L’événement - Proiezione con dibattito

Siamo nella Francia del 1963 dove abortire è illegale, come nell'Italia di allora. Due Paesi, come molti altri, dove il divieto non basta a fermare le interruzioni di gravidanza. In un'epoca in cui la contraccezione è agli albori, sono tantissime le gravidanze indesiderate e interrotte, nonostante i rischi legali e sanitari spesso ben conosciuti. Rischi che non fermano una scelta percorsa da ogni donna con le proprie ragioni.
La scelta di Anne - L’événement tratto dal romanzo "L’evento" di Annie Ernaux (edito da noi da L’orma) è l'opera seconda di Audrey Diwan, premiata con il Leone d’Oro alla 78^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, parla di questo: di una ragazza che fa una scelta. Una scelta dettata dalla convinzione di voler disporre di sé, del proprio corpo, del proprio tempo, della propria libertà.
La regia ci porta il punto di vista della protagonista, del suo mondo. L’interpretazione di Anamaria Vartolomei dà corpo al corpo narrato e ne sviscera la fierezza, la determinazione nella cura di sé, ma anche le ferite del giudizio e del raggelamento altrui di fronte ad una scelta sul proprio corpo.
Da quel 1963 è passato quasi mezzo secolo. Mezzo secolo di femminismo, di medicina contraccettiva, di laicizzazione... di leggi. Leggi cambiate tante volte in Francia, una legge in Italia che con piccole modifiche mantiene l'impianto originario: una legge di compromesso che rivela tutti i propri difetti, tanto più ora che molte cose sono cambiate anche dal punto di vista medico.
Mezzo secolo di stigma ancora incardinato.
E quindi, sì, se ve lo state chiedendo, ha ancora senso interrogarsi pubblicamente sull'aborto. Sì, le donne fanno ancora fatica ad abortire, fanno ancora fatica ad essere accolte e accompagnate nella propria scelta, ancora devono lottare contro le accuse, più o meno sottili, ancora adesso devono rivendicare diritti di scelta sul proprio corpo.