13 anni fa
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Una notizia che avrei preferito non leggere e che mi riepe di tristezza, ma forse il Comune di Milano può fare qualcosa perchè non si chiuda questa attività con la ricerca di una sponsorizzazione?

Da IL GIORNO web di oggi:

L'ultimo vetturino dice addio al cavallo
Michele Maggi: "Io, vittima della crisi"

Michele Maggi faceva rivivere alla gente la magia di un tempo che fu attraverso le suggestioni del Bosco in città e del Parco di Trenno

Michele Maggi, l'ultimo vetturino di Milano

Michele Maggi, l'ultimo vetturino di Milano

 

Milano, 11 dicembre 2011 - Anche i “brumistinon resistono alla crisi e le carrozze vanno in soffitta. Sta chiudendo l’attività l’ultimo cocchiere di Milano, Michele Maggi, che faceva rivivere alla gente la magia di un tempo che fu attraverso le suggestioni del Bosco in città e del Parco di Trenno. Tempo che fu e che non sarà più. «Gli imprenditori bravi non chiedono niente a nessuno, ma non ce la fanno - si lamenta - così ho detto addio ai cavalli».

È una storia da raccontare quella della prima carrozza tornata in servizio a Milano dopo l’ultima guerra mondiale. Nel 1997 Maggi decide di seguire una vecchia passione e di aprire una ditta individuale con licenza di cocchiere. Acquista un Break Vagonette di fine ‘800 e due cavalli: Otto, un percheron, e Olmo, un freiberger.

Le prime gite in carrozza si svolgono nel Parco del Ticino. Da inizio 2010 Maggi ottiene il permesso di entrare nei due polmoni verdi adiacenti all’area Expo. Apre anche un sito (www.carrozza.it) e due anni fa porta la carrozza per le vie del centro travestito da Babbo Natale, per allietare i milanesi in una giornata grigia e nevosa e farsi un po’ di promozione. Perché questa «è una attività che richiede di crederci – dice con orgoglio - devi trovare il tempo per addestrare i cavalli in prima persona tutti i giorni, anche a Natale e Ferragosto. E ci sono i costi di mantenimento e di assicurazione».

Negli ultimi anni Michele aveva ottenuto un’assunzione part-time in un’azienda elettronica che produce sistemi Gps per furgoni. Un sostegno in più per mandare avanti l’attività equestre. L’utenza è però calata con la crisi.

«I miei viaggiatori sono sempre stati quelli della fascia media - osserva – non straricchi né poverissimi. Ora il ceto medio risparmia sulle piccole cose». Una visita guidata di un’ora costava 100 euro che per una famiglia o gruppi di 4 persone diventavano 25 a testa. A peggiorare la situazione ha contribuito la crisi dell’azienda. «Sono stato messo in cassa integrazione e non sono più riuscito a stare dietro a tutto».

La settimana prossima chiuderà l’attività. L’assicurazione è stata disdetta, Olmo è stato ceduto alla compagnia teatrale per bambini Pane e Mate. Che aveva partecipato in origine all’acquisto del baio portanto Olmo in uno spettacolo itinerante lungo il cammino di Santiago. Sui giornali ci sono già gli annunci per Otto. «Almeno a loro cerco di garantire un futuro dignitoso. Non ho mai preso un euro da nessuno ma agli imprenditori onesti che pagano le tasse nulla viene regalato». Redini e frustino al chiodo o qualche privato o istituzione tenterà di salvare l’ultimo brumista di Milano?

di Luca Salvi

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