Paolo Faccini

Perché mi candido

Vorrei proseguire con il lavoro svolto dai precedenti consiglieri in questi 5 anni su alcuni temi a me cari: sicuramente l'Edilizia Scolastica (rifacimento della Scuola Pavoni e l’abbattimento e la ricostruzione della Scuola Cassinis, ma anche continuare il sopralluogo itinerante nelle varie scuole del Municipio); anche il tema della pace, in particolare nelle relazioni (le vere relazioni umane consentono il conflitto, ossia il confronto, lo scambio, la divergenza e l'opposizione); vorrei ci fosse maggiore riflessione sulle dinamiche internazionali che per forza di cose influenzano il nostro quotidiano, anche se ci rendono apparentemente impotenti di fronte a qualcosa che ci supera. Non è però per questo motivo utile semplificare le risposte, ma studiare le dinamiche, i motivi di quanto accade intorno a noi.

Altre informazioni

53 anni, sposato con due figli, impiegato in un’azienda di moda.

Vivo nel quartiere da quando avevo 6 anni. Ho frequentato le scuole Lambruschini e Pavoni. Mi sono impegnato da ragazzo in ManiTese; ho sempre sentito molto forte il tema della Cooperazione allo Sviluppo, l’interdipendenza tra i problemi del mondo, causati spesso da disuguaglianze e da una cattiva distribuzione delle risorse. Per le scuole di quartiere ho un senso di gratitudine, che ho cercato di concretizzare impegnandomi come Presidente nel Consiglio di Istituto e nelle Associazioni Genitori. La Scuola pubblica è un valore fondamentale, ha una funzione sociale insostituibile, che va supportata. Dopo il matrimonio io e mia moglie abbiamo intrapreso il cammino dell’Adozione, grazie al quale siamo genitori di due figli. Mi sono impegnato in un’associazione di Genitori Adottivi in particolare sul tema della “sterilità e fecondità sociale”, aiutando nei percorsi di preparazione all’adozione. Da ultimo l’impegno nel Commercio Equo e Solidale per una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo, con banchetti e iniziative nel territorio, fino all’apertura di una bottega di quartiere.