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8 anni fa
Via Isernia, 5, 20148 Milano, Italia
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La struttura, da anni abbandonata da attività commerciali, versa in condizioni penose; tuttora è dimora e rifugio per sbandati e senzatetto (foto allegate).

Nei mesi scorsi residenti denunciavano persino bische e combattimenti clandestini tra cani.

L’amministrazione ha tentato utopisticamente di affidare la ristrutturazione ad attività commerciali private di carattere “bio” che in questi anni non hanno portato alcun risultato. Oggi a poche settimane dal voto, nel tentativo di nascondere la propria strategia fallimentare dell’ultimo quinquennio sotto gli occhi di tutti, in campagna elettorale, la sinistra maggioranza tenta la carta del “faremo”.

L’ipotesi, al momento senza un vero progetto e soprattutto senza fondi a bilancio, è quella di ristrutturare l’edificio con soldi pubblici comunali  per trasferivi un archivio del CASVA (centro alti studi arti visive) oggi ospitato nel Castello Sforzesco.

I rappresentati del CASVA sono venuti a presentare l’ipotesi in commissione del Consiglio di Zona 8 per ottenere un appoggio ufficiale puntualmente ottenuto poco prima di Pasqua, con delibera approvata dalla maggioranza.

Due le constatazioni: dopo aver visto in commissione una serie di immagini che illustravano progetti risalenti a partire dagli anni trenta e mai realizzati in città (alcuni molto fantasiosi come una funivia che passava sopra il duomo!), a  precisa domanda del sottoscritto su quante richieste di visita in media avessero gli archivi nel prestigioso sito del Castello, la responsabile in maniera onesta dichiarava; una ogni 7/10 giorni!

Dopo il fallimento dell’operazione “bio”, ora si spaccia come culturalmente prestigioso il trasferire, a spese nostre, un archivio-magazzino che ad oggi non interessa quasi a nessuno. Trattasi bensì di onerosa operazione di spostamento di documenti dimenticati dal mondo, richiedente oltre due milioni di soldi pubblici comunali (questa la cifra preventivata)!

Se l’amministrazione Comunale avallasse questa iniziativa e mettesse a bilancio una spesa simile, a fronte di spazi demaniali sotto o mal utilizzati e adattissimi a ospitare tale archivio, credo sarebbe una beffa per i residenti del QT8. Anche dei molti che oggi, giustamente stanchi dalla situazione in cui versa la struttura negli ultimi anni, pur di vederla ristrutturare, avallerebbero qualsiasi ipotesi.

I cittadini meriterebbero certo tale ristrutturazione pubblica ma, visto che si tratterebbe di soldi delle loro tasse, che fosse finalizzata a ben altri scopi rispetto ad un archivio Comunale. Scopi magari indicati da loro stessi. Penso per esempio ad un posto di aggregazione con spazi espositivi, una palestra, magari riservando uno spazio per  un negozietto di beni di prima necessità richiesto da molti anziani.

Quello di “ascoltare i cittadini” non era uno degli impegni principali di questa amministrazione?

Sì, come no!

Enrico Salerani -  capogruppo Lega Nord CdZ 8


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