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Chiediamo gentilmente al Sindaco Sala ed alla Giunta di esaminare al più presto quanto già presente nel programma e convocare il Prof. Arena di Labsus per l'inizio dell'iter di lavoro per una delibera che sancisca questa grande opportunità per la cittadinanza attiva.
L'idea è ottima, ma non è certo nuova.
Ricordo bene quando molti anni fa tentai di adottare la mia via di Milano: serviva essere un comitato, un'associazione con questo, quello e l'altro requisito...
L'idea è ottima, ma non è certo nuova.
Ricordo bene quando molti anni fa tentai di adottare la mia via di Milano: serviva essere un comitato, un'associazione con questo, quello e l'altro requisito indispensabile... e già dal tono di voce dell'operatrice era chiaro che per il comune si trattava solo di farsi belli e vantarsi con iniziative mai pensate realmente per essere applicate.
La realtà è che l'amministrazione comunale ha sempre osteggiato queste attività, o perlomeno non è mai stata capace di metterle praticamente in atto.
Da una veloce ricerca su internet è spuntato ad esempio questo sito lanciato in pompa magna dal comune nel 2012 in vista di expo: https://milanificio.crowdmap.com/
Come si può apprezzare è l'ennesimo abbozzo promesso, promosso e mai partito.
E poi mi piacerebbe avere davvero l'elenco di tutti i siti aperti o registrati dal comune di Milano e mai utilizzati.
Quanto sono costati?
Quanto ci costano, visto che dal 2012 restano lì probabilmente in gestione da qualche "amico degli amici" che ci fa un bel po' di soldi senza far nulla?
Queste iniziative bisogna anche essere in grado di metterle in pratica, cosa che oggi si traduce come minimo nella gestione di un sito web di partecopazione che funzioni davvero.
Ovviamente esiste, c'è già, basterebbe sfruttarlo come risorsa invece che aprire millemila siti che non funzionano.
Ma evidentemente aprire siti inutili fa comodo a qualcuno...
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano: PARTECIPAZIONE. AL VIA LA SPERIMENTAZIONE PER LA GESTIONE CONDIVISA DEI BENI COMUNI
Lipparini e Rabaiotti: “Strumento innovativo, semplice e diretto per favorire...
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
PARTECIPAZIONE. AL VIA LA SPERIMENTAZIONE PER LA GESTIONE CONDIVISA DEI BENI COMUNI
Lipparini e Rabaiotti: “Strumento innovativo, semplice e diretto per favorire la collaborazione tra cittadini e Amministrazione”
Milano, 16 marzo 2018 – La Giunta comunale ha approvato le linee guida per dare il via a un accordo di collaborazione per la gestione condivisa dei beni comuni.
Si tratta di una sperimentazione che avrà la durata di 12 mesi e vedrà la collaborazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini attivi, volontari, gruppi informali (comitati e social street e altre forme di aggregazione spontanea di cittadini), associazioni legalmente riconosciute, istituzioni scolastiche, comitati di genitori, fondazioni e imprese promotrici del cosiddetto “volontariato aziendale” per la cura condivisa di alcuni immobili, spazi aperti e aree comuni.
Attraverso questa sperimentazione la Giunta intende promuovere la partecipazione della cittadinanza attiva al governo della città e al tempo stesso consolidare il rapporto tra Amministrazione e cittadini, volontari e gruppi informali per prendersi cura insieme di alcune aree, contrastando così il degrado e promuovendo l’inclusione sociale.
“Giunge a maturazione – dichiarano gli assessori Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data) e Gabriele Rabaiotti (Lavori pubblici) – un ampio percorso di discussione e approfondimento per portare a Milano uno strumento innovativo, più semplice e diretto, che consentirà ai cittadini di collaborare con l’Amministrazione nella realizzazione di progetti di gestione, manutenzione, miglioramento e attivazione dei beni comuni urbani: dalle aree verdi, a porzioni di terreno, dagli spazi a piccole installazioni per la pratica di sport. È un’opportunità per chiamare a raccolta e attivare tutte le energie civiche nel miglioramento della qualità della vita nei quartieri che si interfaccia in modo complementare con le risorse e il percorso del Bilancio Partecipativo. Con quest’ultimo realizzeremo le opere pubbliche richieste dai cittadini, con i patti di collaborazione le faremo vivere.”
