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Inviato da avatar Beppe Caravita il 27-05-2012 alle 22:48

232 milioni di soldi nostri che, invece di andare in servizi sanitari e ricerca, andranno in mattone, e per i soliti noti.

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Sulle nostre teste sta passando un progetto, fortemente voluto da Formigoni, che si scontra con le esigenze della salute dei milanesi.
Per questo vogliamo inviare al più presto ai giornali questo Comunicato Stampa per cercare di fare quanta più pressione possibile su Formigoni affinché accetti la richiesta avanzata dal sindaco Pisapia di avere a disposizione un tempo congruo di approfondimento e di confronto.

Fate girare questa mail e firmate il Comunicato Stampa


232 milioni di denaro pubblico, e quasi 6 già spesi in uno studio di fattibilità pagato e archiviato, arrivederci e grazie.
Il Besta chiede una sede adeguata all’eccellenza che può offrire, magari vicino a un ospedale generale con cui collaborare.
L’Istituto Nazionale dei Tumori chiede personale.
E invece? E invece la Regione vuole investire denaro per far cambiare sede all'Istituto Nazionale dei Tumori (nonostante importanti investimenti recenti) affiancandolo al Besta, sebbene l’opinione di molti veda come prospettiva ideale il suo avvicinamento a un grande ospedale già edificato.

Purtroppo però questa città della salute si deve fare ad ogni costo (quanto è lunga la lista d’attesa di favori e prebende del Celeste Formigoni?), ecco che ora ha trovato sulla sua strada Sesto S. Giovanni, e quell'area Falck con relativa bonifica sulla quale si sono agitati e si agitano molti interessi.

Formigoni deve chiudere in fretta, pri ma che erompa pubblicamente quella verità che ha cominciato a comparire nelle lettere inviate al Corriere. Ovvero che i medici del Besta e dell’INT questa città della salute a due non la vogliono proprio: qual è il progetto sanitario? Per ora si discute solo e soltanto di aree, bonifiche, edificazioni.

Meglio il fatto compiuto. Di qui il diktat a chiudere la partita entro il 29 maggio.
Come cittadini vogliamo ribadire al Sindaco il pieno supporto alla sua proposta di un saggio ripensamento di tutto il progetto.

A chi serve davvero questa città della Salute, chiediamo alle organizzazioni sindacali, ai Comuni interessati e alla Regione. A chi? Ai malati? Ai medici? Agli istituti oggi in carenza di organici e di fondi per la ricerca?

Temiamo che il 29 maggio ci saranno a festeggiare con Formigoni alcuni altri (pochi), ma non i cittadini, tantomeno i medici, i pazienti e tutti coloro che in questi ospedali garantiscono un servizio sanitario e di prevenzione che l’Italia intera ci invidia.

Coraggio: se qualcuno (il sindaco, la giunta, i sindacati, i singoli medici) ha voglia di tenere duro, i comitati ci sono e offrono sostegno perché in questo momento di difficoltà buttare anche solo un euro (in altro mattone) è davvero un delitto.

Proponiamo di ritrovarci per una grande assemblea pubblica: chiediamo al Governatore  Formigoni di non ignorare noi e tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro dell’Istituto dei Tumori e dell’Istituto Neurologico Besta.

Qui di seguito gli ultimi tre articoli sull'argomento redatti da z3xmi.

Grazie per la collaborazione

La redazione di z3xmi

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Vivere in Zona3


Per l'Istituto dei Tumori i problemi sono altri

Mancati finanziamenti alla ricerca, personale non sostituito, liste di attesa in aumento. Per l'istituto dei Tumori la città della Salute non è una priorità....[continua]

Formigoni mette il diktat sulla città della salute
Entro il 29 maggio la Regione ha messo il termine ultimativo per la scelta o del progetto Sesto o Perrucchetti. Ma i dubbi si moltiplicano e gli assessori De Cesaris e Majorino chiedono ai lavoratori sia del Besta che dell'Istituto Tumori di attivarsi con la Regione per chiedere più tempo e così valutare tutte le...[continua]

Vivere in Zona3

Serve proprio questa città della salute?
Il progetto Città della Salute, di fatto, non ha mai ascoltato gli operatori diretti degli istituti che dovrebbero essere spostati da Città Studi, il neurologico Besta e l'Istituto nazionale dei tumori.  Un gruppo di professionisti ha cominciato a farlo, scoprendo realtà e esigenze ben diverse da quelle...[continua]

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