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Inviato da avatar Andrea De Gradi il 03-07-2012 alle 11:04

Bisogna tenere conto però che è difficile integrarsi quando tutti ti disprezzano, è un po' il gatto che si morde la coda, tutti ti disprezzano e allora tu non rispetti quelli che ti disprezzano e così gli altri ti disprezzano ancora di più.

La politica degli sgomberi è una politica che non funziona. Magari in linea teorica potrebbe funzionare: se tu in un posto non riesci a stare perché ti rendono la vita impossibile prima o poi te ne vai. Ma poi in pratica tutte le amministrazioni di centro destra (Lega compresa!) di Milano e di altre città hanno dimostrato che sgomberare campi rom ogni due per tre è impossibile. E inoltre risulta scorretto dal punto di vista etico (1 milione per il Papa!) trattare in quel modo delle popolazioni in difficoltà.

Io ritengo che il comportamento degli zingari possa essere cambiato solamente dando loro una vita stabile e soprattutto partendo dai figli! Noi, utilizzando la scuola, dobbiamo fare in modo che i figli degli zingari diventino amici con quelli degli Italiani, dobbiamo far si che i figli non si riconoscano più nel modo di agire dei padri, è necessario far si che i figli dei rom desiderino una casa, un lavoro fisso e la vita di un normalissimo cittadino, la vita del loro coetaneo italiano (e se ai bambini non glielo si insegna loro non sanno la differenza tra rom, asiatico o italiano).

Continuando a sgomberarli però la scuola può fare ben poco, e così ci ritroviamo un sacco di ragazzi a tacchinare nei supermercati o a lavare i vetri delle macchine che poi, quando saranno cresciuti, insegneranno ai loro figli l'unico stile di vita che sono riusciti a conoscere.

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