La prima fase della sperimentazione si concentrerà su otto spazi cittadini individuati dall’Amministrazione. Cinque potranno essere utilizzati per iniziative temporanee: l’area di Piazza Tirana, l’area di largo A. Balestra, le aree verdi di via del Cardellino e di via Cesariano, l’Anfiteatro Martesana in largo Parco Martiri della Libertà Iracheni per iniziative di animazione a titolo gratuito e le aree pedonali di via Micene e via Abbiati, nel quartiere San Siro.
Tre invece saranno destinati a progetti di carattere continuativo: l’immobile confiscato alla mafia in via Espinasse 106, che dovrà essere destinato a finalità che siano coerenti con la legislazione in materia di utilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata; il campo bocce del parco Franca Rame nel quartiere Adriano e i locali a uso commerciale posti al piano terra dell’edificio ERP di via Giovanola 13/27 sfitti da lungo tempo.
In queste aree – sulla base delle proposte avanzate da parte di cittadini, associazioni e gruppi informali – si attiveranno collaborazioni di diverso tipo, dalla cura occasionale a quella costante e continuativa, dalla gestione condivisa sino ad arrivare, in un crescendo del rapporto di collaborazione, alla rigenerazione dell’area.
L’elenco potrà essere esteso ad altre aree verdi (aiuole, orti urbani, giardini condivisi), aree ludiche e sportive e immobili che necessitano di cura e manutenzione all’interno dei quali promuovere attività di formazione e di coesione sociale per la promozione dell’integrazione e azioni di valorizzazione culturale. Potranno essere selezionate anche aree individuate dai cittadini, purché rientrino fra le tipologie indicate.
L’esperienza della sperimentazione del “Patto di collaborazione” permetterà poi la stesura di una bozza di “Regolamento dei Beni Comuni” da presentare al Consiglio Comunale per la discussione e la successiva l’approvazione.
Sono già 104 i Comuni che hanno adottato un regolamento in materia. Pioniere il Comune di Bologna nel 2014, seguito da altri capoluoghi come Alessandria, Bari, Bergamo, Brescia, Brindisi, Caserta, Firenze, Genova, Grosseto, L’Aquila, Livorno, Parma, Pavia, Pescara, Pistoia, Pordenone, Ravenna, Reggio Calabria, Siena, Sondrio, Terni, Torino e Trento.
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CONSIGLIO COMUNALE . APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E LA CURA DEI BENI COMUNI Al via dopo una sperimentazione di 14 mesi che ha visto realizzare diversi...
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CONSIGLIO COMUNALE. APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E LA CURA DEI BENI COMUNI Al via dopo una sperimentazione di 14 mesi che ha visto realizzare diversi interventi in città su verde pubblico, riqualificazione e rigenerazione urbana
Milano, 20 maggio 2019 – Con 28 voti favorevoli e 7 astenuti il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento sulla disciplina della partecipazione dei cittadini attivi alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei Beni Comuni urbani. Dopo una sperimentazione durata 14 mesi i patti di collaborazione sono ufficialmente regolamentati e a disposizione di cittadini, associazioni, gruppi informali e comitati di quartiere che vogliano iniziare un percorso con il Comune di Milano per prendersi cura e riqualificare spazi pubblici, aree verdi, immobili in disuso o degrado. Diversi gli interventi già realizzati che hanno dimostrato l’efficacia di questo strumento:
