La città sporca (specialmente in periferia): puliamola!

Grazie, ho trovato il video bello e interessante! va pubblcizzato.

Buongiorno,

Amsa nel corso dell'ultimo anno si è molto impegnata per curare le periferie con particolare attenzione.

I primi 57 spazzini di via sono stati introdotti proprio nei quartieri perifierici per presidiare località densamente abitate o particolarmente frequentate, che si sporcano perciò anche più facilmente. Anche il servizio di Spazzamento Globale, con il quale in un unico turno di lavoro vengono lavati e spazzati i marciapiedi, i bordi della strada e la carreggiata è stato ampiamente esteso nella fascia esterna della città. Inoltre i nuovi cestoni verdi, dotati di posacenere per la raccolta dei rifiuti stradali sono stati distribuiti prima in periferia che nel semicentro.

Se fosse possibile avere (nel relativo forum di Zona di partecipaMi) una indicazione della zona di cui scrive, potremmo eseguire delle verifiche e forse migliorare la qualità del servizio.

Grazie e cordiali saluti.

Silvia Intra - responsabile Customer Center Amsa

Buongiorno,

abbiamo subito eseguito una verifica nel quartiere.

Per quanto riguarda l'efficacia del servizio di Spazzamento Globale, senza divieto di sosta, stiamo cercando una soluzione per i tratti di strada in cui le auto sono parcheggiate a ridosso delle siepi e in cui manca perciò lo spazio necessario all'operatore per poter manovrare efficacemente la lancia ad acqua. In genere, nelle località dalle quali sono stati eliminati i cartelli fissi di divieto di sosta per la pulizia settimanale notturna, quando si presentano situazioni di questo tipo, viene organizzata una pulizia periodica con cartelli mobili di divieto di sosta.

Con riferimento invece alla dislocazione dei cestini stradali, anche nel Suo quartiere i vecchi cestini sono stati sostituiti con i nuovi cestoni di colore verde scuro.  Ogni due cestini da 30 litri, eliminati, è stato collocato un cestone da 100 litri, in modo da aumentare la capienza complessiva, sebbene il numero dei contenitori sia diminuto .

Siamo contrari a posizionare un cestone nel viottolo che porta alla scuola, da lei indicato, che, come si vede nella fotografia allegata, è chiuso con una catena. La stradlina viene pulita dal motocarrista del pomeriggio e si trova in buone condizioni di pulizia. Tuttavia preferiamo non avere cestini al suo interno; infatti se, in qualche periodo dell'anno o in qualche giornata particolare, il titolare di zona dovesse essere sostituito da un collega meno pratico del quartiere, il cestone richierebbe di restare dimenticato. cercheremo però di collocarne uno subito all'esterno.

Allego la cartina che evidenza la collocazione dei cestoni nella zona ed alcune fotografie.

Resto a disposizione per ogni eventualità e porgo cordiali saluti.

Silvia Intra (responsabile Customer Center Amsa)

Hai perfettamente ragione, la risorsa numero uno siamo noi, che dovremmo tenerci in tasca le nostre cartacce e imparare a differenziare. la città multiculturale non aiuta, ma può farcela! anche noi italiani ci abbiamo messo 15 anni ad imparare ad indossare la cintura in auto!! diffondiamo l'educazione. e grazie per il tuo commento

Buongiorno,

giovedì scorso abbiamo collocato due nuovi cestoni in via Decorati, in prossimità del vialetto che conduce alla scuola. Allego fotografie.

Per quanto riguarda la pulizia c'è un tratto di via Decorati in cui vige il divieto di sosta 00.00 - 24.00. Lì è pianificato il servizio esclusivamente meccanizzato. Va da sè che, se ci sono auto parcheggiate in divieto di sosta, la pulizia risulta poco efficace. Cercheremo una soluzione.

Resto a disposizione per ogni eventualità e porgo cordiali saluti

Silvia Intra (responsabile Customer Center Amsa)

Buongiorno,

sappiamo che il vialetto è molto frequentato, però, per esperienza sappiamo anche che troppi cestoni servono solo ad attirare l'attenzione di chi li usa (come già successo) per smaltire l'immondizia domestica.

Due cestoni da 100 litri ci sembrano sufficienti, tanto più che abbiamo programmato una vuotatura quotidiana.

