifici dell’Esposizione che saranno permanenti. Tra l’altro non una parola sulle necessarie bonifiche di un’area che risulta inquinatissima. Uno degli argomenti utilizzati per provare a rendere più accettabili le speculazioni e gli scempi edilizi è quello dell’edilizia sovvenzionata e dell’ housing sociale, cioè l’inserimento in questi progetti di una piccola parte di costruzioni riservate all’edilizia popolare. Va qui considerato che il rapporto tra edilizia libera e case popolari è tuttavia del tutto sbilanciato, a favore della prima, che determina guadagni ben superiori. In sostanza si tende comunque a privilegiare l’interesse della speculazione edilizia, fondiaria e finanziaria rispetto alle diffuse necessità della città e dei suoi abitanti. Non per caso il tema della mancanza di servizi sociali non è mai affrontato o relegato ad argomento di contorno decorativo.

Nelle prossime settimane altri nodi verranno al pettine ed alcune scelte prenderanno forma più definita. Ritengo perciò utile, dopo l’estate, promuovere un incontro pubblico di aggiornamento su questi temi, con particolare riferimento ai progetti che riguardano la nostra città.

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Expo Milano 2015

"L'accordo di programma è profondamente cambiato"

Il Sindaco Pisapia nel suo intervento in Consiglio Comunale: "Vincoli precisi, paletti e regole che saranno ulteriormente rafforzate"

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

EXPO. CONSIGLIO COMUNALE RATIFICA ACCORDO DI PROGRAMMA

Milano,  25  luglio  2011 – Con 40 voti a favore e 3 contrari, il Consiglio comunale ha approvato la ratifica dell’adesione del Sindaco all’Accordo di programma  per  le  aree di Expo 2015, sottoscritto il 14 luglio scorso tra Comune e Provincia di Milano, Regione Lombardia, Comune di Rho e Poste italiane. La delibera, finalizzata a consentire la realizzazione dell’evento anche attraverso la definizione della disciplina urbanistica e la  riqualificazione dell’area successivamente alla manifestazione, è stata dichiarata immediatamente eseguibile.

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CASCINE APERTE. BOERI: “UN GRANDE SUCCESSO, L’EXPO E’ INIZIATO”

Milano, 25 settembre 2011 - "Migliaia di milanesi, famiglie con bambini, giovani coppie, pensionati, ragazzi hanno scoperto oggi cosa sia il paesaggio agricolo di Milano e le sue cascine. Almeno 30 mila milanesi hanno passato una giornata tra i campi coltivati, gli orti e le mura delle cascine milanesi, dove accanto all'agricoltura convivono esperienze avanzate di produzione culturale, assistenza sociale e formazione. Scoprendo le sue cascine oggi Milano scopre cosa può essere una Expo che investe sull'ambiente, l'agricoltura e l'alimentazione; una Expo che aiuterà Milano a diventare la prima metropoli agricola d'Europa". Lo ha detto l'assessore alla Cultura, Expo, Moda, Design Stefano Boeri in visita alla Cascina Turro.
Un successo che è proseguito per tutto il giorno, fino all’happening finale alla cascina Monluè, che proprio per “Cascine aperte” ha riaperto le sue porte dopo due anni di chiusura. Un  pubblico da “tutto esaurito” ha accolto Paolo Rossi e il suo “Delirio pop organizzato”. E sul palco, a sorpresa, è comparso a un certo punto un duo di “spalle” davvero d’eccezione per lo showman triestino-milanese: il sindaco Pisapia e l’assessore Boeri.
In dono, si fa per dire, hanno portato a Paolo Rossi un pacco di Berlusconi: una lettera con la quale il premier chiede a Rossi di fargli da personal trainer perché “voglio tornare a lavorare sulle navi da crociera e ho bisogno di rinfrescare un po’ di trucchi del mestiere”. Sipario, applausi e via con la promessa di Boeri: “Cascine aperte tornerà di sicuro anche l’anno prossimo e ci auguriamo che saranno ancora di più delle trenta di quest’anno le cascine che apriranno le loro porte alla città”.
Sull’ex aia della storica Monluè c’era anche l’assessora al Benessere Chiara Bisconti, il cui assessorato ha coordinato il cartellone della VerdEstate che si è conclusa ieri con la kermesse delle cascine: “Dopo il successo delle iniziative nei parchi, questo delle cascine. E’ il segnale che le milanesi e i milanesi hanno “fame” di proposte intelligenti, divertenti e che diano strumenti per pensare alla Milano che vogliamo. Occasioni come queste, diffuse sul territorio, partecipate, senza avere per forza il segno della straordinarietà e del Grande Evento…”.

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

BOERI: "GRANDE SUCCESSO DI 'CASCINE APERTE'. L'EXPO È INIZIATO!"

