Federico Fantini

Perché mi candido

Milanese, italiano, ma cittadino d’Europa, da tempo, come tanti come me, non sono per niente contento di come vanno “le cose italiane”.

Da vent’anni l’Italia e’ ferma. Il mondo e’ cambiato, la globalizzazione che ci piaccia o no e’ una realta’ con cui confrontarci ogni giorno. La societa’ in cui viviamo e’ diventata multirazziale e la comunicazione mobile e digitale ha scardinato antiche tradizioni e modelli di convivenza.

La politica italiana non e’ riuscita ad esprimere in questi ultimi due decenni una classe dirigente capace di portare il Paese a pieno titolo nel XXI secolo, a ridurre l’annosa distanza tra Nord e Sud, a imporre nuovi modelli di responsabilita’ civile e etica, ad incidere sulle problematiche strutturali del sistema pubblico e avviare una vasta riforma culturale, prima che di altro genere,  che ci allinei alle democrazie contemporanee piu’ evolute ed avanzate.

Non e’ questo il momento di cercare colpevoli. E’ il momento di cambiare marcia e rinnovare il modo di intendere la politica e la gestione della cosa pubblica.

E’ il momento in cui le persone di buon senso, le migliori risorse del Paese devono fare un passo in avanti e metterci la faccia.

Cosi’ non andiamo piu’ da nessuna parte.

Ho seguito con interesse crescente la nascita e la crescita di un movimento che guarda in modo trasversale a forze sane e dinamiche del mondo dell’impresa, della cultura e della politica che fanno riferimento ai valori della liberal-democrazia, del riformismo, del libero mercato e che ambiscono ad un Paese normale, dove prevalga il merito, il rispetto delle regole, il valore di chi investe nell’impresa, il diritto per i giovani ad avere un lavoro per il quale si sono impegnati.

Un Paese dove la politica si dedichi a definire le linee guida di crescita e di sviluppo, a fronte di una chiara visione del futuro, in un quadro di (poche) regole chiare.

Con questa forza d’opinione, di cui il professor Massimo Cacciari e’ da tempo uno degli artefici e promotori, e che vuole andare al di la’ di ogni anacronistica distinzione ideologica che ha impantanato questo Paese, ho deciso di provare a dare il mio piccolo contributo all’apertura di una nuova stagione.

Partendo dalla Citta’ che da sempre e’ il laboratorio dei grandi cambiamenti nazionali: Milano.

Ho deciso di candidarmi a fianco di un politico giovane e appassionato, Manfredi Palmeri, gia’ di grande esperienza e preparato.

Ho deciso di scegliere una lista che si pone come la vera, nuova alternativa a due schieramenti che hanno ormai segnato definitivamente il passo denunciando la loro incapacita’ ad affrontare e risolvere i problemi del Paese. Una lista che guarda alla grande fascia di elettorato moderato, moderno, ma scontento, a volte indignato, spesso ormai lontano o rassegnato dal teatrino della politica nostrana.

A questo elettorato chiedo il voto, come gesto di fiducia nei confronti di uno di loro, che si e’ reso conto che nella vita ci sono delle partite che vanno giocate con la propria faccia e con responsabilita’, per dare un senso migliore alla vita di quelli che verranno.

“Ogni grande marcia parte con un piccolo passo” diceva qualcuno che di Lunghe Marce se ne intendeva. Partiamo da qui, partiamo da Milano, partiamo da Federico Fantini.

Altre informazioni

Milano per lo Sport

1. Milanosport SPA al servizio dei cittadini:
   1. Ristrutturazione organizzativa in un’ottica di maggior qualità del management, ottimizzazione dei costi, partnership coi privati e sviluppo di nuove opportunità
   2. Attivazione di un Servizio Clienti efficace e rapido per l’ascolto e la soluzione operativa delle problematiche di base, attraverso la ricollocazione interna del personale
   3. Coordinamento sistematico e costante con Coni provinciale, Federazioni e Enti di Promozione sportiva attraverso la costituzione di un “Tavolo per lo Sport” permanente
   4. Utilizzo e potenziamento delle fonti di energia rinnovabile e pulita applicate all’impiantistica
   5. Costituzione di Milano Sport International, unità con competenze di marketing territoriale sportivo e event planning & bidding
2. Elaborazione di un Piano Strategico Metropolitano dello sport milanese per la corretta programmazione degli investimenti infrastrutturali, il dimensionamento degli impianti, la loro utilizzazione da parte dei soggetti territoriali abilitati e l’individuazione di partner strategici nazionale e internazionali per la gestione efficiente.
3. Sostegno agli sport “extra-calcio” con l’obiettivo di differenziare l’offerta sportiva, assecondare i bisogni emergenti dalla diversa profilazione della nuova società multirazziale e sfruttare il potenziale educativo e agonistico di discipline meno conosciute e diffuse.
4. Potenziamento delle relazioni con le scuole milanesi per la promozione dell’attività sportiva di base. Attivazione di sperimentazioni di “scuole sportive”, corsi scolastici a programma e conferimento di borse di studio sportive: Promozione dei valori sportivi come strumento di integrazione culturale e multietnica, in collaborazione con Coni e Enti di Promozione.
5. Rafforzamento del coordinamento tra Assessorato allo Sport, al Turismo e alle Politiche Sociali. Proposta di unificazione in un unico Ente dei primi due per le potenti sinergie in termini di marketing territoriale e destination marketing internazionale in grado di essere generate. Utilizzo dell’attività sportiva e dei valori etici ed educativi ad essa correlata nella definizione e attivazione delle politiche di reintegrazione, inclusione e rieducazione delle fasce più critiche. dell’emarginazione sociale. Nuovo piano di accesso allo sport per le disabilità.
6. Enfatizzazione del legame fondamentale tra sport e ambiente, con particolare attenzione alla promozione dell’uso di mezzi a impatto ambientale zero, al loro utilizzo, alla realizzazione di iniziative civiche ad esso collegate.
7. Realizzazione di una nuova Biblioteca e Multimediateca Nazionale dello Sport a Milano  e animazione del Museo dello Sport a Milano, sedi integrate di cultura dello sport, eventi, divulgazione, esposizioni.
8. Definizione di un programma sportivo in ambito EXPO. Enfatizzazione dello sport come elemento di corretti stili di vita e alimentazione (feeding the world) e fonte di energia positiva per le nuove generazioni (energy for the planet). Attivazione di un’unità Sport in EXPO Spa.
9. Realizzazione di un Centro InterUniversitario di Eccellenza Europea di Medicina dello Sport, focalizzato sulle malattie metaboliche e  psicosomatiche generate dagli stili di vita sedentari.
10. Ritorno dei grandi eventi sportivi a Milano in un’ottica di marketing internazionale. Candidatura IAAF World Championships 2019.