Giunta: Piscina Romano, le linee guida della riqualificazione

Ho approfondito recentemente il progetto e anticipo sin d'ora la mia totale assoluta contrarieta'.

A differenza degli altri miei contributi postati in questo sito, il tono di questa mia lettera che segue e' volutamente indignato e senza moderazione, tanto trovo la cosa assurda.

Le ragioni sono assai semplici e solo un cieco obnubilato dalla carota dell'interesse privato sulla cosa pubblica senza se e senza ma non riesce a vederle.

Eccole:

1. l'importo della richiesta di finanziamento e' di circa 6 volte il costo di realizzazione della residenza per universitari. La somma restante e' da destinarsi alla cosiddetta riqualificazione della piscina che attuera' un operatore privato. Ma il Politecnico deve fare una residenza per univeristari o avviare un investimento immobiliare privato sul bene pubblico?

2. la cosiddetta riqualificazione consiste nella copertura di una parte della piscina che distruggerebbe l'integrita' dell'impianto architettonico di pregio degli anni 30. Le strutture per le coperture mobili sono universalmente note per essere una vera schifezza sotto il profilo dell'impatto estetico.

3. La piscina all'aperto e' seconda per estensione solo al Lido di Milano (ple lotto) e si trova in zona centrale, residenziale e' un patrimonio da preservare  per la zona 3 e per la citta'.

Chiarsco fin d'ora che, per quanto mi compete, faro' di tutto per oppormi a questo assurdo scempio.

gabriele mariani

presidente commissioni urbanistica e territorio Zona 3

Buongiorno, sono un utente del parco giochi facente parte del complesso della piscina Giulio Romano, anche io nutro forti perplessità sull'ipotesi di riqualificazione "privata" del complesso.

Innanzi tutto ritengo che lo spazio, nella sua interezza, debba rimanere pubblico ivi compreso l'edificio prospiciente la via Ampere.

Certamente alcuni interventi anche di piccolo impatto sarebbero benvenuti e darebbero un contributo non secondario alla valorizzazione e fruibilità del posto nell'ottica "esclusiva" di dare ai nostri figli degli spazi di gioco a libero accesso.

Di seguito vi elenco alcune mie idee:

1. il parco giochi è completamente sprovvisto di illuminazione e ciò lo rende praticamente inservibile al pomeriggio nei mesi autunnali e invernali. Probabilmente qualche pannello fotovoltaico ed una rete aerea sarebbe sufficiente a garantire almeno 2-3 ore di illuminazione (di più non serve).

2. la piscinetta centrale diviene una pozza d'acqua ad ogni pioggia. Una piccola "revisione" dello scarico esistente forse migliorerebbe la situazione.

3. l'edificio che nei mesi (2) di apertura della piscina funge da spogliatoio e doccia potrebbe essere utilizzzato anche durante tutto il resto dell'anno come spazio giochi coperto (non necessariamente riscaldato) con interventi non trascendentali. Una diversa organizzazione degli spazi interni non dovrebbe essere particolarmente onerosa: si ricordi che praticamente tutte le strutture interne all'edificio sono in cartongesso.

4. l'area della piscina è uno spazio enorme che rimane inaccessibile per gran parte dell'anno, qui la fantasia può solo sbizzarirsi (certamente l'idea della piscina aperta tutto l'anno è affascinante e va tenuta in considerazione). L'idea più semplice è quella che definisco del coperchio: svuotata la piscina la si copre con un coperchio rigido (magari il Politecnico potrebbe fornire gratuitamente il suo Know How!) su cui si possono installare diverse strutture provvisorie: altalene, scivoli & co, ma anche due canestri, due porticine, una pista ciclabile su cui i ragazzi possano imparare i primi rudimenti dell'educazione stradale: non dimentichiamo che c'è un bel comando dei vigili urbani affacciato sul lato di via Ponzio!

Da Z3Xmi (www.Z3xmi.it):

In cambio della ristrutturazione della piscina, il Politecnico chiede al Comune la concessione a titolo gratuito dell'impianto per realizzare negli spogliatoi 70 alloggi per studenti. La Giunta Comunale approva una delibera senza coinvolgere il CdZ. Ma molti cittadini di zona 3 non approvano un progetto che prevede fra l’altro la parziale copertura della piscina con conseguente perdita di metà del centro balneario.
Come si comporterà il CdZ nella riunione del 24 Novembre? Darà corso alla delibera o la bloccherà dando innanzitutto spazio all'ascolto delle giuste esigenze di tutti gli attori della zona, armonizzando le esigenze degli abitanti e degli studenti, nonché la necessità di ristrutturazione e l'endemica mancanza di denari?

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Vogliamo fare del caso del centro sportivo Romano e della piscina Ponzio un processo decisionale partecipato?

Ottimo, mi pare un tema su cui costruire un caso positivo per l'intera Milano. ;-)