Milano, 24 settembre 2011 - "Migliaia di milanesi, famiglie con bambini, giovani coppie, pensionati, ragazzi hanno scoperto oggi cosa sia il paesaggio agricolo di Milano e le sue cascine. Almeno 30 mila milanesi hanno passato una giornata tra i campi coltivati, gli orti e le mura delle cascine milanesi, dove accanto all'agricoltura convivono esperienze avanzate di produzione culturale, assistenza sociale e formazione. Scoprendo le sue cascine oggi Milano scopre cosa può essere una Expo che investe sull'ambiente, l'agricoltura e l'alimentazione; una Expo che aiuterà Milano a diventare la prima metropoli agricola d'Europa". Lo ha detto l'assessore alla Cultura, Expo, Moda, Design Stefano Boeri in visita alla Cascina Turro.

Sarebbe il caso che Boeri e Sala spiegassero anche ai milanesi qualcosa, per ora si percepisce poco di quello che sarà EXPO-2015 a Milano, spero non una conventicola di funzionari internazionali, quella burocrazia costosa e improduttiva piena di privilegi che vivacchia in ogni paese sulle spalle del sistema produttivo e dei lavoratori.

Nuovo modello? Milano città agricola? Quale cambiamento per Milano? Cambiamento o messa in luce di quel che già c'è ma non è sotto i riflettori? Solo una operazione pubblicitaria?

Occorre uscire dai giri di parole e capire il "valore aggiunto di EXPO" che allo stato è difficile da percepire, qualcuno (Boeri) prima o poi spero si spieghi meglio. 

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Palazzo Reale

Expo, incontro fra culture

Ho sempre pensato che l'EXPO sarà la rovina di Milano. Ma vi sembra logico che bisogna tagliare i fondi alle scuole dell'infanzia e ai mezzi pubblici per spendere un sacco di soldi per delle infrastrutture fuori Milano che una volta che sarà finito l'EXPO non ci serviranno proprio a niente?

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Expo

Ricerca: 85,2% milanesi promuove l'esposizione, 33,1% disposto a fare volontariato nel 2015

Anche per me Expo 2015 è solo una cavolata.

E' un progetto - Privato - di brevissimo periodo che ci lascia una eredità davvero difficile: chilometri e chilometri di cemento dove fino a qualche anno fa c'erano campi e prati!

Ma cavoli, ambientalisti tutti bravi a penalizzare i singoli privati con insulsi blocchi delle auto, mentre questo mega-ecomostro inutile lo si costruisce in pompa magna e poi chissà.

Lasciateci Milano cosi' com'è, col traffico, ma con la possibilità di fare una passeggiata nel verde appena fuori Milano. Invece, carissimi amministatori (e qui, caso strano, non c'entra direttamente il nostro amico Pisapia..) fate esattamente il contrario, obbedienti alla regola del profitto di pochi e dimentichi del diritto della comunità.

Deleteri.

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Expo

Pisapia: “Protocollo siglato oggi importante passo avanti”

Milano, 23 luglio 2013 – “Il protocollo firmato oggi tra Expo 2015 SpA e i rappresentanti dei sindacati  per la disciplina delle modalità di assunzione e di impiego di personale per l’Esposizione è molto positivo e rappresenta un importante passo avanti. Come abbiamo auspicato, il serio confronto con le parti sociali ha portato a un ottimo risultato nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Sono sempre più convinto che Expo 2015 sarà quel motore capace di far ripartire l’economia nel nostro Paese creando così nuovi posti di lavoro”.

La qualità del volàno

"Secondo gli esperti di Palazzo Turati, il biennio 2014-2015 riporterà il capoluogo lombardo ai valori pre-crisi con una crescita dell'1,3 per cento nel 2014"

Per chi ci crede. Comunque conviene crederci. Anche se penso l'impegno prioritario andrebbe messo nel controllo della legalità a contrasto dello sfruttamento lavorativo (in tutti i sensi inteso, a partire dal lavoro nero).

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_agosto_9/camera-commercio-studio-expo_-2222558622404.shtml

"Buono, Pulito e Giusto".

Principi di una nuova gastronomia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Petrini_(gastronomo)

http://blog.edidablog.it/edidablog/ciboeparole/files/2011/09/Principi-di-una-nuova-gastronomia.pdf

In effetti sono domande che mi sono posto qualche volta anche io.

Ovvero, come cittadini dobbiamo sperare che questo evento sia un successo, in modo da avere milioni di turisti che ci invadono le strade e i mezzi ampiamente sottodimensionati anche per gestire i soli flussi dei pendolari dell'interland? perchè dovremmo essere contenti di questo? si stima forse che il giro economico che si genererebbe sarebbe talmente forte da farci arricchire tutti? e quindi il comune avrebbe un bilancio talmente positivo che azzererebbe le tasse comunali e aumenterebbe i servizi? Acqua minerali dai rubinetti di casa?

