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Partito Democratico Beppe Sala Sindaco

Perché mi candido

In questi anni ho maturato una grande esperienza, un grande entusiasmo e una significativa voglia di esserci e di costruire. Credo nel futuro e in una Milano da "condivivere", dove ci sia la partecipazione di tutti senza barriere, per un cambiamento costruttivo che parta dal basso nel rispetto dei diritti delle persone.
Creerò luoghi di apprendimento e laboratori di sperimentazione, promuovendo la pedonalizzazione di alcune aree, favorendo la nascita di eventi culturali, sportivi e di mercati artigianali.
Voglio essere sempre pronta e disponibile per i giovani e le giovani, per le nonne e per i nonni, per i pensionati e per le pensionate, per le famiglie e per i loro piccoli. E a supporto proprio di questi ultimi mi impegno a implementare corsi di formazione per educatrici ed educatori ponendo la scuola al centro della comunità in un’ottica di condivisone e integrazione.

IL MIO PROGRAMMA

Scuola ospitale, scuola della responsabilità, scuola comunità
La scuola ospitale accoglie tutte le diversità in una logica di valorizzazione, inclusione e benessere.
Nella scuola della responsabilità alunne e alunni sono protagonisti nel e del loro apprendimento, in collaborazione con docenti e genitori.
La scuola comunità, infine, è una scuola dove docenti, studenti e genitori collaborano per un processo valutativo il più trasparente possibile, in cui obiettivi, modalità e criteri sono condivisi da tutti.

Scuola aperta e scuola all’aperto
Ogni luogo pubblico della città deve favorire il fare scuola.
Occorre creare una scuola nuova, flessibile e diffusa negli spazi e nei tempi, in grado di aprire, a sua volta, i propri spazi al territorio, partendo dalle scuole d’infanzia.
Si deve: costruire un legame profondo tra infanzia e natura; promuovere esperienze come la “scuola nel bosco” (Waldkindergarten) a diretto contatto con le aree verdi; favorire l’incontro tra giovani e anziani, sull’esempio di Seattle negli Stati Uniti, dove nel 2011 è stata realizzata una scuola materna all’interno di una casa di riposo, dove i bambini possono giocare e imparare accanto ai nonni acquisiti.

Biblioteche
Devono essere luoghi aperti e diffusi, che promuovano la voglia di stare e fare insieme.
La biblioteca di condominio di via Rembrandt 12 è una prima spontanea occasione di condivisione da cui prendere spunto.

Quartieri vivi e vivibili
Promuovere, con i commercianti, la pedonalizzazione delle vie per liberarci dall’invadenza delle auto realizzando feste, mercatini, rafforzando e qualificando la rete del commercio nelle Zone di Milano, rendendole vive e vivibili.
Migliorare l’illuminazione pubblica di vie e piazze; incentivare luoghi di incontro, partecipazione, attività commerciali, spazi culturali esterni e interni; aumentare la sicurezza anche attraverso telecamere e pannelli informativi interattivi; sviluppare aree verdi.
Incoraggiare la voglia di stare e fare insieme, assegnando la gestione di spazi pubblici a giovani e meno giovani, per ridare vita ad aree degradate.

Case più dignitose e sicure per tutti
Favorire le esperienze di cohousing, espressione della necessità di uno spazio in cui riconoscersi negli altri. Proporre modelli alternativi (abitativi e di welfare) per rispondere alle esigenze degli anziani. Riqualificare, in tempi brevi, gli alloggi ALER per renderli disponibili secondo nuovi criteri di assegnazione, garantendo a tutti un’abitazione dignitosa, considerando anche i nuovi nuclei famigliari, i single o single con figli.

Altre informazioni

Milanese di nascita, figlia di uno spezzino che qui ha conosciuto una straordinaria ebrea turca, rumena, sfollata a Barletta: mia madre.
Ho un compagno, Maurizio Lagomarsino, due figlie e tre splendidi nipotini.
Durante gli studi universitari ho lavorato come interprete/traduttrice crescendo le mie due bambine. Quando mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere, sono diventata ricercatrice sulle politiche educative di genere (CISEM).
Da dodici anni insegno Tedesco nella scuola pubblica, dopo un’appassionante esperienza lavorativa a Monaco di Baviera e a Londra. Sono un’entusiasta che ha partecipato alla costruzione del Partito Democratico: già consigliera della zona 7, della Provincia di Milano, oggi sono in Segretaria regionale del PD Lombardia e responsabile dei volontari del comune di Milano all'hub accoglienza profughi stazione centrale.