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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 26-03-2011 alle 21:26

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/26/news/il_terzo_polo_incorona_palmieri_la_moratti_colleziona_figurine-14137045/


LE ELEZIONI COMUNALI

Il Terzo polo incorona Palmeri
«La Moratti colleziona figurine»

Casini, Fini e Rutelli hanno presentato il candidato che sfiderà il sindaco uscente e Pisapia
E che non risparmia stoccate: "Letizia sta facendo di tutto per evitare il crollo dei consensi"

Prima le note dell'Inno di Mameli su un filmato che raffigura alcuni volti della storia italiana, i giudici Falcone e Borsellino, gli attori Roberto Benigni e Massimo Troisi, gli azzurri di Spagna 1982. Poi la Primavera di Antonio Vivaldi, interpretata da un flautista: è stata questa la colonna sonora della kermesse elettorale che il terzo polo ha organizzato a Milano con i tre leader Pierferdinando Casini, Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. In onore dello slogan scelto dal candidato sindaco Manfredi Palmeri, 'La primavera di Milano', è stato scelta non a caso l'aria del compositore del Settecento, a cui ha fatto da contrappunto, sul finale, una scelta pop, con la canzone di Marina Rei E' primavera.

Sul palco dell'auditorium di largo Mahler, prima degli interventi dei 'triumviri' del nuovo polo si sono succeduti i coordinatori lombardi e i consiglieri comunali a Milano di Fli, Api e Udc, che hanno scaldato la gremita platea prima del comizio a tutto campo di Palmeri. L'attuale presidente del consiglio comunale ha omaggiato con una citazione la Bibbia dal libro della Genesi, l'ateniese Pericle, il Mahatma Ghandi e il il primo sindaco di Milano del dopoguerra, Antonio Greppi, che governò la città durante la ricostruzione.

A dispetto del carattere terzista della sua corsa, Palmeri ha riservato attacchi molto più vibranti al sindaco Letizia Moratti rispetto a quelli riservati allo sfidante di centrosinistra Giuliano Pisapia. Se contro il candidato della coalizione progressista ha dedicato un breve passaggio polemico ("la proposta politica di Pisapia - ha detto - è limitata"), contro Letizia Moratti non ha risparmiato alcun colpo. "La battaglia di Gabriele Albertini (l'ex sindaco di Milano, seduto nelle prime file dell'Auditorium) era di non avere la Lega in coalizione, Letizia Moratti sta invece collezionando una serie di figurine del peso pari a un prefisso telefonico, per aumentare consenso, o per meglio dire per evitare il crollo dei suoi consensi". E ancora, "la Milano di Letizia Moratti è piccola dal potere concentrato - ha detto Palmeri - Noi vogliamo una Milano grande e dal potere diffuso, perché questa città merita di essere governata e non soltanto gestita, ammesso che sia stata davvero gestita, e Palazzo Marino non deve essere più un regno per i suoi sudditi".

(26 marzo 2011)

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