Ciao, Giorgio Bocca

L'antiberlusconista totale per DNA, per rigore morale e onestà intellettuale, per amore della res publica e della δῆμοςκράτος (democrazia)

Onore al Partigiano, al Giornalista, all'Uomo, al Piemontese, all'Italiano, al Milanese d'adozione.

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

GIORGIO BOCCA. VICESINDACO: “LA SUA SCOMPARSA LASCIA UN GRANDE VUOTO ANCHE PER NOI AMMINISTRATORI”
Guida: “Ci aiutava a non perdere l’orientamento per una politica giusta e attenta al bene comune”.

Milano, 26 dicembre 2011 – “La scomparsa di Giorgio Bocca lascia un vuoto grande, anche per noi amministratori chiamati dai cittadini a governare la città. Senza di lui sentiamo di aver perso una guida, che con le sue lucide analisi ci aiutava a non perdere l’orientamento per perseguire una politica giusta e attenta al bene comune”. Così la vicesindaco Maria Grazia Guida ha ricordato Giorgio Bocca morto ieri a Milano. 

“È stato un uomo coraggioso e coerente – ha continuato la vicesindaco - con le proprie convinzioni radicate nei valori della libertà, della giustizia e dell’amore per il proprio paese. Un uomo che non voleva privilegi e ne denunciava gli abusi senza mezze misure, con grande fermezza e rettitudine. Un grande giornalista, comunicatore e scrittore di cui il paese e la nostra città sentirà la mancanza. Sono vicina nel dolore a tutti coloro che gli hanno voluto bene – ha concluso Maria Grazia Guida - e in particolare a Silvia”.

“Di Giorgio Bocca ricordo bene, nella seconda metà degli anni ‘80, l'attenzione che dedicò ad un gruppo di giovani ricercatori di Architettura, di cui facevo parte, che denunciò un legame non trasparente tra interessi municipali e immobiliari; episodi che avrebbero poi trovato piena spiegazione con lo scandalo di Tangentopoli, che nei suoi articoli lui aveva anticipato e svelato”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Cultura Stefano Boeri. “Negli ultimi anni – ha continuato Boeri - Bocca ha incarnato un inattaccabile pessimismo della ragione sui destini di Milano e del nostre Paese, così difficile da accettare per chi si sforzava di cambiare le cose, eppure così legittimo e crudele e, in fin dei conti, salutare per una sinistra troppo spesso ideologica e fumosa. La nuova Milano piange oggi la scomparsa di uno dei suoi interpreti migliori”. 

Domani, alle ore 11, presso la Basilica di San Vittore, in via San Vittore 25, la vicesindaco Maria Grazia Guida e l’assessore Boeri partecipano ai funerali.

"Per denigrarlo si è arrivati a dire: “prima fascista poi antifascista”, come se un giovane cresciuto nel fascismo, e che poco più che ventenne rompe con l’unica ideologia che impregna l’orizzonte, e sceglie la montagna e il rischio della vita dalla parte della libertà, sia testimonianza di ambiguità anziché di radicalità e coerenza nelle supreme decisioni morali. La verità è che Giorgio Bocca è sempre stato detestato dai più, quelli che hanno accesso ai media, intendiamo, quelli corrivi con l’establishment, la gente di potere e d’ipocrisia che sempre più saldamente sta soffocando l’Italia. Le anime vili, le anime della “morta gora”, che si vanno moltiplicando tra tanti suoi “colleghi” che invecchiano malamente, e che ora gli concederanno qualche riconoscimento “peloso” solo perché la sua voce che non si piega e la sua critica senza compromessi non potranno risuonare più".

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/26/179988/179988/

«Su di lui si leggono cose ingiuste, è nato nel '20, suo padre era una persona insicura, mentre la madre era "innamorata" di Mussolini, Cuneo poi era una città fascista... Come avrebbe potuto non crescere fascista? Ma rinfacciargli per tutta la vita, dopo le scelte molto dure che ha fatto, quello che scrisse a 17-18 anni...» (Gian Antonio Stella, non Renato Curcio)

"Mi dà fastidio che da novello eroe partigiano abbia ucciso, violando le convenzioni di Ginevra che vieta di toccare i prigionieri di guerra, 5 suo ex-camerati" (Roberto Michele Mazzilli, al quale sarei grato volesse citare la fonte)

Da indimedia http://lombardia.indymedia.org/node/43037

E' morto Giorgio Bocca, fascista-razzista, e partigiano, seppe riciclarsi. Firmò la condanna a morte di 5 prigionieri della RSI

da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Bocca

La gioventù [modifica]

