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Inviato da avatar Enrico Fedrighini il 25-03-2011 alle 09:16

Come per la vicenda del Bosco in Città, in qualità di promotore dei Cinque referendum per l’ambiente e la qualità della vita a Milano – finalizzati a dare ai cittadini la possibilità di esprimere un indirizzo chiaro a chiunque amministrerà la città nei prossimi cinque anni, in materia di politica ambientale urbana - verifico che anche in questo caso la cattiva politica rischia di fare danni: sfumata la possibilità di accorpare i referendum cittadini alle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio, per garantire adeguata partecipazione (ed evitare inutili sprechi di risorse) non rimane che ottenere l’accorpamento dei referendum cittadini con quelli nazionali (nucleare, acqua e legittimo impedimento). Significa garantire la presenza diffusa di seggi e sezioni su tutto il territorio comunale; significa favorire la partecipazione e l’obiettivo di raggiungere il quorum; significa risparmiare circa 3 milioni di euro che possono essere destinati ad ambiente e categorie socialmente deboli. In due parole: significa democrazia civica.

Per farlo, è necessaria una deroga a un regolamento comunale. Ho presentato una proposta di delibera in tal senso che deve essere discussa e votata dal Consiglio comunale martedì 29 o mercoledì 30 o giovedì 31 marzo.

Sarebbe molto importante una pressione da parte vostra nei confronti dei diversi gruppi politici presenti a Palazzo Marino, chiedendo di pronunciarsi a favore dell’accorpamento dei referendum nazionali e locali. Soprattutto, sara' fondamentale una presenza dei cittadini e delle Associazioni all'interno di Palazzo Marino (che, lo ricordo, e' la Casa dei milanesi) per seguire in diretta i lavori d'aula nelle giornate di martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 perche' in una di quelle tre giornate il Consiglio sara' chiamato a votare la proposta di accorpamento dei referendum locali e nazionali e quello sara' il momento, davvero cruciale, per capire se qualcuno, in questa citta' malata di smog e di cemento, ha davvero paura dei 5 referendum: ne' prima, ne' dopo.

Perché i referendum non appartengono a me, né a Croci né a Cappato: appartengono ai cittadini, sono una straordinaria risorsa per Milano.

Grazie per quanto avete fatto e state facendo. Per favore, fate girare il più possibile questo appello.

Un caro saluto,

Enrico Fedrighini
Consigliere comunale di Milano
Gruppo Verdi Ecologisti per Milano
Portavoce del Comitato promotore dei cinque referendum ambientali “MilanoSiMuove”
www.enricofedrighini.it

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