A quando la sistemazione e il recupero dell'Istituto Marchiondi, abbandonato dal 1984? Quale uso avrà per i cittadini del Quartiere Baggio?

Materiale
Informativo

Stefano Vigo

Via Noale, 1, 20152 Milano, Italia

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Buonasera a Tutti.

L'Istituto Marchiondi in Via Noale, è purtroppo abbandonato dal 1984, e ridotto oramai ad un mezzo rudere. Di Sindaci a Palazzo Marino ne sono passati ben 8 (di tutti i vari colori poltici), ma a parte bei progetti sulla carta, che ogni tanto sono saltati fuori in questi troppi anni, all'atto pratico, nulla è stato fatto per recuperare quest'istituto, anche per i Cittadini del Quartiere Baggio.

In campagna elettorale l'attuale Sindaco Giuseppe Sala, si è speso per la sistemazione del Marchiondi, non solo ha dichiarato che le periferie saranno al centro concreto del programma. Sarebbe quindi interessante capire sul Marchiondi: Cosa si intende? Qual è il progetto? Il costo? Le tempistiche?

Sono vivamente gradite in tempi celeri risposte sia da Palazzo Marino, che dal Municipio 7, sulla questione che si trascina insoluta da troppi decenni.

In Allegato alcune fotografie, dell'attuale stato dell'Istituto Marchiondi, dove si nota come la recinzione metallica, realizzata qualche anno fà, per impedire intrusioni, è crollata su se stessa, o è stata abbattuta, senza venire ripristinata, dal Comune di Milano.

Milano 12 Luglio 2016

Cordiali Saluti

"Stefano Vigo"

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Stefano Vigo

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Buonasera a Tutti. Venerdì 22 Marzo su Telenova nella trasmissione "Linea D'Ombra", si parlava di alcuni problemi del Municipio 7 (gli altri Municipi seguiranno nelle prossime settimane), erano presenti il...

Buonasera a Tutti.

Venerdì 22 Marzo su Telenova nella trasmissione "Linea D'Ombra", si parlava di alcuni problemi del Municipio 7 (gli altri Municipi seguiranno nelle prossime settimane), erano presenti il Presidente Bestetti, e la Consigliera Diana De Marchi. Il primo servizio ha riguardato proprio il Marchiondi, in Via Noale/Mosca.

Le telecamere sono entrate nell'interno passando attraverso dei buchi nel muretto di cinta (che non dovrebbero esistere), ovviamente l'interno era semplicemente quello di un rudere decadente, pieno di rifiuti lasciati da varia umanità e da troppi decenni in abbandono.

E' stata in breve ricostruita la storia di un mancato recupero dell'immobile con un progetto del Politecnico di alcuni anni fa, che doveva trasformare il tutto in uno studentato, ma che a causa dei costi (circa € 27 Mln) e dei vincoli a cui è sottoposta la struttura portarono ad un nulla di fatto.

In pratica l'idea che sta girando attualmente, a vari livelli politici, è quella di far rimuovere i vincoli sulla struttura (sempre che ciò sia possibile e fattibile), per poi fare altro sull'area vuota.

A scanso di equivoci sarebbe bene capire i termini della questione "Marchiondi":

A) Se i vincoli resteranno in vigore vista l'importanza dell'edificio, lo si recupererà sempre come studentato?

B) Se invece cadranno questi vincoli, cosa si ipotizza di realizzare sull'area che si troverà quasi attaccata a due stazioni della M1 (Bagarotti-Posta; Quartiere Olmi) quando questa verrà prolungata?

C) Per quanto riguarda i finanziamenti l'Unione Europea, non sarebbe interessata ad un progetto di concreto riutillizzo del Marchiondi (studentato, o anche altre funzioni sociali per il quartiere), e conseguente erogazione di fondi?

Spero che della questione non se ne parli solo per la prossimità delle Elezioni Europee di fine maggio, anche perchè l'articolo che avevo scritto oltre 2 anni fa, non ha mai ricevuto una riga di risposta da parte di nessuno. In effetti su partecipaMi accade un po' troppo spesso che le Istituzioni fanno orecchie da mercante sulle tematiche poste dai Cittadini, e la cosa non va per niente bene!

Milano 22 Marzo 2019

Cordiali Saluti

"Stefano Vigo"

Stefano Vigo

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Buonasera a tutti. Stavo leggendo un interessante articolo sul Corriere Della Sera sull'iniziativa "Reiventing Cities", un recupero di aree o parti della città degradate, o dismesse che riguarderà: Piazzale...

Buonasera a tutti.

Stavo leggendo un interessante articolo sul Corriere Della Sera sull'iniziativa "Reiventing Cities", un recupero di aree o parti della città degradate, o dismesse che riguarderà: Piazzale Loreto; il nodo Bovisa; lo scalo Fs di Lambrate; l'ex macello e le palazzine liberty di Viale Molise, e Via Civitavecchia a Crescenzago.

Visto che si tratta di un progetto con finanziamenti Internazionali, promosso da C40, che prevede l'alienazione di siti dismessi e degradati da destinare a progetti di rigenerazione urbana, nel rispetto del principio di sostenibilità, mi domando per quale motivo non iniziare a ragionare su un ulteriore e nuova verisone di questo bando riguardante altre aree dismesse e degradate?

