La sosta "tollerata"? Tolleriamola, ma fino a un certo punto.

Egregio sig. Roberto,

sulla decisione di questa Giunta di non fare il parcheggio di piazzale e lavater possiamo avere idee differenti, tuttavia la invito a riflettere sul fatto che quel parcheggio prevedeva una parte sostanziale di posti auto a rotazione. I posti a rotazione, ovvero i posti auto per chi viene da fuori sono una cosa demenziale se localizzati in luoghi della città già ottimamente serviti dal mezzo pubblico. Un lombardo, ad esempio un residente a Varese, potrebbe decidere di salire sul treno a Varese e, utilizzando il passante ferroviario, scendere direttamente a porta Venezia per fare shopping. Aver eliminato quel parcheggio, quel tipo di parcheggio, e' stata una scelta corretta. Più disponibilità alla sosta a rotazione concedo più auto si sposteranno alla ricerca della sosta. La percezione della disponibilità di sosta genera nuova domanda e via così. In una città come Milano questa e' una politica della mobilità totalmente sbagliata. E' anche per questo motivo che condivido la scelta fatta. Altra cosa e' la sosta interrata per residenti. Qui si apre un capitolo totalmente diverso. Si possono riqualificare le vie secondarie, togliere dei doppi sensi di circolazione e recuperare sosta a raso, si possono prevedere parcheggi interrati sotto le strade (via Ozanam e' un esempio) si possono prevedere parcheggi meccanizzati. Ci vuole intelligenza e sapere in luogo di pigrizia mentale e pregiudizio. La saluto cordialmente e Le rinnovo l'invito che faccio a tutti i frequentatori di questo sito, venga in consiglio di zona, assista e partecipi alle riunioni delle Commissioni urbanistica e territorio, porti il suo contributo. Generalmente le due commissioni si riuniscono il martedì dalle 18 in poi. Ordine del giorno e contenuti li può trovare anche sulla sezione del sito www.comune.milano.it dedicata alla zona 3.

Gabriele Mariani

Egr . sig. Roberto Credo che Lei abbia ampiamente equivocato la mia risposta. Ciò che volevo dire e' che qualcosa si deve fare, le cose non possono stare così come stanno e quando parlo di pigrizia mentale e pregiudizio mi riferisco a coloro che dicono sempre no a tutto, no al parcheggio, no ai dissuasori alla sosta ecc. Mi spiace se Lei ha equivocato ma credo che una lettura attenta della mia lettera la convincerà di quanto ho scritto. Cordiali Saluti

Entrando nelmerito e dimenticando solo per un attimo la inequivocabile cafonaggine degli insulti personali che la risposta contiene posso dire che a me sembra una idiozia di proporzioni bibliche?

Dunque il concetto sembra essere: non mettiamo parcheggi a rotazione per non dare l'idea alla gente che si possa parcheggiare e di conseguenza non farla venire a Milano, mah...

Innanzitutto la alternativa, se questo fosse vero, non è non fare parcheggi, l'alternativa è al massimo farli solo per residenti.  Le centinaia di macchine che ci sono qui sui marciapiedi tutte le sere sono dei residenti e sarebbe ora di piantarla di tollerarle.

Basta comunque andare all'estero in città gestite da gente civile per vedere che l'approccio è di solito esattamente opposto, saremo furbi solo noi?

roberto dadda

Egregio ing Mariani,

sono d'accordo con Lei quasi su tutto questa volta.

Aboliamo la sosta "tollerata", quella dei non residenti che parcheggiano entro le righe gialle, quella dei SUV che parcheggiano sulle aiole spartitraffico, quella delle persone incivili che occupano i posteggi riservati ai portatori di handicap e aggiungo, anche quella DEI CAMPER che sostano ormai dovunque a Milano occupando ben piu spazio dei suv  e che soprattutto sostano per lunghi periodi o, cosa ancora più preoccupante,  ospitano nomadi che vi alloggiano stabilmente per cui  non hanno alcuna intenzione di rimuoverli.

A tale proposito Le segnalo che anche in Piazza Ascoli sostano da tempo un furgone e un camper, evidentemente dimora di qualcuno, e ci troviamo di fronte ad una scuola media dove quotidianamente transitano ragazzini di 11/12 anni spesso soli.

La precedente giunta si è dimostrata assolutamente inefficiente e incapace di gestire i problemi parcheggi, sosta, sicurezza, ma la giunta attuale farà la stessa fine se non vigilerà sull'efficienza della Polizia Municipale e se continuerà a prendere in considerazione progetti di box sotterranei presentati dalle medesime imprese che già hanno dimostrato scarsa professionalità e affidabilità e in aree inidonee.

Siano esclusi da ogno possibile gara chi non offre adeguate garanzie e diamo spazio, se mai, a quelle imprese che hanno dimostrato di saper portare a termine in tempi ragionevoli i cantieri con PERIZIA e PROFESSIONALITA, e soprattutto prendiamo in considerazione solo i progetti che riguardano aree urbane dove vi sia LO SPAZIO UTILE per scavare SENZA INTACCARE LE FONDAMENTA DEI PALAZZI circostanti. La vicenda di via AMPERE non fa certo onore a Milano e nessuno di noi, nemmeno Lei credo, vorrebbe ritrovarsi nei panni degli sfortunati che abitano in quella via. Che forse in questi casi i comitati "contro" non avevano ragione di esistere?

E evidente quanto piccola sia Piazza Bernini, così come ple Lavater, rispetto alle dimensioni di Ple Dateo o pzza Risorgimento, per citare due cantieri andati a buon fine.

