partecipaMi: auspicio che sia spazio prezioso di confronto e conoscenza reciproca

Gent.ma Sig.ra Germana,

il suo appello/considerazione in parte e' fondato. Per quanto ci riguarda come Ass.ne Buon Senso & Legalità, utilizzando spesso il portale abbiamo verificato che gli amministratori che rispondono ai nostri appelli o segnalazioni quasi sempre li hanno poi risolti o hanno dato risposte ed hanno ricevuto complimenti e riscontro positivo.

Chi non partecipa e non risponde (non dimentichiamoci che il Moderatore/Community Manager invia direttamente la segnalazione del post ai diretti interessati), a nostro umile parere, da' un'immagine non proprio positiva. I cittadini non sono stati MAI informati nell'utilizzo degli strumenti statutari di Democrazia Diretta: istanze, interrogazioni, petizioni e uno strumento come questo portale in parte ne fa le veci e ben venga!

Speriamo che in futuro si possa finalmente creare un rapporto diverso tra cittadino ed amministratore.

Cara Germana,

solo per precisare che su partecipaMi non mancano le proposte dei cittadini che meriterebbero maggior fortuna (almeno in termini di attenzione da parte di chi di competenza)...

...se il Comune di Milano, nel suo rapporto con partecipaMi, prendesse come esempio Amsa (e la sua encomiabile Dott.ssa Intra: effettuando l'accesso su partecipaMi e guardando le sue attività su portale http://www.partecipami.it/users/viewprofile/954/feeds ci si può rendere conto di come si drovrebbe gestire l'interazione con i cittadini) si costruirebbe/ricostruirebbe eccome un buon rapporto tra amministratori e cittadini...

Oliverio

Un aspetto del mio primo post riguardava il fatto che di solito si tendono a vedere in queste righe soprattutto critiche all'operato di una amministrazione. E' sempre stato così anche con un'altra amministrazione, di altro segno. Sono anni decenni che seguo qui.  Quello che volevo dire è che penso che chi amministra abbia bisogno di veder riconosciuto il lavoro che fa, quando lo fa e lo fa seriamente. E penso che ci siano esempi di questo e di recente ho avuto modo di dare una risposta al post di un assessore che spiegava uno degli aspetti del suo lavoro, e importante; e di constatare che al momento la mia risposta era la sola e poi ovviamente il post fugge in fondo. Io penso che se fossi quell'amministratore sentirei  (penserei alla...)  inutiltà del mio lavoro, che interessa a pochi.  A ognuno ovviamente interessa che sia riconosciuto un proprio problema, della propria zona, o via, o settore, e giustamente puo' deve aspettarsi un riscontro dall'amministratore che ha scelto - se ha scelto - lui/lei/o chi per lui lei...-  di intervenire in questp spazio . Ma puo' essere che ha scelto altri canali di comunicazione.

Penso che noi dobbiamo segnalare a chi amministra il consenso se fa bene e il dissenso se fa male o non fa. Penso anche che il lavoro di chi amministra sia difficile e fatto di molti impegni diversi in ore diverse e spazia certamente in giorni festivi  e in orari prolungati. Penso che sia stanco come a volte lo siamo noi. Dico ovvietà. Penso questo e non penso che sia disinteresse, non sia cinismo come leggo, accomodamento in un ruolo comodo, ma sia grande fatica. E credo che, al di là del riscontro ad un nostro problema, glielo si debba riconoscere, gli faccia piacere, lo stimoli.

Quando mi è capitato, non ricordo se su fb o qui di esprimere dei GRAZIE ad amministratori per loro cose fatte, ho sentito di risposta il piacere unito alla sorpresa sincera per aver ricevuto quel grazie evidentemente raro.

