Giovanni Pasculli

Perché mi candido

Cari amici,

chi mi conosce sa che non ho la faccia e il portamento classico del politico di razza. Infatti fino a pochi mesi fa non mi sarei immaginato di inserirmi in questa avventura politica.

Ho deciso di farlo perchè me lo ha chiesto espressamente una persona a me cara, che stimo molto e che si chiama Milly Moratti.

Milly è da molti anni impegnata in prima persona in una battaglia civica e civile contro le "brutture" che ogni giorno ci fanno piovere addosso dalla "stanza dei bottoni". Questo succede perchè è ormai chiaro che l'interesse di pochi ha preso di gran lunga il sopravvento rispetto ai bisogni dei tanti; credo sia arrivata l'ora di cambiare questa tendenza provando a metterci qualcosa in più.

E' per questo che ho deciso di candidarmi e di provarci!

La situazione attuale difficile, di crisi, ci deve spronare a cambiare per poter liberare nuove energie che possano valorizzare: le competenze a dispetto degli intrallazzi, le capacità a dispetto delle prevaricazioni, il buon senso a dispetto dell'avidità, ecc...

Capisco che i cittadini, soprattutto quelli onesti e che si danno da fare, si sentono delusi e lontani dalla polititica quella fatta dai partiti. Questo era e rimane anche il mio vissuto; penso però che la situazione sia oltremodo insostenibile e che uno scatto di orgoglio e buon senso dalle persone di buona volontà sia assolutamente indispensabile.

In quest'ottica ritengo che votare una lista civica come questa possa rappresentare il segnale giusto da dare, in 2 direzioni:

1 un cambiamento netto alla guida dell'amministrazione comunale con l'elezione di Giuliano Pisapia come nuovo sindaco, o meglio, sindaco "nuovo".

2 un segnale ai partiti tradizionali che hanno bisogno di ritrovare in fretta un pò di verve e la capacità di essere rappresentativi di qualcosa.

Guardando poi le mie competenze, che sono di tipo sociale e sportivo, credo che a Milano si possano migliorare molto le cose.

• Rivalutare le società sportive come veri e propri luoghi di aggregazione e socializzazione attraverso un sostegno più concerto e tangibile da parte dell'amministrazione.

• Rivedere modalità e logiche di gestione degli impianti sportivi comunali, sempre più in perdita finanziaria, e sempre meno accoglienti dal punto di vista delle srtrutture.

• Sostenere gli oratori e gli altri centri di aggregazione giovanile che sono rimasti alcuni dei pochi luoghi protetti dove far crescere i giovani.