Oppure, dobbiamo sperare che sia un completo fallimento, in modo da starcene un po' tranquilli.. e perderci questo miracolo economico?

E ancora, se davvero avesse successo nel 2015, non si tratterebbe forse di un evento spot? perchè ci stiamo destinando investimenti strutturali di lunghissima durata, se nel 2016 non ci sarà + nulla? 

E infine, a expo 2015 si parla di "Nutrire il pianeta". Ora, detto che si tratta sicuramente di un tema molto importante e lodevole, però mi chiedo, quanti di voi per turismo andrebbero all'estero, magari in un altro continente, per partecipare a qualche evento a riguardo? Ma ci credete veramente?

boh.. dubbi! un grazie a chi risponde..

L'immagine del Paese

«Un esempio di iper-flessibilità è "l'apprendistato in somministrazione". Il contratto in somministrazione è quello in cui un lavoratore viene assunto da un'agenzia interinale che, a sua volta, lo "affitta" a un terzo, "l'utilizzatore". Questa triangolazione, nei cantieri dell'Expo, potrà avvenire anche in forma di apprendistato, "un'interessante opportunità" che ha bisogno di "un'adeguata promozione".

"Un'aberrazione" secondo il segretario della Fiom lombarda, Mirco Rota, anche perché non si capisce chi dovrebbe formare il giovane apprendista - l'utilizzatore o il somministratore? - per cosa, per quanto tempo.

Corollario di tutto questo progetto è, infine, l'impegno a "procedure di raffreddamento" degli scioperi e delle controversie per garantire "che l'evento non diventi occasione per manifestazioni rivendicative che rischiano di pregiudicare l'immagine del Paese".»

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/23/expo-2015-le-deroghe-ai-contratti-di-lavoro-rendono-i-cantieri-una-terra-di-nessuno/1034960/

http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&childpagename=Regione%2FDetail&cid=1213674468365&pagename=RGNWrapper

30 milioni per un referendum

Vorremo noi che la Lombardia diventi una Regione a statuto speciale?

Magari sarebbe meglio l'abolizione di tutti e 20 questi centri di spesa che hanno fortemente contribuito ad affondare l'Italia.

Però, allegri, nominato da Roberto Maroni ambasciatore artistico dell'Expo, eqqueqqua Vittorio Sgarbi, che promette di fare due cose: portare i Bronzi di Riace a Milano e denunciare Germano Celant.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_luglio_28/expo-sgarbi-vorrebbe-portare-milano-bronzi-riace-4764b794-1648-11e4-a64f-72b5237763b1.shtml

la proposta

Expo, Sgarbi vorrebbe portare a Milano i bronzi di Riace

Il critico d’arte, scelto come ambasciatore dal presidente della Regione Maroni, ritiene anche che Milano debba valorizzare meglio il proprio patrimonio

di Redazione Milano online

Ancora su Expo Milano 2015

"Non si potrà andarci col cammello. Hi hi hi". Stamattina sento un'emittente "libera" che sbeffeggia l'organizzazione in quanto, sul sito ufficiale della manifestazione, avrebbe elencato cosa non si può portarci dentro (tutti gli animali, tranne i cani guida degli ipovedenti).

Leggo su Google anche Luciana Littizzetto ha fatto uno schetch sullo stesso argomento.

Questa manifestazione (per due motivi: quanto costa e quanto potrebbe rendere) sarà molto importante, per Milano e l'Italia.

I peggiori credo siano coloro i quali si "premuniscono", in maniera da poter poi dire: "L'avevo detto io che finiva male".

Sia chiaro però che, già col "premunirsi", stanno dando un contributo attivo alle forze che la vorrebbero far finire male.

Expo strapieno

Entra in due, paga uno; 10 euro i ragazzi; pensionati gratis.

Risultato: un boom di presenze. "Una stupenda sorpresa", dice Pisapia.

Lieto per lui e per noi, ma con i prezzi più bassi forse sarebbe stato così sin dall'inizio.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_23/expo-pisapia-il-boom-agosto-stata-bellissima-sorpresa-a8599f26-498f-11e5-b566-99560c716b18.shtml

Dove sta Zazà?

A dire tanto (20 euro, che sono sicuramente meno, moltiplicato 21 milioni di visitatori) Expo ha incassato 400 milioni di euro.

Dove sta lo straordinario successo economico della manifestazione?

E, ancora: 7,5 milioni di visitatori provenienti da altri Paesi, a una media di tre visite a cranio, fanno 2,5 milioni di visitatori provenienti da altri Paesi. Dove sta lo straordinario successo di pubblico extranazionale della manifestazione?