Questo sito utilizza cookie anche di terze parti. Per avere maggiori informazioni e per negare il tuo consenso all’utilizzo dei cookie clicca qui. Se prosegui la navigazione acconsenti all’utilizzo dei cookie.OK
Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha annunciato al sua candidatura a sindaco di Milano ‘con una lista civica alternativa agli attuali partiti’. “Considerata l’incomprensibile scelta della RAI che vieta alle trasmissioni di approfondimento giornalistico come quelle di Vespa o Porro di fare sondaggi per le elezioni amministrative di Milano, ne hocommissionato uno io – ha dichiarato – Sulla base di questo sondaggio e confortato dal sostegno di molte personalità della cultura e dell’imprenditoria (tra questi Francesco Micheli), ho deciso di candidarmi a sindaco di Milano“.
Eccoci, finalmente il Professore si è deciso, lo aveva sussurrato qualche mese fa, adesso lo dice a gran voce… si pensava a Bologna e in qualche altro luogo poi finalmente l’annuncio per sindaco di Milano.
Professore… mi cade un mito.
Sono da sempre catturato quando parla d’arte, di bellezze femminili ( come forma artistica ), quando si batte contro le pale eoliche ( come Don Chisciotte della Mancia ), ma come si farà senza le Sue violente arringhe contro le capre ?
Qui a Milano le pale eoliche non ci sono, certo le belle donne sì, ma ci sono anche i navigli ( come a Livorno ), chissà se ci sono delle teste di Modì in fondo al naviglio Pavese! Stia attento che ci sono anche i livornesi.
Le pale, le donne, le teste, i navigli... non le sembra di vivere un dèjà –vu ?
Come era bella Salemi quando c’era Lei, soprattutto quel bel museo fondato con i suoi collaboratori, in primis Oliviero Toscani, erano tutti arrivati in Suo aiuto per deolicizzare la zona e fare di Salemi l’ombelico del mondo con i soldi dei cittadini…
Poi è arrivata anche la magistratura, aveva poca arte e molte storie da chiarire a Salemi...
Facendo un paragone in termini numerici di abitanti, se a Salemi risiedeva nel prestigioso Palazzo Scurto, a Milano in caso di elezione a sindaco, come minimo le spetta il palazzo vescovile…
Che immagine! Che quadro perfetto, sarebbe la Sua personale opera d’arte divenire sindaco a Milano.
Sarà bellissimo vederlo seduto sulla poltrona rossa di palazzo Marino al fianco di qualche notorietà di suo gradimento e qualche bella donna con sfondo il pezzo più bello : “l’origine della vita” di Gorbet.
Immagino il discorso di insediamento, il più vicino possibile alla gente, “L’elogio della fica” da quel pulpito nessuno potrà mai censurarla…
I Milanesi saranno così “corti”… pardon… colti da eleggerla primo cittadino?