- La riqualificazione di via Abbiati, nel cuore del quartiere di edilizia popolare di San Siro (Municipio 7), con installazione di dissuasori della sosta, arredo e attività di urbanismo tattico su proposta delle associazioni Mapping San Siro (Politecnico di Milano), TempoRiuso, Alfabeti Onlus e la collaborazione di Retake Milano, Laboratorio di quartiere S. Siro e Custodi sociali. - Il programma di rimozione periodica del vandalismo grafico nel terminal autolinee di Lampugnano, (Municipio 8), insieme al concessionario privato, l’associazione Retake Milano e la collaborazione di studenti Erasmus. - La creazione di una biblioteca di quartiere in un appartamento confiscato alla criminalità in viale Espinasse 106 (Municipio 8), al termine di un percorso partecipativo con l’associazione Circola e Ascolto Attivo, che ha iniziato da poco la sua attività. - Un accordo per la cura e la rigenerazione urbana del “Giardino delle Culture”, tra via Morosini e via Bezzecca (Municipio 4). - Il programma di cura e gestione delle aiuole e del verde in via Mompiani (Municipio 4), con cittadini attivi dei caseggiati Aler, Laboratorio di quartiere, Custodi sociali, associazione Labsus, Italia Nostra Milano e il sostegno del programma “La città intorno” di Fondazione Cariplo. - Gli interventi di urbanistica tattica nell’area di Porta Genova (Municipio 6) a cura della direzione Piano Quartieri e il progetto “Repubblica del Design” in Piazza Alfieri, nei pressi della stazione di Bovisa Fnm, promosso dal Politecnico di Milano Campus Bovisa (Municipio 9) con il contributo alla riqualificazione del quartiere di un’associazione di creativi attiva nella zona.
A questi si aggiungono altri 14 patti di collaborazione in fase di istruttoria avanzata e prossimi alla stipula dell’accordo e diverse altre proposte sono state già presentate all’Amministrazione Comunale. I cittadini interessati a proporre un patto di collaborazione con l’Amministrazione comunale possono scrivere alla casella partecipazione@comune.milano.it, rispondere agli avvisi periodici pubblicati sul sito del Comune di Milano nella sezione dedicata. L'Ufficio Partecipazione si occuperà di svolgere la procedura istruttoria con le direzioni competenti e gli eventuali soggetti terzi coinvolti e verificherà la possibilità di stipula del patto. Per i cittadini attivi è anche disponibile una copertura assicurativa per malattia, infortunio e responsabilità civile per danni causati a terzi a ai beni oggetto di patto di collaborazione.
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
PARTECIPAZIONE. CITTADINI E COMUNE UNITI PER MILANO, 40 PATTI NEI PRIMI SEI MESI
Assessore Lipparini: “Avviato un percorso culturale verso la condivisione...
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
PARTECIPAZIONE. CITTADINI E COMUNE UNITI PER MILANO, 40 PATTI NEI PRIMI SEI MESI
Assessore Lipparini: “Avviato un percorso culturale verso la condivisione dell’amministrazione della città”.
Milano, 6 novembre 2019 – “Facciamo un patto!”. Comune e milanesi se lo sono detto per molto tempo senza mai finalizzare il proposito. Poi, lo scorso maggio, con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale (con nessun voto contrario) del Regolamento sulla disciplina della partecipazione attiva alla cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani, lo strumento è stato individuato e chiamato “patto di collaborazione” Nei primi sei mesi di applicazione del Regolamento sono stati 40 i patti richiesti al Comune, metà dei quali sono già stati avviati con successo in tutti i municipi della città. Ciò è stato possibile grazie all’ampia collaborazione dei cosiddetti soggetti attivatori, dalle scuole alle associazioni, dai comitati di quartiere ai gruppi informali fino alle social street. Tra i principali impegni presi dai cittadini: prendersi cura e riqualificare gli spazi pubblici, le aree verdi, gli immobili in disuso o il degrado.
