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Quando Il 24 Marzo 2022 alle 17:30
Luogo Sede del Consiglio di Municipio 3
Indirizzo Via Sansovino, 9, 20131 Milano MI, Italia

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CONSIGLIO COMUNALEDOMANI SEDUTA CONGIUNTA CON L'ASSEMBLEA DEL MUNICIPIO 3

Dalle 17:30, consigliere e consiglieri di Palazzo Marino in trasferta nell’Aula di via Sansovino 9. Buscemi: "Incontro e ascolto del territorio per ispirare in maniera più consapevole l'azione di indirizzo politico del Consiglio”

Accrediti stampa a comunicazione.ufficiostampa@comune.milano.it

Milano, 23 marzo 2022 - Per la prima volta domani, giovedì 24 marzo, dalle 17.30 il Consiglio comunale di Milano si riunirà nella sala consiliare di un Municipio della città, nello specifico quella del Municipio 3, in via Sansovino 9.

"L’idea è di incontrare e ascoltare le assemblee municipali, e quindi i rappresentanti locali dei cittadini, per ispirare in maniera più consapevole l’azione di indirizzo politico del Consiglio comunale – spiega la Presidente, Elena Buscemi -. Quello di domani spero possa essere il primo passo di un percorso più ampio da percorrere insieme ai nove municipi cittadini”.

Per accrediti, scrivere a comunicazione.ufficiostampa@comune.milano.it

La seduta, la cui chiusura è prevista per le 20, potrà essere seguita anche in streaming al link https://www.youtube.com/channel/UCFQI59bdb5rHL07wKuPB30A

P.S.:

CONSIGLIO COMUNALE. SEDUTA CONGIUNTA CON L’ASSEMBLEA DEL MUNICIPIO 3, L’INTERVENTO DELLA PRESIDENTE ELENA BUSCEMI  
Consigliere e consiglieri di Palazzo Marino ospiti oggi delle colleghe e dei colleghi municipali nell’Aula di via Sansovino

Foto dell'aula al link 


Care consigliere e consiglieri, care presidenti e assessori.  


Innanzitutto, grazie per averci accolto e per aver accettato la proposta di riunire per una seduta congiunta le nostre due assemblee: non si tratta di un rito, né tantomeno di un ‘passaggio obbligato’. Possiamo dire che abbiamo scelto insieme di avviare un percorso inusuale e non scontato. 

Desidero da subito chiarire lo spirito che anima questa nostra iniziativa, che speriamo di ripetere in tutti i Municipi della città: se oggi siamo qui è perché crediamo che solo dalla conoscenza e dall'ascolto possa nascere la consapevolezza politica necessaria a indirizzare l'azione amministrativa sulla città.   

Se siamo qui è per incontrarvi e soprattutto ascoltarvi. In maniera libera, senza pregiudizi o preconcetti, senza intendere questo nostro momento di confronto come una ribalta o una passerella per sfilate elettorali, un momento per lamentarsi in maniera strumentale o celebrarsi allo stesso modo; siamo qui nella convinzione che il Consiglio comunale, e le assemblee municipali, siano il cuore pulsante del dibattito politico cittadino e territoriale, e che debbano ritrovare la loro funzione di anima ispiratrice delle politiche di chi governa la città e il territorio.   

Nella scorsa consiliatura è successo qualcosa che potrebbe assomigliare al percorso che vorremmo avviare questa sera: la Giunta si è riunita nei quartieri della città, per avvicinarsi ai contesti sui quali l'Amministrazione intendeva concentrare attenzione, sforzi e risorse.   

Al centro di quegli incontri c’era una prospettiva orientata all’azione. A quella già fatta, a quella da programmare e progettare, a quella da riprendere e ribadire, a quella da rivedere e correggere.  

In questo percorso manterremo la centralità del locale, del territorio e del contesto ma cercheremo di raccogliere da voi input, suggestioni e suggerimenti per sviluppare, nella dinamica del confronto in Aula, azioni politiche e amministrative da tradurre in delibere di iniziativa consiliare o atti di indirizzo politico per la Giunta.  

L'intento è quello di anticipare, ispirare, guidare politicamente, almeno in alcuni casi, chi è chiamato a decidere. Senza invertire i ruoli, senza sostituirsi o fare il lavoro a cui sono chiamati altri, ma allo stesso tempo senza ridurre le nostre assemblee elettive al ruolo di giudici che si limitano a dare voti o sentenze sull'operato altrui: non vogliamo solo ratificare decisioni, dobbiamo – quando e dove è possibile – ispirare quelle decisioni.   

Lo sforzo, nostro e vostro deve essere quello, ognuno per la sua parte, di riportare le nostre assemblee a giocare di anticipo sui temi che sentiamo necessari: se vogliamo concorrere a costruire le decisioni, nel conflitto e nel consenso, dobbiamo stare qualche passo prima rispetto alla posizione che abbiamo adesso nel processo politico e amministrativo.  

È questo il mandato che mi sono data, quando sono diventata presidente del Consiglio comunale: dare maggiore voce all'assemblea degli eletti, restituirle la centralità del dibattito e del confronto politico, farla uscire dal palazzo e restituirle la funzione di indirizzo che le è propria, perché questo giova anche alla democrazia nel suo complesso. E credo che in questo senso una migliore relazione con i territori possa aiutare molto.   

Per questo siamo qui. Per questo, in accordo con tutta l’aula - e di questo ringrazio le consiglieri e i consiglieri di minoranza - vorremmo avviare un percorso incontrando tutte le assemblee dei municipi della città. Certo, non sarà un percorso breve e facile, anche soltanto dal punto di vista organizzativo e logistico è qualcosa di molto complicato che richiederà tempo, ma ci impegneremo per portarlo a termine e per tradurre e adottare le relazioni e gli interventi delle consigliere e dei consiglieri in azioni politiche. Lo faremo con umiltà e senza illuderci: siamo consapevoli di quanto i consigli municipali e quelli comunali abbiano strumenti di azione limitati, e oltretutto quanto siano sfiancati da trent'anni di una legge elettorale – promulgata proprio il 25 marzo del ’93 - e un sistema istituzionale sui quali dovremmo fare - anche a livello più ampio - una riflessione.   

E ancora, come giudichiamo la riforma Bassanini dopo tutto questo tempo? Qual è oggi il ruolo delle assemblee elettive, che strumenti hanno, quanto rappresentano le istanze, le aspettative e le prospettive dei cittadini e delle cittadine?

Io non ho una risposta precisa a queste domande, però vorrei provare con voi, ossia quelle forze di maggioranza e minoranza che danno vita alle nostre istituzioni, a fare uno sforzo collettivo per fare insieme un passo avanti.

L’auspicio, almeno a partire dalla nostra città, è che le nostre assemblee tornino a chiedere e quindi a vivere uno spazio diverso. Quello spazio, che è costitutivo della democrazia, vuole che la nostra azione sia di apertura, sia introduttiva e istruttoria. Il confronto e il dibattito, la cui promozione, attivazione e conclusione spettano proprio a noi, devono quindi tornare ad occupare lo spazio a monte e non a valle dei processi di costruzione delle politiche pubbliche.  

Anche questo possiamo e dobbiamo dirci riunendoci insieme: poiché è proprio nelle assemblee, e non altrove, che si costruisce la vita democratica, ed è anche dalla qualità di quel confronto che dipende la qualità della nostra democrazia.


Sito web https://www.youtube.com/channel/UCFQI59bdb5rHL07wKuPB30A
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