Rispondi a:

Inviato da avatar Claudio Cristofani il 09-07-2012 alle 16:33

In 10 anni, nei quali il Comune di Milano ha evitato di mettere alla prova la sua capacità di acquisire le aree prospicienti la via Chiodi e destinate all'ampliamento del Parco Teramo, nonostante la proprietà avesse proposto uno scambio alternativo all'esproprio, dichiarando di accettare anche beni agricoli posti in un diverso comune, ho costruito 180 orti che vengono utilizzati dalle famiglie di zona 6 e anche provenienti da altre zone.

Si sa, gli orti sono di moda un pò in tutte le società industrializzate occidentali, alle prese con crisi economiche e riflessioni sulla cultura ambientale e alimentare di vario genere. Tuttavia quando non sono realizzati in attuazione di un piano urbanistico possono apparire solo una temporanea utilizzazione di terreni senza un futuro preciso. Poi nascono un sacco di problemi: dove si mettono i rifiuti, come si costruiscono i gabinetti, dove si prende un po' di acqua da bere?

E gli abitanti del quartiere cosa ne pensano?

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta