13 anni fa
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I taxisti, una categoria nell'immaginario collettivo di privilegiati, maleducati, esosi ed evasori, ma sono tutte ignobili falsità orchestrate da chi ha interesse che non si risolvano mai i problemi, e per dare in pasto al popolino aizzato notizie false, depistandolo da ben altri problemi sociali.

Intanto cominciamo col dire che lo stato dell'arte del settore a Milano è di assoluta eccellenza rispetto alla media italiana, in linea con le migliori piazze d'Europa (chi gira questo lo apprezza): struttura tariffaria, tempi di risposta a chiamata, organizzazione, servizio di alto livello, puntualità, serietà e cordialità, pulizia del mezzo, comfort di viaggio. Lo dico da utente assiduo (per lavoro) nel quotidiano, con una casistica vasta di corse.

Intanto cominciamo col dire che la redditività di questo lavoro estremamente faticoso e pieno di pericoli (anche troppo sottovalutati) è in calo tendenziale da anni. Fotografando l'ultimo anno, abbiamo per esempio un aumento abnorme dei costi di approvvigionamento del carburante totalmente a carico dei taxisti. Poi abbiamo i difetti della categoria, quelli di essere troppo frammentati in almeno una ventina di sigle sindacali, di cui nessuna in grado di aggregare i taxisti sui problemi atavici del settore:

( 1 ) fare acquisti in modo collettivo di auto nuove con migliori condizioni di acquisto e manutenzione (auto sostitutive etc.);

( 2 ) ottenere dalle compagnie petrolifere prezzi scontati dei carburanti e dei lubrificanti;

( 3 ) ottenere condizioni assicurative migliori;

( 4 ) rivedere gli aspetti fiscali in contradditorio con il Ministero dell'Economia (sconti carbutante come ai trasportatori) e pensionistici;

( 5 ) mantenere attivo col Comune un tavolo di lavoro per il costante adeguamento del servizio alle esigenze della città e della istituenda aerea metropolitana (corsie protette, suggerimenti, anomalie etc.).

Poi c'è una questione che ritengo fondamentale, quello di privilegiare la sicurezza dei taxisti ed evitare quanto più sia possibile il maneggiamento e l'accumulo del denaro contante, consentendo il pagamento del taxi con la carta di credito e il bancomat obbligatoriamente a tutti i taxi in servizio, con un accordo a livello tazionale che azzeri l'esosità del costo caricato dalle banche (una follia) per queste piccole transazioni, come è stato di recente fatto dal Governo Monti per le forniture alla pompa di benzina. Per il rilascio delle ricevute, e moralizzarne l'abuso da parte degli utenti, la ricevuta della corsa dovrebbe essere stampata su uno scontrino fiscale rilasciato in automatico a fine corsa.

Non sono un taxista, non entro nel merito della compra-vendita licenze e dei provvedimenti governativi in itinere perché impreparato all'argomento abbastanza complesso, ma sono un attento (credo) utente, quindi sicuramente ho omesso questioni altrettanto importanti, invito tutti, utenti, taxisti e amministratori a discuterne, sicuramente un brainstorming sull'argomento sarà molto utile a tutti, all'Amministrazione Comunale, agli utenti e ai taxisti, per ripristinare una giusta considerazione di questo importante servizio reso alla città e ai suoi ospiti, azzerando luoghi comuni e mistificazioni.

avatar Federico Cupellini 13 anni fa
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In quasi tutte le città estere dove mi sono recato, alla fine della corsa il tassametro emette automaticamente uno scontrino/ricevuta dov'è segnato il prezzo della corsa e il chilometraggio... Riguardo...
avatar Massimo Roselli 13 anni fa
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Taxisti per una corretta e bipartisan valutazione sarebbe utile che venissero riportati tutti i costi e le agevolazioni (ad esempio sul carburante) che che hanno i taxisti -Per il pagamento come già...