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Consigliere di Zona ( Zona 3 )

Faccio parte di

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Faccio parte di

Gruppo consiliare "Partito Democratico Pisapia Sindaco"

Su di me

Mi chiamo Silvia Morosi e ho 25 anni.

Nel 2005 ho conseguito la maturità scientifica presso il Liceo Volta e, un anno fa, a dicembre 2010, ho concluso il mio percorso universitario con la laurea specialistica in Storia Contemporanea presso l'Università Statale di Milano, dove sono stata rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà nel Consiglio di Coordinamento didattico per 3 anni. In parallelo ho frequentato un corso di gestione dell'Immigrazione della durata di un anno.
Ho svolto uno stage presso un'emittente radiofonica milanese, dove sono stata inserita nella redazione del giornale radio, avendo modo di toccare con mano tutti i giorni i principali avvenimenti politici-economici-culturali della nostra città. Attualmente collaboro con un free-press locale e mi occupo di Pubbliche relazioni per un ensemble di musica contemporanea.
Una formazione, ricca di esperienze molto diverse tra loro, che ben rispecchia però la mia personalità di persona socievole, dinamica, volenterosa e sempre desiderosa di imparare cose nuove.
Vivo da sempre in Zona 3 dove da molti anni faccio volontariato, seguo un gruppo di adolescenti e sono parte del direttivo di un Cinecircolo di quartiere.
Questo forte legame col territorio, unito alla profonda convinzione che sia necessario ri-avvicinare la politica alla gente con un linguaggio comprensibile e con uno spirito di autentico servizio, mi ha spinto a candidarmi e spendermi in prima persona per farmi portavoce all'interno del consiglio di zona delle richieste di tutte le persone che vivono il territorio.

In Consiglio di zona 3 sono membro delle Commissioni Urbanistica e Territorio, Scuola ed Educazione, Cultura e Politiche Sociali, di cui sono Vicepresidente.

Altre informazioni

"Perchè hai scelto di candidarti proprio in zona?" ...è la domanda che molti mi hanno fatto in questi mesi.

Perchè sono convinta che per (ri)partire sia necessario iniziare da qui, dalle istituzioni più vicine ai cittadini, dalle persone che ogni giorno vivono il quartiere e spesso sono "vittima" delle decisioni che ricadono sul territorio, senza poter far nulla e senza sapere a chi rivolgersi.

Perchè dal basso si può (ri)iniziare a sognare una città più accogliente, più aperta, più rispettosa, più verde, più a misura di bambino-adulto-anziano-donna-persona-cittadino, più verde e meno grigia, più sognatrice, più musicale e meno silenziosa, più culturale, più attenta ai bisogni di tutti, più vissuta e meno sola, più amica e meno ostile, più giocosa e meno seriosa, più ciclabile e meno "a misura di Suv"...

Una città dal "volto solidale", come ho scritto nel mio volantino. Una città che è capace di tendere la mano alla cultura e ai servizi sociali, di farsi prossima di chi è solo e in difficoltà.

Una città che combatte il degrado non chiudendosi dentro quattro mura, ma uscendo nelle piazze e valorizzando i luoghi che possiede.

Una zona che combatte la paura col sapere.

Una zona che combatte i divieti con le regole e il dialogo.

Una zona che combatte le voragini nel terreno con i tempi rispettati.

Una zona che include e non esclude.

Una zona che gioca e si mette in gioco, che è capace di scommettere sulla bellezza dei propri luoghi e delle persone che la abitano.

Una zona che fa rete e mette in contatto tutte le risorse che offre.