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A cosa mi candido

Consigliere Comunale

Liste elettorali

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Liste elettorali

Sinistra Ecologia Libertà con Vendola

Perché mi candido

Mi candido perché Milano deve scoprire le cose belle che ha Milano, avere curiosità, avere fiducia nei suoi cittadini, soprattutto nei suoi giovani che rendono viva la città, con il loro lavoro, il loro divertimento, le loro relazioni, la loro voglia di interessarsi e prendere la propria vita in mano, nonostante chi vorrebbe mantenere la loro esistenza precaria.
Milano deve rilanciare le politiche giovanili per riavviare il motore di una città che per troppo tempo ha visto le proprie energie frenate da una amministrazione miope, che dimentica di governare la capitale della cultura, della ricerca, della conoscenza, o almeno questo potrebbe essere Milano se solo i milanesi se lo ricordassero.
Milano può guardare la realtà prima che la televisione e fare la sua parte per cambiare Milano.
Milano può costruire nuovi e tanti spazi di aggregazione, diffusi in tutti i quartieri della città, dare spazio alla creatività e all’iniziativa dei giovani, per costruire quella sicurezza che è, tra le altre cose, avere un lavoro, avere la possibilità di uscire, incontrarsi, ben diversa dalla strategia del deserto, dello svuotare la città e impoverire i cittadini. La sicurezza è altro, caro Comune di Milano.
Mi candido con Sinistra Ecologia Libertà perché è l’unico progetto politico credibile oggi in Italia. E’ lo spazio dove cresce la speranza di un’Italia che non insegue le idee della destra o si barrica dietro facili e passate ideologie, il luogo aperto dove, con la centralità delle persone, si può costruire un’economia e una società migliore, più forte e più utile per tutti.

Altre informazioni

Luca Gibillini, 34 anni, da sempre attivista politico, fin dai tempi del liceo Allende.
Nato, cresciuto e ancora abitante tra la Barona e la Torretta, quartieri della periferia sud di Milano.
Mi occupo da ormai sette anni di politiche giovanili per la Provincia di Milano e non solo. Quelle politiche giovanili che ancor oggi sono troppo sottovalutate dalla politica che piacerebbe a me.
Ho fatto decine di lavori, dai tempi dell’università ad oggi, dai call center alla collaborazione per il corriere della sera, dall’autista di furgoni al libraio. Con un solo filo conduttore: sempre contratti atipici e precari. Li ho provati tutti, li conosco tutti e conosco la difficoltà di vivere una vita che diventa precaria nel suo complesso, per me, come per tutta una generazione.
Amo la mia città, anche se troppo spesso mi fa arrabbiare, città splendida e mal governata nello stesso modo. Amo il mio quartiere, fatto di grande umanità, di immensa resistenza e di una potenzialità infinita. Il Calcio, la musica, i libri, il computer sono i miei hobby e le mie passioni, sempre però al secondo posto rispetto al mio impegno sociale. Sul calcio, interista, abituato a perdere per tanti anni, ma oggi sorridente ed esigente, come per la politica. Sulla musica, dal vivo. Anche se purtroppo oggi a Milano è sempre più difficile trovare occasioni di musica dal vivo. I libri, tutti, anche se il loro costo oggi è un po’ proibitivo. E il computer, capace di cambiare così tanto la nostra vita, accorciando le distanze tra le persone. Ecco, accorciare le distanze tra le persone. Mi sembra un punto di inizio importante.