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Inviato da avatar Alfredo De Giorgi il 05-06-2012 alle 19:23

Grazie per la risposta decisamente precisa. Nel mio messaggo sono stato un po' sarcastico, ma purtroppo ci sono troppe cose davvero poco chiare che lo giustificano.

Io sono convintissimo, anzi certo, che l'introduzone del sacco trasparente porterà a peggiorare la qualità del materiale da riclare. La carta, in primis. Non esiste un bidone bianco a milano che non contenga anche carta inquinata, ed ora la situazione è già peggiorata alla grande.

Ci vuole più precisione nelle comunicazioni e specificare chiaramente che sia meglio gettare poca carta buona nel "nero" piuttosto che la cattiva nel bianco.

Ora vedo che per il vetro, ed altro, di usano sachetti di carta .. invece che quelli di plastica, ma il risultato non cambia. La stragrande maggioranza dei personaggi che compie questi gesti non sa di sbagliare. La popolazione è mediamente ignorante anche molto purtroppo, figuriamoci se ci si addentra in tipologie da differenziare in un modo o in un altro.

Ho visto di persona casi di cittadini che neppure distinguono un contenitore di plastica da quello di altro materiale e, a dire il vero, ci sono casi davvero poco distinguibili con gli imballi ad esempio. E parlo di milano, non di un posto sperduto nel nulla.

Se si vuole ottenere un miglior risultato bisogna semplificare le procedure e dare informazioni precise. Non tutti possono leggere forum come questi per poter sapere che i piatti vengono lavati fino ad una certa percentuale di sporco. Io se ho un piatto in plastica sporco, e non posso pulirlo, lo butto nel nero. I miei sacchi differenziati profumano, anche perché l'umido lo smaltisco in modo alternativo ed il resto è lavato. Ma in quanti fanno questo ? l' 1% ? sarebbe già una percentuale pazzesca.

Continuo inoltre a ritenere che con le sanzioni, in una città di condominii come Milano, non si cava un ragno dal buco, se non incassare denaro in modo indiscriminato è sicuramente ingiusto. Ritorno ad esempio a sostenere che i contenitori per il vetro dovrebbero essere realizzati, come un tempo, a fare passare solo le bottiglie ad una ad una, e che ci siano adesivi colossali a specificare cosa non vada gettato. Quelli che ci sono ora o sono antiiquati od illeggibili, ed anche (almeno) in inglese possibilmente.

Insomma dovrebbe essere applicato sul prodotto  in modo chiaro (plastica-carta-alluminio) il marchio del bidone dove esso vada gettato e poi basta troppi materiali composti specie negli imballi e confezioni, chi produce deve semplificare lo smaltimento del prodotto. Ancora oggi molte botiglie di plastica hanna l'etichetta di carta .. e viceversa.

Non si può sempre punire il cittadino, o peggio, l'amministratore o proprietario che non compie neppure l'errore la strada da percorrere è un altra.

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