Alberto Ferrari

Perché mi candido

Per quarant'anni ho svolto la mia carriera professionale come dirigente del Comune di Milano.
Ho seguito diverse aree: Commercio, Risorse Umane, Organizzazione, Sistemi informativi. Gli ultimi 16 anni sono stato Direttore di settore dell'Educazione dove mi sono occupato dei servizi per i minori da zero a sei anni (nidi e materne), delle case di vacanza, delle
scuole civiche, del diritto allo studio, di formazione professionale, dell’edilizia scolastica. Per alcuni anni ho avuto anche la responsabilità prima della Refezione Scolastica e poi della supervisione e controllo sulla Milano Ristorazione.

Ho avuto quindi esperienze diverse e questo mi ha consentito di conoscere bene la macchina comunale.
Purtroppo mi sono reso conto che spesso chi fa politica non ha una sufficiente consapevolezza sia dei limiti ma anche delle opportunità nella gestione del Comune.

Per questo ho voluto candidarmi, perché so come far funzionare le risorse interne e la macchina amministrativa, so quanto la burocrazia possa aiutare a rendere efficiente il governo della città, e quanto sia infondato e pretestuoso il contrasto tra la correttezza degli atti e la giusta esigenza politica di avere una gestione  tempestiva ed efficiente che assicuri il raggiungimento degli obiettivi entro le scadenze stabilite.

Mi candido perché in un Consiglio comunale rinnovato voglio portare avanti alcuni temi prioritari per i quali mi sono battuto negli anni e riguardano:
I controlli sistematici sulle procedure, sugli atti amministrativi e sulla corretta esecuzione dei contratti
La formazione permanente degli educatori e del personale che si occupa dell’infanzia
Il Controllo sulla gestione delle mense e sulla qualità del cibo, in collaborazione con le famiglie per un’alimentazione corretta ed equilibrata. Dobbiamo anche rivedere i rapporti con Milano Ristorazione perché la salute e il benessere dei nostri figli vengono prima di ogni cosa.
La riorganizzazione delle scuole civiche e l'attivazione di corsi di formazione professionale (in collaborazione con imprese e artigiani) sia per dare supporto a chi lavora e vuole crescere come persona e nelle professioni sia per creare vere opportunità di impiego.

Tutte queste cose si possono fare, basta avere la volontà politica di farle. Le risorse ci sono, occorre sfruttarle in modo razionale. Il personale competente esiste, bisogna coinvolgerlo e motivarlo.