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13 anni fa
Piazza della Vetra, 20123 Milano, Italia
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Da milanesi.corriere.it:

http://milanesi.corriere.it/2012/03/30/piazza-vetra-per-me-il-recinto-va-tolto/

piazza Vetra

Piazza Vetra, per me il “recinto” va tolto

di Luca Gibillini, consigliere comunale Sel

Piazza Vetra, me la ricordo, anni fa, brulicante e interessante. Piena di problemi, è vero. Ma il recinto, mica li ha risolti: lo spaccio si è spostato solo un pò più in là, il fastidio per i residenti si è concentrato su altri residenti.  Alle Colonne di San Lorenzo, in Ticinese e in via Vetere, per esempio, i ragazzi si ammassano in uno stato di cattività e di compressione da far paura.

Di sicuro della cancellata sono stati contenti i gestori dei pub e dei locali commerciali che non vendevano così tanto, prima, quando i ragazzi stavano  sul prato. In più, una generazione intera è cresciuta con l’idea che gli spazi pubblici si privatizzano, si, perchè un recinto privatizza, mentre chi vive la sera, da quel momento in poi, è stato un pò criminalizzato e quindi, spesso, si sente escluso e ribelle.

Il Parco delle Basiliche è un esempio, ma, dopo,  Milano ha iniziato a recintare ovunque: parchi, aiuole, piazze, ma anche a togliere fontanelle, panchine e illuminazione, tutto per evitare l’aggregazione. Poi, chiusi i locali e gli spazi sociali, in nome di una tranquillità solo apparente, Milano si è spenta.

Era una meta turistica e punto di riferimento. Oggi è una città molto più sonnolenta.
L’aggregazione e la produzione culturale per la nostra città sono un
valore assoluto. Sono crescita sociale e culturale, ma anche economia, lavoro,
coesione e sicurezza. Abbattere il recinto di Piazzale Vetra oggi, a freddo, siamo
d’accordo, non sarebbe una buona idea. Ma bisogna creare le condizioni affinchè quel recinto possa essere smantellato.

Lanciare una campagna sul valore dello spazio comune, organizzare con Amsa la manutenzione e la pulizia del verde, ragionare con i tutori dell’ordine la miglior gestione possibile, confrontarsi con i cittadini.

Milano deve fare scelte coraggiose, mai avventate, ma capaci di dare un segnale di una città che si apre. I cittadini milanesi ci hanno chiesto uno scarto,un’inversione di tendenza. Sappiamo benissimo che la sfida di una città aperta anche di notte non è quella definitiva, ma di sicuro è una delle priorità che abbiamo da affrontare dopo tanti anni di non-governo.

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Articolo pubblicato su milanesi.corriere.it (di Luca Gibillini)

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avatar Dino Olivieri 13 anni fa
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l'unico modo per riaprire piazze e parchi sarebbe potenziare la vigilanza per prevenire abusi, schiamazzi e criminalita'. Non mi pare sia una priorita' di questa amminsitrazione al momento, vedasi i vari post...
avatar Enrico Vigo 13 anni fa
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Prima di togliere la cancellata occorre elevare il comune senso medio di civiltà urbana di troppi frequentatori del parco che, sopra le righe, abusano della libertà concessa, negandola con i loro comportamenti a...
avatar Dino Olivieri 13 anni fa
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quoto: " Milano non è Londra, spero che la cosa possa essere facilmente percepibile da persone sane di mente. Peccato davvero. Come allo stadio, in Inghilterra oramai tutti gli stadi non hanno barriere tra...
avatar Enrico Sardini 13 anni fa
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Senza cancello schiamazzi, sporcizia, spaccio, con il cancello tutto funziona bene, come si puo' pensare di toglierlo? Assurdo...
avatar Alfredo De Giorgi 13 anni fa
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A mio parere Gibilini si ricorda male. Ai tempi al solo passare nei pressi di quei giardini si rischiava minimo minimo qualche furto. Chi non rischiava, forse, erano gli appartenenti a quei piacevoli gruppetti...