Senzatetto a Milano: mandate una mail in Arcivescovado

“Lo scorso anno – ha spiegato l’assessore – erano disponibili 1.252 posti (compresi quelli nelle tende emergenziali) e due anni fa 800. In due anni abbiamo raddoppiato il numero dei senza fissa dimora accolti nell’ambito del Piano Antifreddo. 50 nuovi posti letto sono nel Centro Socio Ricreativo di via Sammartini, altre decine presso la Fondazione Fratelli di San Francesco di via Saponaro 40. Da stasera nel mezzanino della metropolitana della Stazione Centrale raddoppia il numero delle persone senza dimora accolte: i 60 posti disponibili nella prima notte (martedì scorso) diventano oggi 120. Qui, inoltre, da stasera, un’équipe medica effettuerà anche uno screening sanitario sui senzatetto”.

“Siamo in una situazione d’emergenza – ha sostenuto Majorino – dovuta alla rigidità delle temperature, davanti alla quale non vogliamo tirarci indietro. Anche i cittadini hanno incrementato le loro segnalazioni sulla presenza di persone che dormono in strada: dal 16 gennaio sono state 323, di cui quasi 80 quotidianamente negli ultimi 3 giorni. Questo è solo il numero delle telefonate arrivate al nostro numero della Protezione Civile, alle quali si aggiungono quelle che ricevute normalmente dal 118 e dalle Forze dell’Ordine. Ringraziamo i milanesi per questa partecipazione attiva e li invitiamo a continuare a tenere gli occhi ben aperti e a chiamare in orario diurno il Centro Aiuto Stazione Centrale (02.88447645) e in orario notturno (dalle 20 alle 8) il centralino della Protezione Civile (02.88465000) per segnalare la presenza di persone senza dimora. Grazie alle segnalazioni dei cittadini, 72 persone sono state accompagnate nei centri di accoglienza. Inoltre, stiamo lavorando per ospitare altre 40 persone presso il Centro della Protezione Civile di via Barzaghi da mercoledì prossimo, quando ci avvicineremo a quota 1.800. Facciamo un appello a militanti di partiti e volontari di associazioni: siate i nostri occhi nei quartieri, segnalate la presenza dei clochard e rendetevi disponibili a dare una mano nei centri di accoglienza”.

Per quel che riguarda il ‘Piano freddo’, questa notte, oltre alle circa 1.600 persone accolte nei centri già attivi prima dell’emergenza gelo, sono stati ospitati altri 150 clochard. Di questi, 60 hanno trovato posto nel mezzanino della metropolitana della Stazione Centrale e 90, dopo essere stati visitati, sono stati accolti presso l’Ortomercato (nello spazio messo a disposizione da Sogemi) e negli altri centri di accoglienza. Ogni giorno sono circa 40/50 le richieste di accoglienza (+10% rispetto allo scorso inverno), mentre i posti a disposizione hanno avuto un incremento del 25% (da 1.192 a 1.484, che arrivano a superare i 1.700 posti con il mezzanino e le altre nuove strutture disponibili dall’arrivo del grande freddo).

Inoltre, sono 32 oggi gli Enti del privato sociale che collaborano con il Comune per aiutare i senza fissa dimora: tra questi, la consegna degli alimenti è stata affidata al Banco Alimentare Onlus, che dall’inizio del ‘Piano freddo’ ha distribuito 8.000 chilogrammi di derrate alimentari; mentre la distribuzione di farmaci è gestita dall’Associazione Banco Farmaceutico, che ha consegnato oltre 6.000 confezioni.

Nel periodo dal 16 gennaio al 5 febbraio sono state ricevute circa 440 segnalazioni di persone senza fissa dimora, di cui 146, dopo essere state al Punto Caldo, hanno accettato l’accoglienza presso le strutture. In totale, le persone accolte sono state 1.709: 1.388 uomini (89,50%) e 175 donne (10,50%), di cui il 29% residenti a Milano e il 71% con altra residenza. La stessa percentuale differenzia anche gli italiani (29%) dagli stranieri (71%). Quanto alle fasce d’età, la percentuale più alta riguarda i ragazzi tra i 18 e i 29 anni (26%), seguita dalle fasce 30-39 anni (23%), 40-49 ( 20%), 50-59 (18%) e oltre i 60 anni (13%). Il più giovane tra le persone ospitate ha 18 anni, il più anziano 88 anni. Prima dell’accoglienza, vengono effettuati una visita medica e un controllo antitubercolare, che permettono in generale un controllo sanitario su persone altrimenti mai monitorate.

Per far fronte a questi numeri sono state anche potenziate le reti delle Unità mobili notturne (sette in totale) e diurne (due), con il compito di monitorare il territorio e raggiungere direttamente sulla strada chi ha bisogno. Inoltre, un’Unità mobile di assistenza sanitaria dell’Associazione Medici Volontari Italiani garantisce il controllo e la prevenzione sanitaria.