Mi sembra quindi evidente che l'area del Marchiondi in Via Noale-Mosca, sia un perfetto candidato ad un recupero funzionale per la zona Baggio e i suoi abitanti, visto che è abbandonata da ben 35 anni. Inoltre con il prolungamento della Metropolitna Linea 1, da Bisceglie al Quartiere Olmi, essa tra alcuni anni si troverà nei pressi delle future stazioni "Bagarotti-Gozzoli"; e del Capolinea al Quartiere Olmi, raggiungibile a piedi con la passerella su Via Sandro Pertini.

Mi domando se a livello politico (Palazzo Marino, e Municipio 7) qualcuno sta iniziando una riflessione del genere, individuando finalmente un percorso certo di recupero di quest'area dismessa e abbandonata da troppo tempo che merita sicuramente un riutilizzo sociale per la troppo dimenticata zona Baggio.

Milano 28 Luglio 2020

Cordiali Saluti

"Stefano Vigo"

Stefano Vigo

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Buonasera a tutti. Passando ieri in bicicletta sul ponte di Via Mosca, ho scattato una foto del Marchiondi che è sempre più cadente a pezzi. Qualche istante dopo mi sono accorto che all'interno del cortile tra...

Buonasera a tutti.

Passando ieri in bicicletta sul ponte di Via Mosca, ho scattato una foto del Marchiondi che è sempre più cadente a pezzi. Qualche istante dopo mi sono accorto che all'interno del cortile tra gli alberi c'erano persone che camminavano (abitanti abusivi? visitatori di un rudere? giornalisti? ufo?). In Via Mosca il muro di recinzione presenta varie aperture che consentono il libero accesso all'area da parte di chiunque.

Possibile che nessuno chiuda queste aperture?

Approposito una curiosità, osservando il muro sul lato dei campi si nota come sono sparite le recinzioni (che erano crollate e si vedono nelle vecchie foto). Sono state smontate dal Comune, oppure qualche "ignoto" ha provveduto a rivenderle come rottame metallico?

Resta un mistero il futuro di quest'area decadente, che tra qualche anno sarà praticamente in fianco al Capolinea della M1 al Quartiere Olmi, appena dopo il ponte ciclo-pedonale. Possibile che non si possa ristrutturare (anche con fondi U.E), e farla rivivere aprendone gli spazi agli abitanti dei quartieri Baggio e Olmi? Quali idee e proposte per un suo futuro? Come mai in campagna elettorale (pessima..), nessuno ha detto nulla?

Milano 25 Settembre 2021

Cordiali Saluti

"Stefano Vigo"

Allegati (1)

Vista del Marchiondi decadente dal ponte di via Mosca

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Allegato di Stefano Vigo modificato

Oliverio Gentile

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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano: EX MARCHIONDI. COMUNE DI MILANO E FONDAZIONE COLLEGIO DELLE UNIVERSITÀ MILANESI PER LA RIGENERAZIONE Milano, 13 maggio 2022 – L’ex Marchiondi si prepara a...

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

EX MARCHIONDI. COMUNE DI MILANO E FONDAZIONE COLLEGIO DELLE UNIVERSITÀ MILANESI PER LA RIGENERAZIONE

Milano, 13 maggio 2022 – L’ex Marchiondi si prepara a diventare una residenza universitaria con un intervento di riqualificazione finanziato con fondi del PNRR: sul progetto è stata approvata oggi dalla Giunta una delibera di indirizzo, frutto del lavoro congiunto del Comune, insieme alla Prefettura e alla Sovrintendenza per i Beni Culturali.

La proposta è della Fondazione Collegio delle Università Milanesi, che a febbraio ha presentato all’Amministrazione una manifestazione di interesse. Dal 2014 il complesso è inserito nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni immobiliari per la sua concessione in diritto di superficie, e proprio in questa forma la Fondazione ha chiesto di acquisirlo per 40 anni, insieme al parco di pertinenza, per realizzare una residenza universitaria denominata “Collegio di Merito”, con circa 168 posti alloggio, spazi formativi, culturali e ricreativi, anche aperti alla cittadinanza.

“Life from Art” il nome del progetto scelto dalla Fondazione: la struttura sarà infatti aperta in particolare a studenti e studentesse di facoltà legate alle arti, figurative, musicali e performative. Il piano, “Living to the next level. A multifaced art-life community project”, prevede la realizzazione di alloggi per universitari, ricercatori e giovani artisti impegnati in stage recuperando l’intero complesso con spazi per la ristorazione, caffetteria e cucina, sale dedicate alla musica, all’arte e anche alla sartoria, biblioteca, spazi di team work, laboratori, palestra. Servizi di formazione artistica, musicale e coreutica in coordinamento con il mondo del lavoro, borse di studio e concorsi a tema completano il programma.

Si tratta di un risanamento conservativo, che salvaguardia ‘l’architettura d’autore’ consolidando le strutture esistenti e completando anche il progetto originario con un edificio previsto e mai realizzato, mantenendo la funzione educativa per cui fu costruito. Il Piano Economico Finanziario è subordinato alla concessione dei fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca con risorse del PNRR: si tratta del V bando in attuazione della Legge 338/2000, con cui lo Stato può cofinanziare fino al 75% gli interventi per la realizzazione di alloggi e residenze universitari.

Stefano Vigo

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Buonasera a tutti. Segnalo che nell'ambito delle molteplici iniziative del Fuorisalone, l'Istituto Marchiondi sarà eccezionalmente aperto (su prenotazione on-line) al pubblico, nei giorni 20-21-22 Aprile,...

Stefano Vigo

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Buonasera a tutti. L'apertura del Marchiondi, ha fatto centro! Ci sono stati servizi televisivi con intervista all'archistar "De Lucchi"; parecchi articoli sui giornali (dove è stato definito la vera...