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10 mesi fa
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Come mi capita fare dopo ogni nubifragio che si abbatte su Milano, la mattina dopo la tempesta che ha divelto e distrutto centinaia di alberi interrompendo intere linee di trasporto pubblico tranviario, ho fatto una perlustrazione della zona in bici arrivando fino in via Mac Mahon per verificare anche la situazione del tratto fra la circonvallazione e piazza Diocleziano.
Le foto che vedete parlano da sole: la linea tranviaria 12 funziona regolarmente, nemmeno un albero è caduto.
Eppure via Mac Mahon è relativamente stretta, delimitata lateralmente da una cortina di edifici residenziali che, in caso di vento e tempesta, accentuano l'effetto canyon moltiplicando la forza d'urto dell'evento meteo. Inoltre gran parte degli olmi qui presenti hanno oltre mezzo secolo di vita. E appena sette anni fa vennero sostituiti i binari del tram, attorno ai quali erano aggrovigliate diverse radici di questi alberi. Eppure, nessun danno. Perchè?
La spiegazione è semplice e riguarda una procedura seguita per la prima volta proprio qui, quando vennero sostituiti i binari del tram, e che secondo me deve diventare uno standard operativo ovunque.
Milano come ogni città è un continuo cantiere: lavori edili, rifacimento strade, infrastrutture sotterranee, manutenzione dei servizi, ecc. Questi interventi, quando avvengono in aree caratterizzate dalla presenza di alberi, possono avere un impatto più o meno forte sull'apparato radicale sotterraneo delle piante. Ma al momento non te ne accorgi. Rischi di scoprirlo quando è troppo tardi, cioè quando la pianta cade.
Quindi? Siccome gli eventi meteorologici estremi continueranno per i prossimi anni, così come continueranno lavori e cantieri ovunque in città, conviene prendere esempio dall'esperienza fatta in via Mac Mahon: "prevenire è meglio che riparare". Dopo avere rimosso e sostituito i binari del tram, tutte le alberature di via Mac Mahon vennero sottoposte a "pulling test": test di trazione che simulavano una spinta del vento a oltre 100 km orari, per verificare la tenuta dell'apparato radicale della singola pianta.
Io credo che questi test di trazione debbano essere obbligatoriamente previsti, d'ora in avanti, a conclusione di ogni intervento realizzato su strade e piazze dove sono presenti filari alberati.


avatar Giulio Beltrami 10 mesi fa
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