La Polizia locale ha messo a disposizione ogni notte tre pattuglie per il turno serale e altrettante per il turno notturno, che assistono i tre punti di accoglienza. Inoltre, circa 100 agenti al giorno, suddivisi sui 4 turni, collaborano per individuare persone senza dimora sul territorio, cercando di convincerli ad accedere alle strutture. Solo nella giornata di sabato sono state così incontrate 39 clochard.
Per il ‘Piano freddo’, in totale, sono stati stanziati oltre 1 milione 250mila euro.

Ieri sera, alle 21, in piazza Fontana, si sono ritrovati circa 40 volontari che, con l’assessore Pierfrancesco Majorino e l’associazione “Clochard alla riscossa”, che supporta il Comune sia per informare sia per convincere i senza tetto a farsi aiutare. Insieme hanno girato per tutta Milano fino alle ore 24 divisi in squadre, riuscendo a portare 30 persone prima al Punto Caldo e poi nei centri accoglienza. Inoltre, sono state distribuite, a chi non ha voluto spostarsi dalla strada, bevande calde, cibo e sacchi a pelo. L’incontro in piazza Fontana è rinnovato anche per questa sera, sempre alle 21, e per tutti i prossimi giorni.

Oggi, infine, prende il via un’altra importante iniziativa per aiutare sempre più persone a trovare riparo dal freddo record di questi giorni: nelle mense per i bisognosi comincia, infatti, un’attività di sensibilizzazione, per informare della disponibilità di posti nei centri d’accoglienza e dell’apertura a tutti, uomini e donne, italiani e stranieri, con o senza permessi di soggiorno.
L’Amministrazione, intanto, sta individuando nuovi posti in cui allestire altri spazi ad hoc: entro mercoledì supereremo quota 1.800 posti, il numero più alto nella storia di Milano.

“In un momento difficile come questo, il nostro obiettivo primario è di prenderci cura di chi ne ha più bisogno. È un dato triste quello ricavato da questo primo bilancio, perché sono davvero tanti, a partire dai più giovani, coloro che si trovano in reale difficoltà”, ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino che, per tutta la settimana, è rimasto insieme ai senza tetto per contribuire in prima persona a dare una mano. “Ma noi non ci arrendiamo, perché oltre alle nostre forze e a quelle dei tanti Enti che ci stanno sorreggendo in questo progetto, abbiamo anche un’altra arma vincente: il sostegno concreto dei cittadini, che attraverso le segnalazioni telefoniche, le squadre di volontari e l’opera di passaggio delle informazioni anche sui social network, stanno salvando la vita a tante persone. Per tante di loro, inoltre, nelle prossime settimane costruiremo progetti di reinclusione. Già da domani sera, alcuni educatori saranno presenti anche nei nuovi spazi di accoglienza per effettuare i colloqui per reinserirli nel tessuto sociale”.

Proseguono anche il ‘Piano neve’ e il ‘Piano ghiaccio’, soprattutto in previsione del persistere di temperatura molto rigide e della possibilità di nuove nevicate, che potrebbero presentarsi nei prossimi giorni. In totale, in questa prima settimana, sono state sparse 7.000 tonnellate di sale, grazie agli oltre 600 lavoratori Amsa e 42 tra volontari e dipendenti della Protezione civile del Comune di Milano, che ha distribuito a sua volta per le strade 282 sacchi del peso di 25 chili ciascuno. Circa 8.000 i chilometri di strade salate, mentre su circa 16.000 chilometri è stata effettuata la lamatura. Ad Amsa sono arrivate direttamente 945 segnalazioni di neve e ghiaccio, oltre alle 128 segnalate dalla Protezione civile, che ha distribuito anche un centinaio di pale tra scuole e condomini. Nelle giornate dal 2 al 5 febbraio, inoltre, 100 agenti di Polizia locale al giorno si sono concentrati sull’emergenza gelo, con oltre 200 interventi su carreggiate e marciapiedi. Gli agenti impegnati nel lavoro ordinario (350 durante la settimana e 250 nel weekend), inoltre, hanno rivolto particolare attenzione ai disagi causati dal maltempo.
Ad oggi, la spesa per far fronte alla gestione dell’emergenza neve si aggira tra i 3 e i 4 milioni di euro.

“Sono forze importanti quelle messe in campo per far fronte a queste temperature record. I fattori vincenti sono stati la preparazione, il coordinamento dei diversi attori, la competenza, professionalità e dedizione di tutti gli operatori e volontari. Il nostro compito però non finisce qui e questa Amministrazione, insieme a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questi giorni, continuerà a monitorare e intervenire con tutto l’impegno possibile”, ha commentato l’assessore alla Sicurezza e Polizia locale Marco Granelli. “Non ci distrarremo finché non sarà rientrata l’emergenza gelo. Già mercoledì pomeriggio è indetta una riunione plenaria del tavolo neve per assumere le necessarie ulteriori decisioni”.