Marco Pavesi
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58 anni, milanese, sposato, due figlie, giornalista pubblicista freelance, imprenditore nel campo editoriale-culturale.
Ho vissuto tutta la stagione della nascita dell'era digitale, dapprima come membro dell'Hyper User Group fondato dal prof. Gianni Degli Antoni occupandomi di ipertesti e dello sviluppo di applicazioni multimediali. Con la nascita di Internet mi sono occupato della parte contenuti e interfaccia di alcuni tra i più importanti siti quali ADN Kronos e SMAU.
Successivamente ho co-fondato uno studio editoriale che si è occupato della realizzazione di applicazioni multimediali distribuite poi su Cd-Rom in allegato ai quotidiani nazionali. In campo editoriale abbiamo curato diverse enciclopedie, libri e riviste nazionali e di pertinenza scolastica. Nonostante la stima dei clienti e i contratti in essere lo studio ha dovuto chiudere i battenti nel 2009 perché secondo il software di valutazione della nostra banca non rientrava nei parametri di Basilea 3.
Ho anche svolto due mandati (sei anni) come consigliere del gruppo Editoria & Comunicazione in Assolombarda Milano presieduto dalla Dott. Diana Bracco. Periodo in cui mi sono reso conto di come non esista alcun progetto industriale per le piccole e medie aziende e di quanto sia miope la classe imprenditoriale italiana.
L'esperienza come imprenditore mi ha convinto che molte tensioni sociali, come la violenza familiare, dipendano in gran parte dalla mancanza di lavoro stabile.
Credo che il Comune di Milano debba darsi come obiettivo lo sviluppo del settore manufatturiero avanzato (green economy, biotecnologie etc.) agendo da mediatore tra investitori e imprenditori e di agevolatore delle imprese concedendo aree deindustrializzate e benefici fiscali. Ottenendo in questo modo il duplice risultato di riqualificare aree dismesse e di creare posti di lavoro sia per tutte le classi di lavoratori.
Mi sono sempre interessato della società in cui vivo e in particolare della mia città partecipando alla attività di alcune associazioni culturali legate al territorio.
Da giovane ho giocato a rugby come pilone sino a giocare nel massimo campionato di serie A. Questo periodo della mia vita mi ha insegnato che da soli non si fa molto strada, solo unendo le forze e le idee si può cambiare ciò che ci circonda.
Ti chiedo di sostenermi con il tuo voto.
Grazie, Marco Pavesi