60: Incredibili quegli anni!
Quando | Il 17 Novembre 2024 alle 16:00 |
Luogo | Parrocchia San Giovanni Evangelista e Madonna di Pompei |
Indirizzo | Via Lodovico Pavoni, 10, 20159 Milano MI, Italia |
I giovani, il teatro: strumenti per la comprensione della realtà nella periferia milanese
Gruppo Giovanile Il Faro
Gruppo Giovani Teatro (GTG)
All’inizio eravamo meno di dieci persone. Cominciammo subito a definire i nostri obiettivi, ad invitare tutti i nostri vicini a partecipare, ad eleggere il consiglio direttivo e ad organizzare le prime attività. Mantenendo la tradizione delle riunioni del martedì sera, dal gennaio 1959 organizzammo una conferenza formativa ogni settimana, seguita da discussione. Dal marzo 1959 ogni sabato sera, ci fu il cineforum, con un film di qualità, presentato da un esperto, seguito da dibattito. Altre attività consistevano nella partecipazione alla Messa comunitaria alle 11 di domenica, in gite turistiche, teatro, caccia al tesoro e, più avanti, feste di carnevale e di capodanno, coro, visite agli ammalati, ecc.
Quando lanciammo il Faro, all’inizio del 1959, non avevamo la minima idea del successo e degli sviluppi futuri del gruppo. Come le varie attività si concretizzavano e gli aderenti aumentavano sempre più, ci saremmo meravigliati noi stessi della strada percorsa. Quando alla fine di giugno le attività vennero sospese per l’estate contavamo quasi 500 aderenti. Il successo era solo in minima parte dovuto alle nostre capacità organizzative. Piuttosto erano le circostanze che ci avevano aiutato: la zona era un territorio vergine.
Per tante persone appena arrivate e senza contatti, le attività ricreative, culturali, formative e spirituali del Faro avevano risposto al bisogno di comunità, di spiritualità e di utilizzo del tempo libero. Il Gruppo Giovanile Faro continuò le proprie attività per diversi anni, animato da nuove generazioni di giovani. Gradualmente gli abitanti del quartiere, integrandosi sempre più nella grande città, ebbero altre alternative a disposizione per il loro tempo libero.
Tuttavia grazie alle iniziative prese all’inizio, tra cui quella del Faro, la parrocchia San Giovanni Evangelista e Madonna di Pompei si affermò come centro spirituale ed umano per la popolazione della zona.
Noi dobbiamo molto alla lungimiranza ed al pieno appoggio di Padre Ferloni, che ci insegnò come autogovernarci e volle che il gruppo fosse impostato su principi strettamente democratici. Dobbiamo molto anche alla lungimiranza dell’Arcivescovo Montini, in un periodo in cui l’esistenza di un gruppo misto nell’ambito della parrocchia non era ancora ammesso.
Quando venne a sapere del Faro, avrebbe potuto decretarne la sua soppressione, invece disse a Padre Ferloni di tenerlo aggiornato dell’esito di questo “esperimento”.
Padre Ferloni merita un ricordo speciale e tanta gratitudine per lo sforzo personale che ha dedicato alla formazione della parrocchia, agendo sempre con gentilezza e con rispetto, nonostante la sua timidezza innata che spesso lo faceva arrossire quando nell’ invitare e nel consigliare gli sembrava di imporre qualcosa agli altri.”
Chi organizza | Parrocchia S. Giovanni Evangelista |
Partecipanti | Giulio Montemerli, Giancarlo Monticelli |
Commenti (0)