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Non bisogna generalizzare, per colpa di 100 se ne additano 10000. Io mi muovo esclusivamente su due ruote in città, da sempre. Solo raramente noto vero menefreghismo e spesso proviene da persone che non sono neppure di milano, riferendomi alle moto. Certo talvolta gli spazi sono davvero risicati.

Vado in centro tutti i giorni e le assicuro che vedo centinaia di moto multate, oggi come allora, certo esiste una giusta tolleranza ma tale rimane. Nessun milanese vuole prendersi multe tutti i giorni. Io non ne ho mai presa una ma perché sono responsabile ed educato.

Poi se qualcuno va in bici in galleria è anche perché non dispone di tratti ciclabili tracciati nelle zone pedonali (dove la bici è ammessa ma si guardano bene di prevederla) la colpa è dell'amministrazione comunale che considera il "ciclista" milanese poco più di un pedone e in modo chiaro ha "ammesso" che le irregolarità, come sensi vietati a go go, marciapiedi e gallerie siano assolutamente lecite anzi auspicabili e poi chi va in bici per davvero e deve realmente muoversi in bici non può che circolare tra le auto, rotaie e le buche o su ciclabili impossibili, rischiando spesso la pelle.

Milano è lo specchio della sua amministrazione e dopo un anno dalla nuova non posso che notare come tutto si sia fermato, tranne l'arroganza di alcuni che appunto della loro irregolarità (caldeggiata) ne fanno un vanto.

L'ultima proposta di mettere il limite dei 30 km orari sulla circolare dei bastioni o su certi viali come Washinton etc è lo specchio della follia e lontananza dalla realtà pratica delle persone normodotate di questa amministrazione con poca o pochissima esperienza che vive in un mondo che va a rallentatore in un mondo sub umano che vorrebbero imporre. Da brividi.

Le zone a 30 sono auspicabili ma devono essere relegate ad alcune vie, le più strette, del centro storico ed a locali zone residenziali. Come avviene ovunque e come ad esempio è stato fatto da tempo in corso garibaldi.