Walter Volante
A cosa mi candido
Consigliere di Zona ( Zona 2 , Zona 9 )
Sito personale
http://milano.boninopannella.it/candidato/walter-volanteListe elettorali
Liste elettorali
Emma Bonino www.radicali.it Lista Marco PannellaPerché mi candido
WALTER VOLANTE PIATTAFORMA di PROGRAMMA
Sto iniziando a fissare alcune proposte che mi impegnerei a sostenere, nell’eventualità di essere eletto Consigliere di Zona. Mi rendo conto che, probabilmente, potranno apparire obiettivi troppo ambiziosi, poco circostanziati alle problematiche di quartiere, tipiche delle sedute dei Consigli di Zona, ma l’intento è quello di coordinarsi con i neo eletti delle altre circoscrizioni, per poi approdare al Consiglio Comunale.
Rinnovare le strategie in tema dell’antiproibizionismo. Propongo il ripristino delle macchinette scambia siringhe,installate nel 1994 e inspiegabilmente chiuse, poco dopo. Un’iniziativa radicale del 2007, proponeva il riutilizzo. Stimolare le unità di strada (camper e/o street workers) a bassa soglia per le attività di counselling, orientamento alle terapie, test per l’Aids con esito immediato.
Argomento che mi è altrettanto caro è l’impopolare approccio della cittadinanza comune verso il Web. Per stimolare i cittadini, bisognerebbe elaborare dei sistemi informatici, a carico dell’Amministrazione Comunale, che consentissero, su tutta l’area del Comune, connessione Wi-fi gratuita.
Nei quartieri, all'interno delle aree verdi, installare delle macchinette che distribuiscano dei kit usaegetta contenenti carta e paletta per gli escrementi dei cani, gratuiti o a prezzo contenuto.
Milano è una città morta, dopo le ore 21. I mezzi pubblici che coprono le principali linee dovrebbero essere garantiti anche durante la notte, magari a scadenze orarie. E a tariffe agevolate.
Quando penso ai Taxi, la mia mente corre subito su Londra, dove, se fai parte di un gruppo di almeno tre persone, costa meno una corsa urbana che la somma dei rispettivi biglietti Tram. Dovremmo ampliare l’offerta del servizio Taxi Municipale, stimolando la nascita di compagnie nuove, in grado di offrire tariffe concorrenziali tra loro. Il Comune potrebbe anche farsi carico di parte dei costi di gestione. Risultato immediato: meno traffico, meno inquinamento, nuovi posti di lavoro, stimoli imprenditoriali.
Anche per la difficoltà di spostamento con mezzi pubblici durante le ore serali, negli ultimi anni, decine di locali per musica live sono stati chiusi, nella città di Milano. Penso, con grave senso di lutto, alla chiusura del Capolinea, in via Ludovico il Moro, locale che ha ospitato i migliori jazzisti del panorama mondiale. Sconosco le cause della chiusura, ma, rappresentando il locale un patrimonio culturale, non solo milanese, avrebbero dovuto impedirlo tutti gli assessorati coinvolti in questioni di arte e cultura. Urge individuare nuove aree, situate in zone lontane dalle abitazioni private, e adibirle a sala concerto. Di svariate dimensioni, per concedere, soprattutto ad artisti emergenti, opportunità di esercizio e di esibizione. La gestione delle sale, dovrebbe essere affidata, attraverso concorso pubblico, a persone idonee. Anche in questa ipotesi, il Comune dovrebbe partecipare alle spese di gestione, onde evitare il ripetersi di “effetti Capolinea”.
Altre informazioni
BIOGRAFIA di WALTER VOLANTE
Sono nato 54 anni fa in provincia di Treviso, dove ho vissuto fino all’età’ di 25 anni. Ho frequentato il Liceo scientifico e non ho portato a termine il corso di studi all’Università, facoltà di lettere, a causa del forte senso di inquietudine e irrequietezza, tipico dei giovani, che, però, nel mio caso, mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho cominciato ad avvicinarmi al mondo del giornalismo all’età di 16 anni, conducendo una trasmissione radiofonica, dalle frequenze di Radio AlfaTV, nel periodo pioneristico delle radio in FM. Essendo proveniente da una famiglia di ceto medio basso, questo mi consentiva una discreta autonomia economica. Mi sono molto dedicato all’approfondimento di tutte le problematiche relative a carcere, stupefacenti e Aids. Ho abitato 3 anni in Germania, 3 a Bruxelles, dove ho lavorato per la CEE (attuale UE) a place Schumann, e 1 in Olanda. Durante questo periodo, ho appreso, da autodidatta, la lingua tedesca e il francese; l’inglese lo avevo studiato a scuola. Tornato in Italia, scelsi Milano come residenza. Mi iscrissi, dopo il necessario praticantato, all’Ordine dei Giornalisti, fino al 1996, anno in cui aderii al referendum radicale che proponeva l’abolizione dell’Ordine, quindi, per coerenza, non rinnovai mai più la mia tessera stampa, che conservo ancora, come referenza. Sono appassionato di musica e mediocre musicista. Sono stato fondatore e direttore responsabile di una delle più importanti riviste musicali: Music City. Ho collaborato alla realizzazione di Dal Vivo, di Laurie Anderson, edizioni Prada. Ho scritto un libro, edito da Edizioni Rotary titolato Dentro San Vittore, dopo una tragica esperienza che mi costrinse a subire sei mesi e mezzo di detenzione a causa di un’ingiusta condanna in primo grado, a tre anni e dieci mesi. Venni assolto in Appello e fui risarcito, su mia istanza, con l’irrisoria cifra di 600 mila lire. Ho fondato, durante la mia detenzione, assieme a Sergio Cusani il Gruppo di Lavoro per una Carta Europea delle Carceri. Ho collaborato con l’Associazione Lila, e con SOS Carcere e Giustizia. Fino al mese di febbraio 2011 sono stato responsabile di Bombonera, uno spazio all’interno del Leoncavallo Spa, dove si esercitavano e si esibivano pubblicamente musicisti non professionisti. Ho sospeso la mia attività per dedicarmi alla campagna in favore di G. Pisapia. “Sospeso” e non “interrotto” la gestione della sala, convinto di contribuire a rendere Milano una città più vivibile, meno paranoica, più musicale. Una Milano che offra mezzi pubblici anche a coloro che sono stati a fare o ascoltare musica fino a tarda notte. Una Milano con Polizia Annonaria, al servizio del Municipio, che garantisca sicurezza ai cittadini e non che operi solo come censore (decine di locali live chiusi negli ultimi anni). Quando Milano sarà diventata così, tornerò a suonare sul palco assieme ai miei amici.
Insieme possiamo cambiare Milano. Facciamolo!