Cordiali saluti

Silvia Intra

resposabile Customer Center Amsa

buongiorno a tutti..... vorrei anche io sottolineare quanto sia più sporca milano... lo constatavo con mia mamma al nostro ritorno da vienna dove non si trova una cicca per terra neanche a cercarla.... sottopongo all'interesse di silvia la zona 3 -benedetto marcello e limitrofe- dove tra mercato 2 volte alla settimana, e negozietti vari con spazi attigui pieni di monnezza si cade nello sconforto..... ma non potrebbero essere responsabilizzati anche i negozianti così come i portinai che ogni mattina si prendono cura dei marciapiedi???

grazie

fabiana

Buongiorno,

la via Benedetto Marcello, nel primo tratto in cui si svolge il mercato, viene accuratamente spazzata e lavata di martedì pomeriggio e di sabato sera dopo la raccolta dei rifiuti prodotti dal mercato. E' previsto anche un ulteriore servizio di spazzamento della strada nella notte tra il giovedì e il venerdì. Nella parte rimanente (cioè da via Vitruvio a via San Gregorio) è pianificato il servizio di Spazzamento Globale (spazzamento e lavaggio di strade a marciapiedi) nelle notti tra lunedì e martedì e tra giovedì e venerdì).

L'area verde viene pulita tutti i giorni, tranne la domenica (lunedì, mercoledì e sabato di pomeriggio; martedì, giovedì e venerdì di mattina).

Il compito di pulire i marciapiedi e le aree pubbliche spetta al Comune di Milano che ha affidato il servizio ad Amsa. Non possiamo obbligare custodi e negozianti a farsi carico di questa mansione, anche se siamo grati per la collaborazione talvolta spontaneamente offerta. In effetti, anche se i nostri interventi sono pianificati con frequenze mediamente elevate, le nostre squadre non possono presidiare la località, così come utilmente fanno invece alcuni custodi e commercianti.

Porgo cordiali saluti e, con l'occasione, Auguri di Buone Feste.

Silvia Intra

(responsabile Customer Center Amsa)

La città è più sporca in generale per la maleducazione dei suoi cittadini, di tutte le età; oltre a pulire, "investirei" nelle scuole per sensibilizzare i FUTURI CITTADINI sul problema, ma senza campagne di affissione altisonanti, come accaduto qualche anno fa per combattere i graffitari.

Buona sera a tutti

vorrei intervenire sul commento di Roberta Locatelli.... è vero la periferia non è pulita, ma direi che in primo luogo dipende da ognuno di noi cercare di mantenere la città decorosa.

Abito in zona 6 e proprio davanti alla fermata dell'autobus ci sono molti cestini posizionati da AMSA, alcuni sono nuovi ed hanno anche l'apposito contenitore per spegnere le sigarette.. ebbene ho visto io stessa una distinta signora gettare le carte correttamente nel cestino, ma prima di salire in autobus, la sigaretta che stava fumando l'ha gettata in terra... PERCHE' ? si impiega lo stesso tempo e la città ne gioverebbe....

Il bene pubblico è di tutti e come teniamo in ordine la nostra casa, così dobbiamo sforzarci di tenere in ordine anche ciò che ci circonda... ma parte dalle piccole azioni, anche se apparentemente ci sembrano inutili, e soprattutto insegnamolo ai bambini!!

Grazie per l'attenzione

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_dicembre_28/le-strade-sporche-colpa-cani-1902677780291.shtml

La classifica

Le 40 strade più sporche per colpa dei cani

«Troppi padroni maleducati, il degrado avanza». In un anno solo 25 contravvenzioni, 5 anni fa i vigili avevano staccato 6.500 multe

MILANO - Slalom obbligato sui marciapiedi cittadini, in centro come in periferia. E ora cento strade diventano «vigilate speciali». Contro i proprietari «distratti» e schizzinosi, che fingono di non vedere e poi dimenticano di raccogliere dove il proprio quattrozampe ha sporcato, Comune e Amsa sguinzagliano ispettori, guardie ecologiche e, soprattutto, Polizia locale. Ma il bastone non basta e, obiettivo il decoro urbano, si studiano incentivi (card a punti) come premio per chi l'animale lo microchippa, lo vaccina e darà prova di senso civico.
È trascorso un lustro dal giro di vite deciso dalla passata amministrazione, nel tentativo di educare i milanesi proprietari di cane ad usare paletta e sacchetto. In quell'anno il numero delle sanzioni fatte dalla Polizia locale - 6.500 - toccò un record storico. Milano superava Parigi al capitolo «cacche sui marciapiedi». Quest'anno gli ispettori Amsa, abilitati al controllo a tema come i vigili, hanno fatto solo 25 sanzioni a quei pochi proprietari di cane trovati senza sacchetto. Gli effetti della tolleranza zero a lunga distanza sembrano ridursi a quel porta sacchetti mimetizzato da caramella, che abbellisce il guinzaglio ed evita le multe.

