I palazzi in costruzione nei cortili: il caso di via Maiocchi
Un altro regalo ai cittadini milanesi nei vent'anni di centro destra e' il non aver fatto nulla per contrastare le operazioni immobiliari incentrate sull'acquisto di capannoni e autorimesse all'interno dei cortili per la loro trasformazione in palazzi di molti piani.
Questa pratica immobiliare, formalmente nella maggior parte degli interventi, corretta sotto il profilo delle norme regolamentari edilizie, ha comunque generato malumori e scontento fra i residenti che in molti casi si son visti chiudere la vista da costruzioni distanti solo 10 metri dalle loro finestre.
La destra che ha steso il nuovo PGT non ha neppure utilizzato questo strumento per ovviare al problema, limitandosi ad imporre una generica altezza inferiore alla meta' di quella dell'edificio piu' alto prospiciente il cortile.
Va ' detto bel chiaro ai cittadini che moltissime osservazioni fatte dal centro-sinistra al PGT sono state appunto fatte per evitare che sorgessero nuovi edifici nei cortili sulle "ceneri" di un capannone monopiano (personalmente ho inoltrato numerose osservazioni al PGT in merito).
Va' detto bel chiaro ai cittadini milanesi che TUTTE le osservazioni di cui sopra sono TUTTE state rigettate dalla giunta di destra che ci ha appena lasciato.
Adesso ci troviamo a dover tentare di risolvere il problema pratico di fabbricati in costruzione, contestati dai cittadini con ricorsi al Tar.
Il caso di Via Maiocchi 13 e' un esempio.
Ne parliamo martedi 20 settembre nella commissione urbanistica convocata alle 18.30 in via Sansovino.
Gabriele Mariani,
consigliere PD Zona 3, presidente delle commissioni Urbanistica e Territorio