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Inviato da avatar Enrico Vigo il 28-05-2012 alle 17:32

OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE:

Il PGT approvano, ad di là degli aspetti positivi di una riduzione della cementificazione, poca cosa rispetto ai disagi che nel tempo provocherà, non soddisfa a pieno le esigenze di Milano in prospettiva.

( 1 ) la mancanza di una visione strategica di Area Metropolitana, non ancora costituita, imporrà nel breve-medio termine una rivisitazione complessiva del piano, occorre cominciare perlomeno a pensarci e programmare una visione più completa del territorio nella prospettiva di area vasta;

( 2 ) L’obiettivo di raggiungere 1,5 milioni di abitanti è rinunciatario e negativo, i mezzi pubblici (metrò, tram, bus) hanno bisogno di maggiore massa critica di abitanti per arrivare a break-even, idem gli esercizi commerciali presenti sul territorio e i servizi in genere (taxi, scuole, etc.); L’economia della città ne risentirà pesantemente; sotto 1,7 milioni di abitanti avremo criticità diffuse;

( 3 ) L’eliminazione dei raggi verdi (insieme al superamento di Metrobosco – Provincia) continua la confusione programmatica relativa al verde urbano, oggi senza una direttrice definita, tolti i raggi non c’è un modello nuovo da seguire;

( 4 ) Housing sociale ed edilizia convenzionata: i numeri trionfalistici a me paiono ancora risibili rispetto alle necessità milanesi, le percentuali di aumento paiono alte solo perché drogate dall’illusione, il punto di partenza del piano precedente era talmente basso che oggi da comunque una percezione strabica della realtà; serve più edilizia popolare e convenzionata, questo è un punto molto critico.

( 5 ) zone come Stephenson subiranno una battuta d’arresto  massiccia senza migliori alternative, la scelta lascia perplessi, e sembra più una ritorsione contro qualcuno che una scelta per Milano; i grattacieli in molti casi sono un uso intelligente del territorio, demonizzarli è retaggio ideologico riduttivo e antistorico.

Complessivamente direi che, probabilmente inconsciamente, s’è data una mano ai grandi immobiliaristi, la decurtazione delle cubature, così massiccia, favorirà il mercato immobiliare nei prossimi anni contribuendo a mantenere il mercato immobiliare milanese a prezzi alti e non realistici, rispetto alla qualità media del costruioto e non viene neppure sufficientemente incentivata la ristrutturazione integrale del patrimonio immobiliare vecchio e non di pregio.

Mi auguro che si metta in cantiere presto una revisione ragionata del PGT, per arrivare prima di fine mandato ad un quadro programmatorio complessivo più utile alla città di Milano, in ordine agli aspetti generali qui considerati.

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