I suoi genitori erano insegnanti. Studiò alla facoltà di Giurisprudenza a Torino; si iscrisse al Gruppo Universitario Fascista (Guf), in cui divenne piuttosto noto a livello provinciale, anche per i suoi risultati nelle competizioni sciistiche, per cui ricevette la medaglia d'oro nel 1940 a Roma da Benito Mussolini ^[3]. Allo scoppio della guerra, ormai ventenne, venne chiamato alle armi come allievo ufficiale nel Regio Esercito nel corpo degli Alpini. Nel giugno del 1940 partecipò alla Battaglia delle Alpi Occidentali insieme allo scrittore Mario Rigoni Stern, all'alpinista e maestro di sci Gigi Panei e alla guida alpina Renato Chabod. Il 4 agosto 1942 firmò un articolo sul settimanale "La Provincia Grande" nel quale imputava il disastro della guerra alla "congiura ebraica"^[4]. Sotto le armi strinse amicizia con Benedetto Dalmastro, in contatto con Duccio Galimberti; insieme a queste due figure, fonderà dopo l'armistizio le formazioni partigiane di Giustizia e Libertà.

da blogsfere http://internetepolitica.blogosfere.it/2011/12/giorgio-bocca-oltre-il-14-agosto-1942-tutte-le-contraddizioni-da-napoli-a-berlusconi.html

da informare per resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/12/27/giorgio-bocca-dall%E2%80%99adesione-al-fascismo-a-giustizia-e-liberta-nel-web-si-scatenano-da-destra-e-da-sinistra-i-sostenitori-della-coerenza-vuoi-mettere-berlusconi-sempre-coerente/#axzz1hrHg0CdV

da affari italiani http://affaritaliani.libero.it/mediatech/giorgio-bocca-partigiano-e-fascista261211.html?refresh_ce#Scene_1

Giorgio Bocca, partigiano e fascista: nel '42 parlava di "congiura ebraica"

Chi mi riporta un articolo del 14 agosto del 1942, chi mette in evidenza che aderì al fascismo nel 1943, chi millanta avesse firmato il manifesto della razza. Certo, sugli ebrei ha avuto da dire come pure sil sionismo, ricordo che come sul problema ebrei Stalin ed Hitler non fossero così lontani, anche se per ragioni diverse ma esclusivamente economiche.
Ne hanno fatto una questione di razza arrivando allo sterminio ma il problema era solo economico, banche, acciaierie, grandi industrie nel mondo erano in mano agli ebrei.
Diciamo che dettavano la linea economica, come fanno adesso gli speculatori globali i più grandi e potenti dei quali sono ebrei che hanno insegnato agli altri come arricchirsi con la speculazione e la gestione delle banche.


Tratto da: Giorgio Bocca, dall’adesione al fascismo a Giustizia e libertà. Nel web si scatenano, da destra e da sinistra, i sostenitori della coerenza. Vuoi mettere Berlusconi? Sempre coerente. | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/12/27/giorgio-bocca-dall%e2%80%99adesione-al-fascismo-a-giustizia-e-liberta-nel-web-si-scatenano-da-destra-e-da-sinistra-i-sostenitori-della-coerenza-vuoi-mettere-berlusconi-sempre-coerente/#ixzz1hrHwg574
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

Giorgio Bocca ha vissuto di contraddizioni e posizioni fortissime, anticonformiste. Anche razziste e omofobe. Osservatorio sull'informazione ad esempio scrive:
"Giorgio Bocca: fascista quando c'era il fascismo, antifascista quando c'era l'antifascismo, craxiano quando c'era Craxi e anticraxiano quando Craxi cadde in disgrazia". Stamattina abbiamo scritto un post sulla moglie Silvia Giacomoni e ieri abbiamo ricordato tutti gli insulti comparsi online. Qui trovate invece un estratto scritto da Bocca e pubblicato su La Provincia granda il 14 agosto 1942. Limitarsi a questo però sarebbe riduttivo. Quindi vi consigliamo di leggere tutte le contraddizioni elencate da Luca Telese. Le riportiamo integralmente dal suo blog:

No, Pozzati, il mio tentativo è di rompere il muro di omertà che gira intorno a queste figure storiche della sinistra italiana, buone a priopri, senza peccato e senza storia (fascista).

Sentire due campane fa bene a tutti anche a coloro che si sono cullati nella ideologia fino ad ora.

Tu sei posteriore a Bocca, come il sottoscritto, ne sai quanto ne so io e puoi aver letto, quanto ho letto io.

Io ho forse qualche annetto più di te e mi sono beato con gli "sproloqui" di Bocca per qualche anno in più.

Aver condannato Calabresi, aver negato le Brigate Rosse, aver controfirmato le leggi razziali (pur solo culturalmente, a meno di una omonimia, possibile), aver fatto "giustiziare" 5 prigioneri di guerra che hanno difeso i confini dell'Italia, non elimina la sua figura di giornalista, ne' ridimensiona la figura di Santo che tu e molti altri volete far passare.

Aver una buona penna, aver un circolo di pseudo intellettuali proni ai suoi piedi, essere partigiano e della resistenza, non lo assolvono come uomo.

Solo questo.

E, poi, fuori dai denti, e basta con queste celebrazioni asimmestriche della vita italiana, è ora di cambiare pagina.

Buon anno, Lorenzo e grazie per permettermi di sentirmi vivo dietro ad una triste tastiera.

Con simpatia e senza rancore Buone feste.