“Con lo strumento dei patti di collaborazione - afferma l’assessore alla Partecipazione e Cittadinanza attiva Lorenzo Lipparini - abbiamo dato il via ad un cambiamento, innanzitutto culturale, che ci porta verso l’amministrazione condivisa della nostra città con la partecipazione dei cittadini. La risposta non si è fatta attendere e sono sempre di più le realtà che scelgono di promuovere insieme al Comune progetti di rigenerazione urbana e di cura nei quartieri, a cui partecipano realtà consolidate ma, sempre di più, anche gruppi informali e singoli cittadini”
Le attività sono svolte dai cittadini senza alcun contributo da parte del Comune che ha come unico onere la copertura assicurativa per i partecipanti. A seconda dell’intervento proposto è facoltà del Comune agevolarne lo svolgimento attraverso la fornitura dei materiali necessari, come è avvenuto in occasione della ripulitura dei muri imbrattati. I patti di collaborazione hanno coinvolto molti luoghi della città, in particolare piazze e spazi verdi. Gli ultimi interventi effettuati hanno interessato via Spoleto - Venini (Municipio 2), via Reni (Municipio 2), piazzale della Cooperazione e via Abbiati (Municipio 7), piazzale Corvetto (Minicipio 4), via Espinasse (Municipio 8). A questi è da aggiungere il Cleaning Day lo scorso 28 settembre presso gli stabili di edilizia residenziale pubblica di via Nikolajevka.
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano: WELFARE. LA GIUNTA APPROVA IL REGOLAMENTO PER L’AMMINISTRAZIONE CONDIVISA Milano, 6 maggio 2023 - Con una delibera, la Giunta di Palazzo Marino ha approvato il...
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
WELFARE. LA GIUNTA APPROVA IL REGOLAMENTO PER L’AMMINISTRAZIONE CONDIVISA
Milano, 6 maggio 2023 - Con una delibera, la Giunta di Palazzo Marino ha approvato il regolamento che disciplina i rapporti tra il Comune di Milano e gli enti del Terzo settore, un altro tassello fondamentale per sviluppare il welfare territoriale di comunità attraverso gli strumenti dell’amministrazione condivisa. Il provvedimento verrà adesso proposto al Consiglio comunale per l’adozione del regolamento che sarà un utile punto di riferimento per tutti gli assessorati nelle relazioni con il privato sociale.
“Con questo nuovo dispositivo - dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé -, Milano si pone all’avanguardia delle città italiane che danno piena attuazione al principio dell’amministrazione condivisa, per mettere a sistema tutte le risorse presenti a livello locale nel costruire risposte efficaci e appropriate ai bisogni sociali. Si tratta del terzo e ultimo tassello, assieme al Regolamento contributi e al Regolamento degli immobili comunali per progetti economici, sociali, culturali, sportivi, educativi e formativi. Si completa così il quadro sistematico degli strumenti di cui il Comune si è dotato per dare piena attuazione al principio della sussidiarietà orizzontale ispirata ai principi della partecipazione, condivisione e co-responsabilizzazione di tutti gli attori disponibili a collaborare con la Pubblica Amministrazione per costruire risposte ai bisogni della cittadinanza. Voglio ringraziare il Forum del Terzo settore per il confronto e la collaborazione che hanno permesso di arrivare a questo importante risultato”.
Il Regolamento consente di sostenere l’attivazione di speciali forme di partenariato tra pubblico e privato sociale, in attuazione a quanto previsto dal Codice del Terzo settore, con un coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore nelle attività di co-programmazione e co-progettazione, nelle procedure di accreditamento e affidamento in convenzione a organismi di volontariato e associazioni di promozione sociale, nonché nei percorsi di valorizzazione dei beni pubblici per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. In questo modo, la funzione amministrativa che è in capo al Comune viene condivisa con gli enti partner che contribuiscono al raggiungimento delle finalità sociali perseguite dall’Amministrazione, come previsto dall’articolo 6 del nuovo codice dei contratti pubblici.
Gli stessi enti del Terzo settore potranno formalizzare alle direzioni del Comune di Milano competenti per materia proposte motivate per attivare procedure partecipate, con obbligo di risposta da parte dell’Amministrazione.
Il Regolamento disciplina anche gli aspetti economici, normando le forme di contribuzione pubblica sulla base delle diverse forme di collaborazione con il privato sociale. Una sezione specifica riguarda, inoltre, la possibilità di mettere a disposizione immobili pubblici per la realizzazione dei progetti sociali.