Grazie di esistere, Pisapia

E' da parecchio che sto riflettendo sul fatto di rimanere ancora nel Pd o meno (se esco: dove vado?). Provengo da una militanza 50ennale (50 anni. Ma ci pensate quanti?) - 1962: Fgci; poi: Pci, Pds, Ds, Pd - ed ora mi trovo in un Partito (per dirne solo una) che non ha ancora deciso come ci dobbiamo chiamare tra di noi: Compagni? Amici? Democratici? Uì tì? Ma il problema sarebbe ancora secondario, non fosse che, se tu chiami compagno uno che non si sente - evidentemente - di esserlo: questi si offende. Da tempo mi dànno per cercare di capire cosa possa essere successo, ma non trovo risposta: dove sono finiti tutti i compagni del Pci (Partito arrivato al 34% dei voti degli italiani tutti, che credevo dovessero rappresentare la spina dorsale del Pd)?

Comunque non è questo l'argomento di questo mio post.

L'argomento di (la riflessione che mi ha portato a) questo mio post è: meno male che alle primare ha vinto Pisapia. Che rappresenta un arco di differenti orientamenti politici progressisti. Pensate fosse stata confermata l'indicazione del Pd di Penati (vedere le esternazioni della capogruppo in Comune Carmela Rozza). Pd che, peraltro, dobbiamo ringraziare per il coraggio democratico delle primarie.