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A cosa mi candido

Consigliere di Zona ( Zona 2 )

E-mail

alberto.proietti@yahoo.it

Liste elettorali

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Liste elettorali

Sinistra Ecologia Libertà con Vendola

Perché mi candido

Non avrei mai pensato di prendere parte attiva alla politica "ufficiale", ma mi è stato proposto di candidarmi alle prossime elezioni per il consiglio di Zona 2 e mi sono convinto che sia giusto farlo.

Mi candido nelle liste di SEL e ho stretto un patto "di ferro" con Patrizia Ines Quartieri per intessere un collegamento forte e continuo Zona-Comune.

La zona 2 è composta da tante realtà differenti, basta pensare che è abitata da 140.000 persone. Prima di abitare in zona Rovereto ho abitato tanti anni in viale Sondrio e mi rendo conto della difficoltà di essere a conoscenza di tutte le realtà positive o negative presenti: il naviglio della Martesana, elemento che collega trasversalmente tutta la zona 2, il parco Trotter, le metropolitane, le biblioteche e i mercati rionali, i quartieri storici e anche più recenti, la Stazione Centrale, il quartiere Adriano, il campo Rom di via Idro e il Leoncavallo.

Un impegno che avrà il prossimo Consiglio di Zona 2 sarà di partecipare, e controllare, insieme al Comune e far partecipare gli abitanti allo sviluppo urbano previsto dal nuovo PGT: sono previsti interventi consistenti nel rilevato della stazione Centrale (tutti gli spazi sottostanti che si affacciano sulle vie Sammartini e Ferrante Aporti) e la zona di Greco Pirelli che viene ceduta dalle ferrovie per realizzare nuovi quartieri. L'attenzione dovrà essere alta soprattutto forti dell'esperienza del quartiere Adriano, negativo per la mancanza di servizi (come la tanto attesa scuola media) e lo sviluppo irrazionale attuale a macchia di leopardo.
Vorrei che il Memoriale della Shoah del Binario 21 della Stazione Centrale venga concluso in tempi brevi (ho partecipato alla Giornata della Memoria il 30 gennaio scorso e ho visto con i miei occhi tantissimi giovani che erano lì sopratutto per il lavoro fatto in questi anni da Liliana Segre).
Ogni giorno nascono nuove realtà e problemi (l'ultimo in ordine temporale è la corsia preferenziale in via Ponte Seveso e in futuro in via Fabio Filzi, che è stata realizzata in 3 giorni senza comunicare nulla precedentemente e creando problematiche sia ai residenti che ai commercianti e rendendo più pericoloso il transito per moto e bici). Vorrei percorsi protetti per i bambini che vanno a scuola, scuole sicure, negozi di vicinato dove ci si conosce, luoghi di aggregazione per giovani e anziani, vorrei più piste ciclabili (serie e non come quella bizzara ed estemporanea Padova-Martesana) e servizi pubblici, meno traffico.

Da anni vivo dalle parti del Parco Trotter tra via Padova e viale Monza: è un mondo che mi affascina molto più che preoccupare. Mi accorgo che il vivere quotidiano per lavoro, negozi, scuola e tempo libero ci rende tutti vicini perché le problematiche sono le stesse, i bisogni sono simili e le occasioni di condividere sono frequenti: entrare dal panettiere, nel negozio cinese di oggettistica, mangiare un kebap o pranzare in uno delle innumerevoli trattorie non fa differenza su chi sta da una parte o dall'altra, tutti abbiamo bisogno degli altri. Ho due bambine che frequentano le scuole all'interno del Parco Trotter: la scuola è un presidio sociale di assoluto valore accomunando quanto di più importante per tutti noi, i nostri figli, ma poi, quanto è divertente e interessante accompagnare le bambine alle feste peruviane con la pignatta, dividere il panino kebap con l'amica turca o parlare di biciclette con il nonno di Precotto.

Ci sono anche problemi che vanno risolti pensando alle persone innanzi tutto: è per quello che ho collaborato alla realizzazione, all'interno dell'Associazione Amici del Parco Trotter, insieme a tantissime altre realtà della zona, alla bellissima "Passeggiata Liberatoria" di marzo 2010 contro le ordinanze del Comune sul "coprifuoco"; sono convinto che i problemi non si risolvono in un atto di prevaricazione dettato da un'emergenza dopo decenni di disinteresse e abbandono; la città è di tutti quelli che la vivono quotidianamente ed è con il continuo lavoro di attenzione e risoluzione dei problemi anche piccoli che ci si prende cura di tutta la città. Quando nella maggioranza degli abitanti è forte il senso di appartenenza ad una via o ad un quartiere è lì che nasce il rispetto per gli altri e la condivisione del bene comune; se il quartiere dove vivo è bello e pulito difficilmente sarò io a sporcarlo; se conosco altre persone mi impegnerò affinché anche loro, se hanno dei problemi possano superarli. Per questo motivo da anni con gli Amici del parco Trotter, mi batto per il recupero di tutti gli edifici fatiscenti all'interno del parco Trotter, per avere sia spazi idonei alla scuola, sia per luoghi di "sevizio" al quartiere dove avere occasioni di incontro e confronto: per i giovani, gli anziani, le persone sole, le associazioni per realizzare incontri, attività culturali, sport o anche solo uno spazio da condividere.

Nell'ultimo anno e mezzo ho vissuto a fianco di alcune famiglie rom sgomberate più volte dal campo di via Rubattino (in queste occasioni ho conosciuto mamme maestre e persone che hanno dato tantissimo) e sono convinto che nei loro confronti esista una vera e propria forma di razzismo; ho avuto la fortuna di accompagnare una famiglia all'autonomia abitativa e parzialmente economica; se i fondi a disposizione venissero utilizzati per risolvere i problemi e non per “esaltarli” non ci sarebbero famiglie con bambini in strada. Dobbiamo continuamente impegnarci fino a quando non avremo garantiti tutti gli stessi diritti; per questo sono stato tra i promotori della giornata sui diritti negati ai bambini rom in occasione della Giornata dei Diritti dell'Infanzia 2010 al Parco Trotter.

Ma è la politica che deve creare le basi di un vivere quotidiano di qualità, con servizi assistenza e proposte rivolte al bene di tutti; a questo punto le associazioni, sgravate dal peso di sostituire gli enti preposti, possono svolgere le attività di arricchimento e stimolo per le quali sono nate.

 

per la votazione: mettere una croce sul simbolo di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' e poi

SCHEDA VERDE (CONSIGLIO DI ZONA 2): scrivere PROIETTI

SCHEDA AZZURRA (CONSIGLIO COMUNALE): scrivere QUARTIERI http://patriziaquartieri.it/

 


Altre informazioni

qualche dato anagrafico: ho 42 anni, sono architetto ma prima mi sono laureato in fisica

ho lavorato come mimo all'Arena di Verona e in altri teatri lirici; prima che la famiglia si allargasse ho insegnato tango argentino con Simona (compagna di studi, compagna di vita, madre delle nostre bambine...)

Allegati (7)

patrizia_quartieri.pdf

giornata_diritti_infanzia_20 nov2010.pdf

amicideibambini.pdf

volantino_SETT_CULTURA_trotter.pdf

volantino biciclettata 2011.pdf

lettera settembre 2010 sugli sgomberi.jpg

mobilità ciclistica incontro con Masseroli.pdf