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Date: Thu, 12 Jul 2012 23:30:41 +0200
Subject: Ufficio Anagrafe di via Bovisasca incapace di assolvere ai suoi compiti

All'Assessore Daniela Benelli e al Comune di Milano
 
per copia conoscenza: Prefetto di Milano, Beatrice Uguccioni (presidente zona 9), Vigili di quartiere di zona 9, Redazione giornale locale ABC
 
 
Gentile Assessore Daniela Benelli,
 
Le scrivo per comunicarle un disservizio di cui sono stata vittima, insieme ad altri concittadini, nella giornata di oggi, giovedi 12 Luglio 2012.
Mi sono recata all'ufficio di anagrafe di via Bovisasca alle 15:00 circa (l'ufficio e' aperto dalle 14:30 alle 15:30 al pomeriggio) dove non mi e' stato possibile rinnovare la carta d'identita' poiche' la distribuzione dei numeri di attesa era stata sospesa (fino a chiusura dell'ufficio) per eccesso di utenza. Gli impiegati dell'ufficio hanno escluso di poter far fronte alle richieste odierne dell'utenza e ci hanno invitato a tornare a casa.
A presidiare l'ufficio di anagrafe c'erano anche due agenti della polizia locale (unita' garibaldi 123) incaricati di mantenere l'ordine pubblico perche' ovviamente i cittadini, utenti del servizio (o in questo caso utenti del disservizio) non erano contenti dalla situazione.
Incredula e amareggiata per questa assoluta mancanza di rispetto dei diritti dei cittadini milanesi, mi sono rivolta ai carabinieri di via Cialdini che mi hanno spiegato che da qualche settimana ricevono molte segnalazioni su  questa situazione di saturazione dell'anagrafe di via Bovisasca. Anche per me questa e' una spiacevole novita': in un passato per niente remoto, l'ufficio accettava gli utenti fino alle 15:30, poi chiedeva le porte e smaltiva la coda.
 
Le scrivo perche' faccia quanto in suo potere per risolvere questa situazione, perche' questo problema, per quanto piccolo rispetto ad altri, peggiora la qualita' della vita dei cittadini e incrina il rapporto di fiducia che la maggioranza dei milanesi, me compresa, ha voluto e vuole tutt'ora accordare al nostro Sindaco e alla Sua Giunta.

Cordiali saluti,
Antonella Archetti