Il centro di Milano come un circo

La mia domanda semplice e' questa:

questi signori portano un permesso in p.zza Beccaria con marca da bollo pagando la tassa di occupazione del suolo pubblico?

Quando facciamo un banchetto per raccolta fondi la nostra associazione segue la prassi di legge comunale.

Centro di Madrid, gruppo di ragazzi rap dance, capannello di persone, raccolta denari sul perimetro in diversi punti. Si avvicinano 4 agenti di Polizia Locale, gentilmente fanno concludere il pezzo, salutare, ringraziare e raccogliere le donazioni. Poi prendono gli street artists, li portano su un furgone mobile PL e immagino che abbiano verbalizzato il tutto con relative sanzioni.

Perche' nella grande Milano cio' non accade? Che esempio di uguaglianza diamo ai cittadini di fronte alle normative comunali? Cosa pensa il commerciante corposamente multato perché una fioriera del suo dehors era spostata di 20 cm. dai limiti? (ne ho sentiti molti di questi casi).

Scrivo in anteprima la risposta tipica:

"Eddai, poverini, non fanno male a nessuno, e poi danno colore e vita al centro ingrigito"

Io invece sono contento che ci siano gli artisti di strada nelle vie di Milano, il gran numero di persone che si fermano ad osservarli è proprio la dimostrazione che questi sono un'attrazione della città e per questo è dovere del comune valorizzare il loro ruolo.

Per fare ciò ovviamente è necessario evitare che possano esibirsi artisti di scarsa qualità nelle vie più frequentate, dunque il prezzo da pagare deve essere proporzionale alla qualità del luogo in cui si intende esercitare e il permesso per esibirsi nei luoghi più belli deve essere dato solo ad artisti che esercitano da un certo periodo di tempo e non al primo che passa.

In questo modo solo gli artisti più bravi riusciranno a guadagnare abbastanza soldi per mantenersi ed ottenere il permesso in una via redditizia.