9 anni fa
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Oggi su una radio locale ho sentito le dichiarazioni infuocate della consigliera comunale del PD di Milano, Rosaria Iardino, su un presunto caso di “omofobia” in una scuola di Monza.

Nessuno sa cosa sia veramente successo in quella scuola, ma la notizia è troppo ghiotta per non essere deformata e usata strumentalmente dalla lobby LBGT, che non attende altro per imporre la sua dittatura ideologica spacciata per “lotta alla discriminazione gay”.

La Iardino ne ha subito approfittato per portare acqua al mulino dei matrimoni gay (o come li vogliono chiamare), dichiarando che una delle cause di questi episodi sarebbe  che "non vengono fatte le leggi sulle unioni civili". In pratica sostenendo implicitamente che chi non condivide queste leggi è uno che fomenta la violenza "omofobica". Tesi delirante: sarebbe come dire che chi non vuole i matrimoni fra fratello e sorella fomenta il fratricidio.

Ma non è per questo che scrivo. Scrivo per ricordare la furiosa campagna della signora Iardino lo scorso aprile contro la manifestazione anti-aborto indetta a Milano dal comitato-no194.

Ecco le sue dichiarazioni riportate dal sito di Radio Lombardia:  "Ma Milano non accetta... Chiedo quindi a tutte le donne che assieme a me siedono sugli scranni di Palazzo Marino di partecipare alla contromanifestazione di sabato, per urlare un'opposizione forte alla vergogna degli slogan che sicuramente si sentiranno, diffamanti nei confronti delle tante donne decise a praticare l'aborto. Aggiungo - termina Iardino - che mi stupisco che sia stata scelta Milano per organizzare un corteo contro la 194, città sicuramente all'avanguardia sul fronte dei diritti e contraria a ogni tipo di rivisitazione passatista e 'medioevale' di quello che a suo tempo fu deciso secondo un principio di modernità".

Insomma, la consigliera del PD difende gli omosessuali e chiede leggi per loro che sarebbero “discriminati”, ma non dice nulla (anzi è d’ accordo) su una legge che ha causato l’ uccisione legale (e pagata dai contribuenti) di oltre 6 milioni di bambini.  Diritti per tutti, ma non per i bambini nel grembo materno, che possono essere soppressi tranquillamente, e il conto fatto pagare ai contribuenti, come nelle peggiori forme di nazismo.  ALTRO CHE DISCRIMINAZIONE DEGLI OMOSESSUALI! Qui vengono discriminati tutti, maschi, femmine od i qualsiasi genere, Anzi, addirittura  uccisi.

Non solo, ma a chi manifesta per la vita gli si deve tendenzialmente impedire di farlo, e si devono organizzare “contromanifestazioni” per bloccarlo.

Approposito, il 10 ottobre (partenza ore 15 da Piazza Cadorna) ci sarà un altro corteo del comitato NO194.

Vediamo se la Iardino e i suoi amici "democratici"  che vogliono difedere i bambini dalle discriminazioni "omofobiche" (ma non dalla uccisione tramite aborto) riusciranno ad organizzare un'altra contromanifestazione assieme a centri sociali, femministe radicali e altra gente del genere che pratica e predica l'illegalità, la violenza e le "contromanifestazioni" per tappare la bocca a chi non la pensa come loro.

avatar Ruggero Erba 9 anni fa
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Francamente questo abbaiare continuo contro le presunte discriminazioni gay (senza nepppure sapere bene come si sono svolti i fatti) comincia a seccare. Motivo in più per pensare bene a chi votare alle...
avatar Hedy Farfara 9 anni fa
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Le leggi dello stato vanno rispettate: sia la  L. 194/78 , sia l'articolo 3 della Costituzione .  Ricordo come fosse oggi la morte di tante donne italiane  POVERE  (anche cattoliche) per aborto clandestino...
avatar Angelo Mandelli 9 anni fa
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Gentile signora 1) le leggi vanno rispettate, ma anche cambiate, se sono sbagliate e omicide. 2) E' assurdo ammettere un delitto dicendo che "altrimenti la gente lo farebbe clandestinamente".  Allora anche...