LE VIE MARTORIATE - Si calcola che due milanese su dieci proprietari di cane o i loro domestici-dog sitter ignorino le regole della buona educazione. Non c'è tema più democratico: nella hit parade delle vie martoriate dalle deiezioni canine c'è una rappresentazione a trecentosessanta gradi della maleducazione in città, dal centro alla periferia. Da Forze Armate a Vespri Siciliani, da Palmieri a Bertini, per il pedone il tragitto a slalom è quasi obbligato e guai a distrarsi.

CANI IN CITTÀ - Calcolando che i quattrozampe in città sono 100 mila, si stima una 'produzione' di 20 tonnellate al giorno di deiezioni. Una fortuna che le aree cani siano raddoppiate negli ultimi anni. Ma ancora non basta. Piazza Prealpi, entrata a pieno titolo tra le 12 aree più sporche della metropoli, è teatro di scontri quotidiani tra chi ha il cane e chi no. «Usano quel poco verde per i loro cani e lo sporcano», si lamentano in tanti. «Non c'è altro in zona», rispondono gli altri, che però non si piegano per pulire dove l'animale ha sporcato. L'assessore Chiara Bisconti studia una soluzione (una card a punti) che risulti premiante dei comportamenti virtuosi di chi ha fatto il patentino, ha microchippato e vaccinato il cane. «Lavoriamo con la Polizia locale, prima responsabile della tutela degli animali. Serve una campagna di sensibilizzazione, una città più bella si può avere se tutti i cittadini si impegnano a rispettarla». Urgente è anche la revisione del regolamento del verde. «È troppo vago - spiega l'assessore Pierfrancesco Maran -. La raccolta delle deiezioni va resa obbligatoria anche nelle aree cani che dovremo migliorare».

LAVAGGIO MARCIAPIEDI - La protesta dei cittadini non risparmia settore del Comune né circoscrizione né gli ambulatori veterinari. Lo raccontano Filippo Marraffi, con studio a dieci minuti dal Duomo, e Isac Genah, che ha l'ambulatorio in via Forlanini: «Qui il via vai degli animali è quotidiano e continuo. Quando chiudo, è normale che i cani in passeggiata serale 'segnino' il territorio quando passano davanti al mio studio. Al mattino lavo, ma non basta mai. E finisco nel mirino di qualche cittadino arrabbiato. Il mio sogno è che Amsa riprenda a lavare i marciapiedi come un tempo».

ESAME DEL DNA - Il verde Enrico Fedreghini torna a riproporre il modello tedesco. Con gli addetti Amsa che arrivano sulla scena del crimine armati di kit per la raccolta del Dna. «Rendere obbligatorio l'esame del Dna per i cani così come il microchip. Con la certezza di essere beccati, il problema scomparirà». I costi? «Questi kit sono entrati nell'uso comune. La spesa per l'esame la paga chi commette il reato». Senza contare i risparmi: 300 mila euro la cifra che oggi Amsa investe per il personale dedicato ai controlli.

Paola D'Amico 28 dicembre 2011 | 10:58

La scheda: la mappa e la classifica del degrado

Caro Massimo,

il problema da te descritto meriterebbe una discussione dedicata (e georeferenziata) nella "Linea Diretta con il Consiglio di Zona 6".

Oliverio

non serve il DNA delle deiezioni canine, serve semplicemente + educazione da parte di tutti e il recupero del vivere civile (parola forse arcaica). Qualcuno guarda i cani e magari è colui che scarta il pacchetto di sigarette lasciando andare dal finestrino il cellophane, ecc. Serve invece che chi è preposto ai controlli sia + severo. Il perbenismo è ora di accantonarlo, piace credo a tutti vedere paesi in cui le vie sono pulite e senza cartacce. In alcuni paesi ad esempio è vietato addirittura masticare il chewing gum e fumare per strada perché si sa che possono finire per terra i mozziconi e il chewing gum stesso. Se i grandi si comportano in un certo modo, i figli seguono l'esempio e così via.

