Chiuso il giardino pubblico Firenze in Zona 8

Sarebbe interessante sapere che tipo di materiali tossici e in che parte sono stati ritrovati, visto che noi ci portiamo bimbi a giocare e i cani a razzolare.

Chi vive da 40 anni davanti al giardino Firenze, ricorda che fino alla fine degli anni 90, ci sono state delle gattaie, con una decina di nicchie x i gatti, che avevano come tettuccio, alcune si' altre no, quel classico eternit ondulato, detto anche onduline. Quando Milano si e' riempita di cinesi, questi hanno fatto incetta di gatti e man mano le nicchie sono state distrutte. E' probabile che nel terreno del giardino, siano finiti dei pezzetti di onduline, della cui pericolasita' e' tutta da dimostrare, perche' chi scrive ha ancora memoria di ragazzi e ragazze, compresi i propri figli che sono vivi e vegeti e sono quarantenni. Di questo giardino vorrebbero continuare ad usufruire i figli di questi quarantenni, e percio' ci si auspica che le analisi siano fatte con celerita'.

Oggi sono stati tolti i lucchetti e il giardino è stato ridato ai bambini della zona. Però non abbiamo letto nessun cartello che ci dica che le indagini effettuate sono tutte ok e che non ci sono rischi x i nostri bimbi. Nessuna firma x la chiusura, nessuna firma x l'apertura. Quindi nessuna assunzione di responsabilità. Io incomincio a chiedermi, ma il vento a Milano è cambiato davvero?

anche io oggi sono passato di lì e l'ho visto chiuso.

Mi sembra assolutamente incomprensibile che non se ne parli.

La gente continua a entrare e presto penso che verranno sfondate le barriere.

Che senso ha questa passività?

Si rischia di trasformare un luogo piacevole in un angolo degradato.

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/14/news/i_test_condannano_il_parco_tolentino_l_area_inquinata_serve_la_bonifica-35075897/

IL CASO

I test condannano il parco Tolentino
"L'area è inquinata, serve la bonifica"

Nei giardini in zona Mac Mahon scoperto amianto e altri rifiuti pericolosi da analizzare
Il Comune promette interventi veloci. I residenti: "L’area recintata ormai è abbandonata"
di FRANCO VANNI

Serve una bonifica seria e profonda. È il primo verdetto dei tecnici del Comune, che hanno prelevato campioni di terreno al parco Tolentino in zona Mac Mahon. L'area è recintata e inagibile dallo scorso ottobre, dopo che alcuni cittadini segnalarono la presenza di «rifiuti anomali». Le indagini di Asl e Arpa indicarono che si trattava di amianto e per questo i giardini furono chiusi. Lo scorso mese, la speranza di potere riaprire: i tecnici di Palazzo Marino rassicurarono i residenti che chiedono la riapertura del parco sulla possibilità di togliere i sigilli, «dopo una bonifica superficiale». E fu fissata una data di massima per la restituzione del giardino: fine aprile. Ma la scadenza è passata e i tempi potrebbero allungarsi.

Le ruspe dell'azienda incaricata dal Comune di prelevare nuovi campioni di terreno sono entrate in azione venerdì scorso. Hanno scavato in cinque diversi punti del prato. Fra dieci giorni si conosceranno gli esiti dell'analisi, ma dai primi rilievi sembra non ci sia da essere ottimisti. «I rifiuti ci sono, non si sa ancora di quale tipologia e in quale quantità, ma la bonifica è necessaria», dice un tecnico. Nella migliore delle ipotesi  quella di un inquinamento non troppo profondo e non nocivo  ci vorrà un mese. Ma il timore è che i lavori saranno invece lunghi e impegnativi. Un residente che ha assistito agli scavi parla di «pezzi di muro e sacchi di plastica riportati alla luce dalle ruspe».

L'assessore all’ambiente, Pierfrancesco Maran, sta preparando una lettera agli abitanti della zona per aggiornarli sugli sviluppi delle analisi. «Stiamo facendo tutto il possibile per restituire il parco al quartiere, in totale sicurezza e nel più breve tempo possibile», dice Maran. Ma i residenti, riuniti in comitato, mettono fretta. Per chiederne la «riapertura immediata» hanno raccolto 1.200 firme. Isabella Maffettini, portavoce della protesta, attacca: «Se non sarà riaperto il parco, sceglieremo la disobbedienza civile. Fra noi c'è chi è pronto ad abbattere le transenne». In molti, ignorando il divieto, già oggi si introducono nelle recinzioni per portare al parco il cane. Intanto il comitato, tramite Facebook, denuncia: «Il parco è stato abbandonato, c’è sporcizia ovunque, di notte si introducono disperati e senzatetto. Non ne possiamo più».

(14 maggio 2012)

Allego articolo pubblicato il 15.06.2012 su IL GIORNO, pagine di Milano.

Intervista di Giambattista Attanasio a Paolo Limonta (Responsabile dell'Ufficio Relazioni con la città per il Comune di Milano) sulla riapertura dei giardini di Via Tolentino.

Salvina,
per i giardini di via Concilio, avvia una discussione dedicata (localizzandola sulla mappa), con i contenuti di questo tuo post (magari corredato di foto).

Oliverio

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

VERDE. RIAPRE IL PARCO TOLENTINO

Milano, 10 ottobre 2012 – Riapre da oggi al pubblico il Giardino Firenze, realizzato nel 1983, meglio conosciuto come Parco di via Tolentino. Il giardino, a pochi passi da Piazza Caneva, era da tempo chiuso per le operazioni di scavo e bonifica da rifiuti contenenti amianto. 

Resta ancora interdetta al pubblico solo l’area del cantiere che occupa il lato perimetrale del parco. Qui i tecnici del Comune stanno terminando la posa della nuova terra di coltivo e la semina dell’erba, dopodiché l’intero giardino sarà di nuovo disponibile.

Il Giardino Firenze, che si estende per circa 9600 mq e ospita un’area cani di circa 2500 mq, si trova in una zona tranquilla e riparata dai rumori del traffico all’angolo tra via Tolentino e via Caracciolo. Il parco, normalmente, non è recintato e ospita svariate tipologie di alberi tra cui pini, pioppi, robinie, tigli e sambuchi che rendono quest’area verde un patrimonio per la città e gli abitanti del quartiere.