Primarie: la sconfitta del Partito Defunto

Primarie: disfatta del Pd

Milano - Ieri, 14 novembre, ha avuto luogo una consultazione democratica per l’individuazione della vittima sacrificale da contrapporre alla ricandidatura del sindaco Moratti nella corsa alle amministrative di Milano che si svolgeranno nella prossima primavera. Il partito di maggioranza all'interno della coalizione di sinistra, Partito Defunto, per due mesi ha sostenuto con vigore la candidatura di Stefano Boeri - archistar già consulente del Comune di Milano -. Si sono impegnati nella campagna elettorale del candidato di cui sopra decine di quadri del partito locale e non ultimo il segretario nazionale, Pierluigi Bersani, che ha anche registrato un video in cui parlava della bontà del progetto politico per il rilancio, a dir suo, della decadente Milano.

Ieri in tarda serata, è stato decretato il candidato alla poltrona di sindaco della città: udite udite, Giuliano Pisapia!

Considerando che l’Italia dei Valori non ha mai espresso pubblicamente il sostegno a nessun candidato in particolare e che l’avvocato "rifondaiolo", GP, ha avuto un buon margine in più nei voti espressi a favore del candidato unico del Pd, mi domando con quale coraggio i leader del Pd possano proporsi al Paese come alternativa seria di governo? Considerando il gesto dei dirigenti milanesi di rassegnare le proprie dimissioni e alla luce del fatto che Bersani non riesca nemmeno a pilotare delle elezioni interne al suo partito non sarebbe opportuno che si dimettesse dalla segreteria del PD?

Per la mancanza di contenuti politici che si vorrebbero proporre alla Nazione - oltre all’ormai desueto antiberlusconismo -, per la scarsa credibilità e per il bene dell’Italia che ha più volte scelto di andare avanti con il buon governo Berlusconi, apprezzando la continuità all’alternanza, forse sarebbe meglio di no!