Occorre sensibilizzare e multare.

Mettersi a pulire le periferie non serve a nulla a mio avviso e non compete ai cittadini. Ai cittadini compete non sporcare e se sporcano devono essere bastonati (metaforicamente si intende).

Io non sono giovane e ricordo che secoli fa venne fatta una campagna per tenere pulita Milano: bene, da allora molti della mia generazione hanno imparato ad utilizzare i cestini della spazzatura, a non buttare nulla per strada ecc. Perché non si può fare anche ora?

Inoltre ho anche forti dubbi sul sistema di pulizia che non richiede si spostare le auto dalla sede stradale: comodo certamente perché evita di prendere  multe se ci si dimentica di spostare l'auto, ma quanta sporcizia rimane a terra!

Infine:

-  tutti dobbiamo sentirci responsabili: se vediamo qualcuno che getta a terra cartacce o altro, svuota posaceneri delle auto ecc. perché non rimproverarlo?

- i vigili o chi per loro devono MULTARE gli esercizi pubblici che non collocano un posacenere fuori dal proprio locale o che comunque non collaborano a tenere pulito il marciapiede e la strada antistante il loro esercizio (bottiglie di birra messe per terra, bucce di semi di zucca sputate regolarmente a terra davanti a certi bar ... ecc.)

- quanto ai cani... beh inutile dilungarsi. La situazione è migliorata ma ci sono strade secondarie che sono veri e propri "defecatoi canini"

- la pubblicità: quanti opuscoli o veri e propri mini-giornali diffusi da supermercari o altri esercizi, finiscono a terra. Perché quando troviamo questa pubblicità nel contenitore condominiale non la prendiamo in blocco e la buttiamo nella spazzatura?

- i supermercati (soprattutto i discount... abito vicino al uno di questi e parlo con cognizione di causa) sono luoghi di ritrovo per persone che mangiano sul posto lasciando sporcizia in tutta la zona attorno all'esercizio. Perché non mettere dei divieti o almeno fare dei sopralluoghi o magari imporre al supermercato di controllare e di tenere pulito?

- gli sputi per terra... beh... provate a sputare a Singapore o in Svizzera! La tolleranza delle abitudini etniche (ma anche italiche) non può più continuare

- Il discorso non vale solo per la periferia ovviamente: perché ad esempio devo pagare come cittadino una super pulizia quotidina alle colonne di san lorenzo? Per dei cafoni che invece andrebbero multati e basta? E questo vale per tutti i luoghi della movida e per tutte quelle realtà che attraggono grandi numeri di persone la sera o al fine settimana.

Mi fermo. Grazie

ciao,

questo "cantiere" su Milanificio mi pare faccia giusto al caso: http://www.milanificio.it/groups/profile/148/i-neturbani

venite lì, che ci organizziamo per benino!

vi aspetto,

mauro

Salve.

Non sono d'accordo su "Non aspettiamo più l'amsa o chi se ne deve occupare, facciamolo!".

Bisogna punire severamente chi sporca, io lo obbligherei ai lavori forzati di pulizia. Come per le patenti, chi perde i punti deve farsi ore si rieducazione, cosi' chi sporca dovrebbe essere obbligato per legge a pulire non solo quello che ha sporcato, ma 10 volte di piu'. 

Al Parco delle Cave ci sono sporcaccioni che lasciano in giro di tutto. E' vero, mancano delle indicazioni chiare sulla unicita' del posto e sull'esigenza di non sporcarlo, e mancano cartelli in diverse lingue agli ingressi, come ho segnalato piu' volte.

Alcuni rifiuti si trovano nelle stesse posizioni da settimane, probabilmente non c'e' nessuno che contrattualmente sia incaricato di pulire. Se cosi' non fosse, mi piacerebbe vedere meno furgoni verdi inattivi col motore acceso, fermi a consumare carburante nei vialetti del Parco, tra bambini e gente che corre, e una maggior cura del servizio di pulizia. 

Un saluto a tutti.