Io credo ci sia una questione di livelli: dalla gestione delle piccole problematiche direi quasi quotidiane, alle visioni proiettate nel futuro di una città, che, nel bene e nel male, è il perno economico finanziario intorno a cui gira tutta la nazione. Francamente a me importa poco di quanto ci mette il comune a tappare una buca, o a eseguire qualsiasi altro intervento di manutenzione urbana. Lo do per ovviamente scontato e se tarda, pazienza, arriverà. Quello che invece mi preme, non solo come semplice cittadino ma come vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Bioarchitettura di Milano, sono le grandi decisioni che coinvolgono il carattere, l'aspetto, lo spirito della città. E la sua identità. Allora parlo delle decisioni grandi e importanti come le grandi opere, la ristrutturazione di quartieri interi, la difesa del suolo, delle acque, dell'aria. Parlo di come si prendano certe decisioni e di quali decisioni si prendono: da EXPO a Expo gate, ai nuovi grattacieli, al riassetto di una piazza storica ecc ecc Qui i cittadini sono assai poco considerati, per nulla considerati direi. E spesso costretti a subire decisioni che incidono nella sfera della propria vita quotidiana.

Gentile Silvano,

la buca nella strada ha molteplici risvolti.

Uno di questi è ricordare, a chi ormai la saluta quasi come una vecchia amica che ha visto crescere i propri figli, la sua immutabile posizione nella gerarchia sociale cittadina e la condanna di lunga durata a salutarla per molto tempo a venire.

Poi la buca non è mai sola; accompagnata da altre amiche, scava una geografia casuale e quasi dadaista nelle strade delle nostre amate periferie (solo un pò di retorica, purtroppo non le ama nessuno).

La buca solitaria ha una sorte invece molto triste; spesso soppressa appena nata, senza amiche, senza una storia. La buca solitaria vive il triste fato di essere nata nei quartieri più agiati.

Per citare i grandi interventi, voglio solo ricordare quando ci hanno regalato una zona, dalle parti della stazione Garibaldi, caduta lì come un regalo di natale scivolato via dal pianale di un motocarro.

Qui concordo: se avevi prima crudelmente trascurato la povera buca per strada, hai ben chiarito cosa fanno le buche molto  più grosse, quelle degli importanti cantieri di Milano.

Ma stiamo grassamente scivolando nell'off topic.

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partecipaMi è una piattaforma che riesce a far affacciare cittadini e amministratori uno nel cortile dell'altro.

Alla fine, o anche prima però, amministratori e cittadini si perdono per strada; non sempre per motivi sociali o antropologici. Spesso è il loro uso del mezzo che non è corretto, per vari motivi.

Propongo perciò qualcosa, anzi qualcosina di tecnico per provare a migliorare la tenuta di questo virtuoso intreccio.

I due feedback disponibili, quello individuale sull'intervento e quello sul flusso della discussione, li terrei attivi entrambi per impostazione. Cioè non annullabili. Molti cittadini non si fanno gran domande su come seguire quanto scrivono. Un feedback nella loro mail potrebbe sorprenderli positivamente. Il feedback con le risposte dell'amministratore ancor più.

Non vedo violazioni della privacy; chi scrive qui, perché non dovrebbe ricevere risposte conseguenti?

Il secondo punto è più laborioso, ma se si ritiene valido, poi si trovano le strade.

Un pò di cittadini partecipaMitosi, potrebbero prendersi l'incarico di essere avvisati di ogni intervento di amministratori pubblici di ogni livello e seguire da quel momento la discussione, anche con interventi personali mirati alla continuità del dibattito e, soprattutto, per mantenere vivo il legame tra amministratori e partecipanti, fino alla naturale conclusione della discussione.

Con parole un pò manieristiche, in altri ambiti li chiamano "facilitatori". Io li chiamerei "Oliverini" dato che il nostro Oliverio fa questo, ma solo quando può.

Una piattaforma come questa ha bisogno di qualcosa del genere, nel modo più diffuso e assiduo.

Gli Oliverini sarebbero un salto ulteriore di qualità dei partecipanti, che si troverebbero a "lubrificare la Democrazia", giusto per dirla in tono più leggero. Avrebbero anche la possibilità di ricordare che la donazione è un atto di finanziamento della propria libertà, non un regaletto una tantum.

Altre proposte non ne ho, per ora. La prima è la più veloce da realizzare; credo che aiuti molto, soprattutto i non assidui, a non perdersi per strada dopo aver fatto accesso ad una discussione o averla creata.