Inquinamento da "campagna elettorale"
Un candidato alle primarie di Milano ha scelto un furgone che viaggiava pigramente e di continuo in città per farsi campagna elettorale.
L'ingombrante mezzo con il sovrastante cartellone pubblicitario che riporta nome, slogan ect, circolava nei giorni scorsi nella congestionata piazza S. Babila.
Considerazioni: il veicolo girava a vuoto, inquinava e appesantiva il già affollato traffico metropolitano, per parcheggiare prendeva più posti, in sostanza incideva negativamente sul sistema mobilità.
Per combattere i pesanti impatti dell'inquinamento urbano si chiedono sacrifici e restrizioni alla collettività poi ecco ricomparire questi mezzi (inaugurati anni fa da un politico dell'altra sponda con addirittura dei pullman, già allora criticati e stroncati dai cittadini).
Personalmente ho reclamato con un addetto che presidiava un gazebo lì nei paraggi ed ora scrivo tutto il mio disappunto.
Chissà se all'estero predicano bene e razzolano giusto nel modo contrario.
Qui appare che fatti ed esperienze precedenti sono ignorati, coerenza ed esempio - sono tabù, tutela della salute pubblica e protezione dell'ambiente - è roba da vendere?
Cordialmente.
Maria Lucia Caspani