E' vero; il bene comune è bene di tutti e va perseguito, ma non con mezzi che vadano a discapito del bene dei singoli, soprattutto se si tratta di un BENE PRIMARIO come quello  della SICUREZZA.

DITTE SERIE, quindi, progetti in AREE IDONEE, EFFICIENZA della Polizia Municipale; questi sono gli argomenti sui quali si può instaurare un dialogo sereno tra amministratori e cittadini. Forse se sussistessero questi presupposti andrebbero a sparire i comitati "contro" e ci troveremmo tutti d'accordo nel perseguire ciò che è meglio per la nostra Milano, IL BENE COMUNE che è e deve essere il bene di TUTTI e non quello di pochi: arroganti automobilisti che siano o  speculatori edilizi.

Monica Gasparetto

In via Mascagni però si è scavato solo per UN PIANO, forse due, perchè il garage si sviluppa in lunghezza non in profondità.....!

E' esattamente questo il problema, le sette auto su dieci dei milanesi (e degli italiani in generale, visto che a Roma sono anche di più). Un dato che non tutti conoscono e che bisogna continuamente tirare fuori per ricordarlo a tutti.

Abbiamo il doppio delle macchine per persona rispetto a Parigi e con un terzo del loro spazio. E' inevitabile che sarà sempre così e andrà sempre peggio, è inutile continuare a fare parcheggi su parcheggi su parcheggi. La situazione non migliorerà così. La situazione migliorerà soltanto quando gli italiani capiranno che la macchina non è un diritto così come non lo è avere un posto sotto casa.

E l'unico modo per farlo è quello di rendere insopportabile l'uso della macchina a Milano, iniziare a fare multe e iniziare ad obbligare, pian piano, le persone a rinunciare alla seconda e alla terza macchina. In una città come Milano, poi, così ben servita dai mezzi, è davvero impensabile credere che sia indispensabile avere più macchine per famiglia.

Egr.sig.Enrico Certo che l'auto e' indispensabile. Ma le chiedo se e' sempre indispensabile, lo e' come ovunque in Europa, non di più. Forse che all'estero non lavorano? Se lo spazio pubblico non fosse gratuito crede vi sarebbero in giro così tanti Suv? Io credo occorra gradualmente disincentivarme l'uso fin dove ciò sia possibile. Quando vedo una corsia preferenziale non protetta invasa da auto private in circolazione (viale Tunisia o via pergolesi ad esempio) mi faccio delle domande e penso alla limitazione della libertà di movimento collettiva generata dall'abuso della mobilita privata. Non trova che queste considerazioni meritino qualche riflessione? Cordiali Saluti

e io invece sono preoccupato di chi ancora non ha capito che i 'fatti propri' non ce li possiamo più permettere tutti, come società. il diritto di usare l'auto spesso e volentieri nasconde una miriade di quotidiane e corrive comodità e pigrizie ben lontane dall'essere vere necessità, come indicate nel post precedente. oppure si vuole credere che le centinaia di migliaia di auto che entrano a milano o che si muovono da quartiere a quartiere siano solo di corrieri, trasporto merci, assistenza...? può essere, certo, come al mattino, verso le 8 8:30, nelle zone limitrofe a scuole ci si imbecca in improvvisi picchi di mezzi di trasporto, di bambini però - e adesso sicuramente qualcuno a rispondere piccato che casa sua non è servita ecc.. .

paolo

Il malcostume di parcheggiare nei terrapieni alberati (inerbiti fino ai primi anni '70) è diffuso in centinaia di strade della zona e della città e danneggia gravemente le piante, oltre a privare di una superficie che dovrebbe essere verde (ed è conteggiata come tale dal Comune!).

Si è iniziato a fare degli interventi di sistemazione in qualche caso, come viale Pisa (ma è un successo che è arrivato dopo anni di mio costate interessamento, si veda l'intervento a http://gen2007-mag2011.partecipami.it/?q=node/11382&single=1 dove si trovano molti riferimenti e documentazione inerente, e che ha visto la fase finale e la realizzazione concreta e visibile conclusa con quest'Amministrazione) e pochi altri.

Bisognerebbe almeno continuare sulla scia di quello che con molta timidezza si è iniziato a fare, perché anche sistemandone dieci all'anno in tutta Milano (e con le risorse disponibili già questo è improbabile) ci vorranno forse almeno vent'anni per completare l'opera. Perciò se si vuole cambiare la città rendendola civile e vivibile sotto quest'aspetto in tempi ragionevoli e umani (qualche decina d’anni) bisogna proseguire d'ora in poi senza fermarsi!

In alcuni casi, se la fascia alberata si trova su uno spartitraffico centrale, o è comunque sia accessibile direttamente dalla carreggiata, è anche possibile, volendo, recuperare tale spazio per la sosta regolare, installando una pavimentazione permeabile e adeguate protezioni per gli alberi (come ben fatto per esempio circa dieci anni fa in via Pisanello). Ma quando la fascia alberata si trova tra il marciapiede e la fila di auto in sosta regolare non si può in nessun modo destinare a parcheggio — come invece fu fatto in maniera contraria alle norme del Codice della Strada alla fine degli anni 2000 per esempio in via Gulli, in via Morgantini, in via Sacco e prima ancora in via Pagano (tratto da via Giotto a via del Burchiello) e via Buonarroti (tratto da piazza Piemonte a piazza Buonarroti) — perché per accedervi gli autoveicoli devono, dai passi carrabili, percorrere il marciapiede, con i pericoli e i disagi che sono stati qui descritti.

Andrea Giorcelli

Consigliere della zona (capogruppo Verdi - Ecologisti)